Quinn si guardò allo specchio e prese un profondo respiro. Quella città l’avrebbe mangiata, ne era sicura. Si sistemò la gonna e uscì dal bagno pronta a dirigersi verso la sua nuova stanza. Quello che non sapeva ancora, era che qualcuno aveva deciso di farle una sorpresa.
‘Che ci fai tu qui?’
Rachel Berry si voltò e le sorrise. ‘Sono venuta a trovarti prima che i tuoi corsi a Yale inizino!’
Fabray la guardò per un po’ prima di aprire la porta ed entrare, seguita a ruota dall’amica.

La bionda non spiccicò parola per tutta la sera.
‘Io e te siamo amiche, vero?’ esordì Berry.
‘Non lo siamo mai state’ rispose fredda l’altra.
Le risate di Rachel riempirono la stanza e un brivido percorse la schiena di Quinn.
‘Perché l’hai fatto …’ sputò fuori Fabray alzando per la prima volta il viso e si maledì per averlo fatto.
I suoi occhi incontrarono quelli della mora, non accadeva da mesi ormai, aveva dimenticato quella sensazione di completezza che le riempiva il cuore.
‘Andar via senza nemmeno salutarmi, dopo tutto quello che è successo.’ Continuò ‘ Quel bacio ha significato qualcosa per me!’ gli occhi della bionda si riempirono di lacrime.
‘L’ho fatto per te.’ Quinn ricevette la sua risposta dopo pochi interminabili minuti. ‘Sei come un piccolo passero, Quinn, dovevi spiccare il volo. Dovevo lasciarti libera.’
‘E allora perché sei tornata?! Stavo così bene senza di te! Stavo bene…’ la  voce era spezzata, proprio come il suo cuore, e i suoi singhiozzi ormai riempivano la stanza.
‘Perché, Quinn  - Rachel si avvicinò talmente tanto al volto dell’altra che poteva sfiorare il suo perfetto naso- Io ti amo. E mi sono resa conto di non poter andare avanti senza il tuo sorriso, il tuo respiro…’
I loro sguardi si incatenarono per un’ultima interminabile volta prima che le loro labbra si toccassero e le loro lingue iniziassero a muoversi in sincronia. I loro respiri si unirono, come le loro anime avevano fatto da tempo ormai.
E fu chiaro in quel momento che era quella la libertà di cui Quinn aveva bisogno. Aveva davvero spiccato il volo come un uccello, ed era tutto merito di Rachel.
Alcune persone non sono complete da sole, Fabray si era sempre sentita così. La metà di una mela, incompleta. E tutt’un tratto aveva trovato quello che le mancava. Aveva trovato la sua casa, e non era un luogo, era una persona. Era Rachel Berry.



Ross.
Ok, è la mia prima FlashFic e devo ammettere di essere davvero in ansia çç
In ogni caso ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e in più vorrei ringraziare Chiara che pur non sapendolo è stata la mia musa ispiratrice. Ti voglio bene.
Perfect, my OTP is perfect :')