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Autore: taisa    26/04/2007    23 recensioni
Dura essere genitori, soprattutto quando i figli ti svegliano nel cuore della notte
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTTE INSONNE

NOTTE INSONNE

*

Le tre…le tre…le tre!!!

Che orario assurdo per svegliarsi!

Eppure sembrava non avesse scelta, se qualcuno non faceva qualcosa per quella situazione i suoi timpani ne avrebbero subito delle conseguenze gravi…per non parlare dei suoi nervi, ma quelli si poteva dire che erano già a fior di pelle.

Accidenti, no, non sarebbe andato lui a risolvere quella dannata situazione, nossignore.

Si girò dal lato opposto tappandosi le orecchie con il cuscino, non aveva nessunissima intenzione di alzarsi.

“Vegeta…vai tu…” mormorò la moglie nelle medesime condizioni e con altrettanta voglia di alzarsi.

L’uomo si alzò con uno scatto “E perché diavolo dovrei andarci io?!” sbottò irritato indicando la donna che non dava cenni di vita, se non fosse per il farfugliare proveniente da sotto il poggiatesta imbottito.

“Perché mi sembri più sveglio di me” rispose senza muovere un muscolo.

Acc…l’aveva fregato…maledetta!

Fece una smorfia disgustata non ne aveva nessuna voglia, ma il rumore assordante che si propagava in tutta la stanza gli fece tappare le orecchie costringendolo infine ad alzarsi.

Scostò le coperte dirigendosi verso la culla a pochi metri dal letto matrimoniale che condivideva con la moglie.

Guardò all’interno scorgendo la creatura che stava urlando con quanto fiato avesse in gola “Bra smettila accidenti!!” sbraitò verso la figlia che per pochi secondi sembrò dare retta al padre.

La neonata però non accettò la risposta datale dall’adulto riprendendo subito a piangere.

“Così non risolvi nulla…ha fame” spiegò Bulma con la testa nascosta ancora a struzzo sotto il comodo guanciale.

Vegeta si voltò verso la moglie irritato più che mai “In questo caso dovresti occupartene tu!” l’additò contrariato.

Bulma rimase in silenzio per alcuni secondi nel torpore del suo dormiveglia “Andiamo Vegeta fai questo sforzo…io ho lavorato fino ad un ora fa…” mugugnò stanca “E poi devi solo riscaldare un po’ il latte che è nel biberon in frigo, niente di più” spiegò semplicemente.

Il marito ringhiò irritato constatando che non aveva molta scelta, si voltò verso la figlia ululante afferrandola con entrambe le mani in modo un po’ goffo.

La piccola abbassò il tono del suo pianto una volta in braccio al padre che al contrario non sembrava al settimo cielo nel trovarsi in quella scomoda situazione.

“Con delicatezza Vegeta, ricordati che è solo una bambina” gli ricordò lei senza nemmeno guardarlo, non aveva bisogno di farlo per sapere come si stava relazionando con la neonata.

“Se devi continuare a rompere alzati e pensaci tu anziché darmi ordini in continuazione” sbottò irritato…silenzio…dannata!!

Vegeta ringhiò nuovamente borbottando tra se qualcosa di molto simile a “Tu guarda se il principe dei Saiyan deve occuparsi di una mocciosa!” poi guardò gli occhi colmi di lacrime della bambina, e senza dire altro uscì con la piccola in braccio riportando infine il silenzio nella stanza.

*

Scese in cucina con la piccola Bra.

Senza poter mettere giù la figlia Vegeta fu costretto ad operare con un solo braccio.

Aprì lo sportello del frigo in cerca del fantomatico biberon…già fantomatico davvero…dove accidenti era quel dannato biberon?!

Bra continuava a strillare e il padre cominciò a straconvincersi che l’udito dell’orecchio sinistro non sarebbe mai più stato quello di prima.

“Piantala! Lo sto cercando il tuo dannato latte quindi dacci un taglio!!” urlò al limite della sopportazione.

Il pianto si bloccò solo per alcuni secondi, l’uomo sospirò stremato roteando le pupille dal lato opposto.

Il continuo urlare e sbraitare contribuì a svegliare l’ultimo membro della famiglia che si affacciò all’interno della cucina grattandosi assonnato la testa “Che succede papà?” chiese osservando il genitore immerso nel frigo alla disperata ricerca del biberon che secondo la moglie doveva trovarsi lì.

Vegeta alzò il capo dal frigo osservando il figlio da dietro lo sportello di esso “Dove diamine è il biberon di tua sorella!” sbottò tornando a guardare all’interno dell’elettrodomestico.

Trunks lo guardò per pochi secondi avvicinandosi anch’egli al frigo.

Allungò la mano in uno degli scaffali situati sullo sportello “La mamma lo lascia sempre qui” spiegò allungandolo verso il genitore.

L’uomo guardò la mano del ragazzino per alcuni istanti afferrando l’oggetto “Lo sapevo benissimo” mentì osservando la sua salvezza.

“Devi riscaldarlo” gli ricordò Trunks capendo che il padre si era già dimenticato le istruzioni dategli appena pochi minuti prima dalla moglie.

Vegeta ringhiò aggrottando le sopracciglia lanciando un’occhiataccia al figlio “Smettila!” brontolò piazzandogli in braccio la neonata liberandosene.

Trunks osservò la sorellina allungandole un dito “Ciao Bra…sono il tuo fratellone Trunks” la piccola smise per alcuni istanti di piangere “Adesso papà ti da il tuo latte” la rassicurò mentre la piccola afferrò il dito del fratello cominciando a giocarci.

Il padre osservò la scena irritato…mocciosa…perché diamine con lui ha fatto tante storie?!

Infastidito, inconsciamente, di essere stato snobbato per il figlio maggiore guardò il biberon e lo mise nel microonde.

Impostò il tempo di cottura ed attese.

Si voltò verso i figli intenti a giocare tra loro, mentre Trunks teneva in braccio tranquillamente la sorellina che stringeva l’indice del fratello.

Il latte si riscaldò in pochi minuti e il genitore lo ritirò dall’elettrodomestico.

Alzò lo sguardo incrociando gli occhi azzurri del figlio “Devi testarlo prima” spiegò riferendosi alla temperatura del latte.

Vegeta lo guardò spiazzato, non aveva la più pallida idea di come si facesse.

Trunks osservò il padre “Prima di darlo a Bra bisogna versarne una goccia sul dorso della mano” specificò notando la perplessità negli occhi del genitore.

L’uomo guardò il biberon indeciso, alzò nuovamente la testa verso il primogenito “Lo sapevo anche da solo!” brontolò pur di non ammettere la sua incapacità.

Eseguì quanto gli era stato detto constatando che la temperatura non era troppo calda.

Si avvicinò al figlio passandogli l’oggetto, quando il ragazzino gli porse la mano per afferralo il genitore ritrasse il braccio “Tu dovresti essere a letto…domani devi andare a scuola!” borbottò autoritario.

Trunks scrutò lo sguardo del padre senza intuirne le intenzioni “Si…ma…” cercò di replicare indeciso.

“Ma cosa…muoviti” ordinò indicandogli la porta della cucina per fargli capire di eseguire il comando paterno.

“Va…bene” mormorò il quattordicenne osservando la sorella e allungandola verso il genitore affinché l’afferrasse saldamente.

Vegeta guardò la bambina deglutendo, appoggiò il biberon sul tavolo e l’afferrò con entrambe le mani.

“Buona notte” lo salutò il figlio prima di tornare in camera sua.

L’uomo guardò la figlia, sopirò sedendosi su una delle sedie e riappropriandosi dell’oggetto abbandonato sul tavolo.

Sospirò profondamente come per farsi coraggio dando finalmente il latte alla figlia.

*

Bra lasciò l’indice della mano paterna cadendo addormentata dopo averci giocato per un po’ come aveva fatto con quella del fratello.

Vegeta osservò in silenzio la bambina ritirando la mano, guardò l’orologio, era davvero molto tardi.

Si alzò portando la neonata fino in camera e adagiandola nella culla.

Stancamente si infilò sotto le coperte affondando la testa nel cuscino.

Girò leggermente la testa, tanto bastava per scrutare il volto profondamente addormentato della moglie.

Sospirò e chiuse pacificamente gli occhi.

La sua pace non durò che mezz’ora.

I suoi timpani furono scossi da un nuovo piagnisteo della figlia, e come aveva fatto qualche ora prima fece sparire il capo sotto il cuscino.

Mormorò irritato qualcosa d’incomprensibile in attesa che il pianto smettesse.

“Deve essere cambiata” mugugnò Bulma anch’ella rifugiatasi sotto il cuscino.

Vegeta scattò mettendosi seduto “Non pensarci neanche!” sbraitò…silenzio…accidenti! Lo aveva fregato ancora!!!!

*

FINE

*

*

Piccola storia che spero sia stata di vostro gradimento

  
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