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Autore: Silvara_    15/10/2012    0 recensioni
Dopo cinque anni dalla fine della guerra con il Dominio l'ambasciatore Worf torna su DS9 per presenziare al matrimonio di due tra i suoi più cari amici...è una storia in più capitoli fatemi sapere se vi va di leggere il resto....
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Worf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ambasciatore della federazione presso l'impero Klingon Worf, figlio di Mogh, si sta dirigendo a bordo di una navetta della federazione su DS9, la base federale presso il pianeta Bajor, per presenziare al matrimonio di due tra i suoi più cari amici.
Sono passati 5 anni dalla fine della guerra contro il dominio e quasi sei dalla morte di sua moglie Jadzia. Sono molti anni che l'ambasciatore non torna su DS9 e pur essendo felice e in parte impaziente di rivedere le persone con cui ha passato tanti anni della sua vita e che considera sinceramente amici, in fondo al cuore sa che rivedere DS9 aprirà delle ferite che, nonostante il tempo  trascorso, non sono del tutto chiuse.
Lì su quella base ha vissuto i giorni più belli della sua vita, ma anche il più brutto.
Sullo schermo appare l'inconfondibile sagoma della stazione (Terok nor, per i cardassiani) e l'ambasciatore viene investito dai ricordi: ricorda quando tornare su DS9, dove sapeva esserci Jadzia ad aspettarlo, lo riempiva di impazienza. La sua mente non può fare a meno di ricordare tutti i momenti passati con lei: il loro primo incontro sulla promenade della stazione (quasi non poteva credere che quella giovane donna portasse la memoria del grande Curzon Dax) e le loro conversazioni. Ricorda il giorno che si rese conto di esserne innamorato (era stato cieco ma alla fine aveva aperto gli occhi) e tutti i momenti passati insieme (persino litigare con Jadzia era bello). Gli ritorna alla mente il giorno del loro matrimonio celebrato con rito klingon (quanto stupido era stato nei giorni precedenti a litigare con lei) e il loro desiderio di avere bambini (ricorda come fosse ieri quando Jadzia glielo aveva proposto, il suo scetticismo all'inizio, ma poi l'entusiasmo di lei lo aveva contagiato e non vedeva l'ora di avere dei figli da lei). E, infine, ricorda il giorno terribile della sua morte, il cuore di Worf sanguina ancora al pensiero di lei, ricorda il viso di Jadzia e la sua voce e il senso di impotenza che lo invase mentre vedeva sua moglie morire.
L'ambasciatore sa che Jadzia lo aspetta alle porte dello Sto vo kor, il paradiso Klingon (e per questo deve ringraziare gli amici che ha sulla stazione che quando ne ebbe bisogno lo aiutarono a rendere onore a Jadzia), ma non può fare a meno di sentirsi sopraffatto dai ricordi e dal desiderio di rivederla, anche solo per un istante. Alle volte, anche se cerca sempre di non farlo, si ritrova a pensare a cosa sarebbe successo se lei non fosse morta, se il suo desiderio di maternità si sarebbe avverato e come sarebbero stati i loro figli.
All'improvviso i pensieri dell'ambasciatore vengono interrotti dal colonnello dell'esercito bajoriano Kira Neris, che dopo la scomparsa del capitano Sisko è a capo di DS9. Worf la osserva nello schermo, ha lasciato crescere i capelli che ora porta raccolti dietro la nuca e nel suo sguardo l'ambasciatore vede serenità, una serenità che quando anni prima l'aveva conosciuta era ben lontana da lei, Worf ripensa alla donna decisa ma allo stesso tempo dubbiosa e combattuta che era Kira Neris e non può fare a meno di pensare che questa donna, sicura, serena e sorridente che ha di fronte ne ha fatto di cammino. Immediatamente si chiede se anche Odo, il multiforma, l'ex capo della sicurezza sulla stazione che ha dovuto lasciare per curare la grave malattia del suo popolo, ci sarà, ma immagina di sì.
“Ambasciatore Worf, è un piacere vederla, la sposa è in fibrillazione per il suo ritardo” La voce di Kira è divertita e allo stesso tempo sollevata, Worf immagina che i preparativi del matrimonio stiano impegnando anche lei.
“Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un imprevisto, spero di essere ancora in tempo” risponde Worf con aria altrettanto rilassata.
“Ambasciatore, lei deve accompagnare la sposa all'altare, e senza di lei il matrimonio non potrebbe cominciare, quindi capisce il mio sollievo. Sa la sposa sa essere alquanto snervante quando vuole”
“Lo immagino colonnello, credo di conoscerla, almeno in parte” risponde Worf quasi ridendo e poi aggiunge “E lo sposo? Nervoso anche lui?”
“Quasi più nervoso lui che lei, il suo arrivo ambasciatore, porterà tranquillità alla sposa, ma il capo O'Brien è anche lui in ritardo, e finché non arriverà lo sposo non smetterà di essere preoccupato”
Worf sorride e ripensa al capo O'Brien, uno degli uomini che il severo klingon considera un vero amico e che dalla fine della guerra contro il dominio si è trasferito sulla terra per insegnare all'accademia della federazione.
Poi all'improvviso lo schermo diventa nero e tutta la nave sembra avvolta da una strana oscurità, il tutto dura pochi attimi, la navetta esce dall'oscurità e l'ambasciatore si rende conto che qualcosa è cambiato, in più lui indossa la divisa della federazione con i gradi di capitano. Non capisce cosa sia successo, e mentre è ancora stupito per l'accaduto, sullo schermo riappare Kira Neris “Capitano mi sente?”
Worf la guarda e si accorge subito che la donna è leggermente diversa dalla donna a cui parlava pochi istanti prima, è sempre Kira, ma porta ancora i capelli corti e ciò che colpisce Worf è il suo sguardo, non lo sguardo sereno e sicuro di poco prima, ma uno sguardo con un ombra che Worf non le vedeva da molto tempo e non può fare a meno di pensare che la donna sullo schermo, somiglia molto di più alla donna che conosceva anni fa piuttosto che a quella che conosce oggi.
“Capitano Worf... mi riceve?”
“La ricevo Colonnello”
“Capitano l'abbiamo persa per qualche istante, cosa è accaduto?”
“Non le so dire colonnello, la navetta ha attraversato una zona buia e poco dopo ne sono uscito” Worf sa che deve, in qualche modo, scoprire cosa è successo.
“Devono essere quei disturbi subspaziali che abbiamo rilevato poco dopo la sua partenza per il pianeta madre dell'impero Klingon”
“La mia partenza?” chiede Worf sempre più incredulo.
“Si capitano una decina di giorni fa, un paio di giorni dopo la sua partenza per presenziare al consiglio Klingon abbiamo rilevato alcune anomalie nel subspazio, pensavamo fossero opera di cardassiani e romulani, ma non ne siamo ancora venuti a capo, Dax e O'Brien ci stanno lavorando”
“O'Brien?”  Pensa ad alta voce Worf
“Si capitano, ma perché sembra stupito? Va tutto bene?”
“Non ne sono sicuro colonnello, forse queste anomalie mi hanno un po' scombussolato” Worf sa che per ora, finché non ha le idee più chiare sull'accaduto, è meglio che assecondi il colonnello.
“Capitano, l'aspetto al ponte di attracco 3 per aggiornarla su quanto accaduto in sua assenza... E non si preoccupi ho badato a tutto, proprio come mi aveva raccomandato”
“Non ne dubito colonnello”
Worf è ancora sotto shock, sa che è accaduto qualcosa, forse dovuto alle anomalie di cui gli ha parlato Kira, ma non riesce a capire cosa può essere avvenuto... Come è possibile che pochi istanti prima era ambasciatore presso Klingon e ora si ritrova ad essere capitano della flotta e ad avere il comando di DS9? E cosa c'entrano cardassiani e romulani? E cosa ci fa O'Brien sulla stazione quando dovrebbe essere ancora in viaggio dalla Terra?
Mentre la nave si avvicina alla stazione l'ambasciatore Worf (o forse capitano?) ha tante domande, forse troppe e per ora nessuna risposta.
  
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