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Autore: The Loveless Jester    15/10/2012    0 recensioni
-Un mese per trovare questa motivazione. Conosco bene Loki anch’io e so che c’è ancora del salvabile, ti prego padre, dammi solo un misero mese per convincere Loki e se fallirò…- E qui Odino vide Thor esitare come mai aveva fatto in vita sua , neanche davanti al più temibile dei nemici. – se fallirò, sarò io stesso ad uccidere Loki.-
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incest
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Chapter Three :  Beyond  the rage
 

Note :  Chiedo immensamente perdono per l'immane ritardo nel pubblicare, giuro non lo faccio più ç_ç è stato un periodaccio , fra scuola e internet che  non andava, quindi non uccidetemi * si inginocchia* inoltre scusatemi per il capitolo cortino, in compenso è pieno di tanto ammore!
Grazie a chi a recensito, mi avete reso un autrice felice *-* grazie inoltre a chi segue, a chi ha preferito o a chi ha soltanto letto.
Bien , vi lascio al capito  e per farmi perdonare vi lascio un immagine che ho trovato su Tumblr. Bye Bye e al prossimo capitolo!  <3






 
 
 



-Sommes-nous les jouets du destin ?
Souviens-toi des moments divins
Planant, éclatés au matin Et maintenant nous sommes tout seuls,[...]
Protège moi de mes désirs.-

 

 

 
 
 
















Le tenebre lo circondavano quasi soffocandolo e facendolo sentire impotente lo rendevano ceco a qualsiasi cosa. Si ritrovò ad abbrancare nel buio senza un appiglio, incespicando nei suoi stessi piedi ad ogni due passi , il suo respiro pesante era l’unica compagnia in quell’oscuro mare di silenzio, mentre l’angoscia stringeva sempre più forte intorno  al suo cuore pesanti catene ,
Sempre più oppresso cominciò a correre ,come un folle annaspava in cerca della luce e corse  finchè non vi arrivo e vide una luce lontana che rincorse come un assetato in cerca d0acqua.
La stanza in cui entrò per rifugiarsi dalle tenebre  era fiocamente illuminata   da alcuni bracieri  posizionati ai quattro lati della stanza, al centro invece   vide ciò che gli gelò il sangue nelle vene.
-Loki!!- urlò in preda al panico correndo subito al capezzale del dio degli inganni che era legato ad una colonna con delle catene che gli aveva penetrato la carne diafana dei polsi sottili facendogli perdere molto sangue.
Il dio degli inganni non rispose a quel richiamo ne agli altri che seguirono rimanendo immobile e impassibile al suo posto persino quando Lui cominciò a scuoterlo e a chiamarlo con sempre più insistenza  finche  non ritrasse le mani scoprendole completamente imbrattate di sangue vivo.
-NO! Loki!-  chiamò ancora disperato scoprendo infine la fonte di tutto quel sangue , trovandola nel ventre squarciato del dio degli inganni.
Cominciò a tamponargli la ferita con le sue possenti mani ma il sangue non si fermava e Loki non dava alcun cenno di vita  e dentro di lui si faceva sempre più strada la consapevolezza che quello scempio fosse avvenuto a causa sua  e proprio quella consapevolezza gli cacciò  fuori un urlo da animale ferito che gli fece perdere istantaneamente i sensi.









 
 Era già la mattina del giorno successivo  al loro arrivo quando Thor cacciò un terribile urlo ,nel quale si distingueva bene il nome del dio degli inganni , svegliandosi di soprassalto si mise a sedere nel mezzo del letto con la fronte imperlata dal  sudore e il respiro affannoso che gli alzava ritmicamente il possente petto. .-Loki!- chiamò  ancora palesemente sotto shock e guardandosi intorno meticolosamente .
Sentendosi chiamare a gran voce  Loki apparve sulla porta del balcone con un evidente espressione di disappunto stampata sul viso .
 - Alla buon ora Thor!-  Aveva dormito cosi tanto che Loki aveva addirittura pensato fosse piombato nel sonno profondo tipico di Odino.
- possibile che non conosci altro modo di comunicare se non urlare Thor?-
Thor si passò più e più volte le mani sul viso imperlato di sudore per pulirsi un po’ e riprendere l’autocontrollo di sé. Setacciò con gli occhi  ogni piccolo lembo della figura di Loki , in cerca di un eventuale ferita che non trovò mai.
Thor sospirò pesantemente, finalmente calmatosi si rigettò all’indietro atterrando nei morbidi cuscini di seta.
-Mi hai spaventato a morte Loki…-
Loki fece qualche passo in direzione del letto con lo sguardo sempre più perplesso rivolto al fratellastro.
-Thor ma che vai blaterando? Io non ho fatto assolutamente niente.-
-Era un incubo.. un bruttissimo incubo… eri pieno di sangue.- disse Thor con un tono di voce spaventosamente piatto e con lo sguardo vacuo puntato al soffitto.
Loki rimase interdetto per pochi secondi colpito dallo stato vegetativo in cui versava il fratellastro per un solo semplice incubo. Lentamente si avvinò al letto arrivando all’altezza della sua testa, con le mani gli prese il volto e lo costrinse a guardarlo.
-Sono sano come un pesce.- disse solamente ma di certo basto a sciogliere le catene di panico che tenevano legato Thor che subito afferratolo per un braccio lo trascinò sul letto accanto a sé ignorando bellamente le proteste vivaci dell’altro. –Thor dannazione piantala! Non sono la tua bambola di pezza!-
-No non lo sei Loki, sei molto molto di più, per questo devo prestare attenzione prima di perderti definitivamente.- Thor lo teneva imprigionato sotto di se e nonostante cercasse di toglierselo di dosso fu folgorato dall’improvvisa espressione grave che era apparsa sul viso del dio dei tuoni.
-E pensavi la stessa cosa quando mi hai condotto in catene, ferito e umiliato su Asgard?-  rispose con risentimento deciso più che mai a non farsi convincere dallo sguardo disperato del suo biondo fratellastro.
-Dovevo farlo! Ma non ne vado fiero.. sai per l’amore che ti porto che non t’avrei mai fatto una cosa del genere , ma tu Loki, oh Loki sei stato cosi crudele, ti sei fatto credere morto, e poi hai tentato di distruggere milioni di vite innocenti solo per fare del male a me , il tuo odio mi ha reso cieco di rabbia, come potevo accettare la verità dei fatti?!- mentre parlava Thor  assunse un espressione tormentata  e sofferente che ammorbidì almeno di un po’ il cuore gelido del dio degli inganni che tuttavia non lo diede a vedere.
-Tu parli di malvagità da parte mia e la vostra ? della vostra non parli? Mi avete cresciuto nella menzogna per tutto questo tempo! E tu  mi hai rubato il trono!- Loki crecò di nuovo di divincolarsi dalla presa del fratello ma questa si fece più forte a causa della rabbia che stava montando nel dio dei tuoni.
-Smettila con questa storia! Quanti anni hai Loki, per quanti anni hai non ho mai smesso di amarti, dal primo giorno in cui Padre ti ha portato ad Asgard, sono sempre stato al tuo fianco come fratello maggiore, e basta con questa storia del trono, io sono il maggiore Loki è nella legge di Asgard che il trono mi spetti, ma quando non me ne sono dimostrato degno ho capito e ho taciuto gaudioso di vedere il mio popolo nelle tue mani che ritenevo sicure e invece tu mi hai tradito.-
Mentre parlava Thor si alzò sorreggendosi coi gomiti per non pesare sul corpo di Loki ma trattenendolo al tempo stesso. Stavolta Loki avrebbe dovuto ascoltare fino alla fine.
Loki dal suo canto sapeva che in quelle parole purtroppo vi era un ampio fondo di verità  ma non poteva di certo darla vinta così facilmente al dio dei tuoni.
-Fratello Maggiore? Andiamo Thor sappiamo entrambi  che non mi consideri più tuo fratello da molto tempo.- Loki seppe di aver colpito nel segno quando l’altro improvvisamente abbassò lo sguardo colpevole.
-Loki..io mi tedio ogni maledetto giorno per questi scomodi sentimenti, ma non riesco a cancellarli  e mi addolora che il mio amore per te ti disgusta , ma io davvero non trovo rimedio.- Thor lasciò andare definitivamente il corpo di Loki liberandolo del suo peso, Profondamente amareggiato e in pena strinse i pugni per controllarsi al meglio che poteva, tuttavia Loki non sembrava ancora intenzionato ad andarsene e lo squadrava con un pungente sguardo indagatore.
- Non puoi amarmi.. siamo fratelli…- lo disse a bassa voce come se stesse parlando più a se stesso che a terzi.
-No non è vero, non siamo fratelli, il sangue non ci vincola, ma l’amore si. Hai passato tutta una vita nell’odio cercando chi ti amasse senza mai accorgerti che chi poteva farlo era al tuo fianco.-
Thor aveva allungato una mano e cautamente l’aveva avvicinata al viso di Loki per posare una delicata carezza sulla sua pelle diafana.
Loki lo lasciò fare, stranamente, forse perché infondo ma molto infondo bramava quel contatto e i suoi occhi lucidi cominciavano a tradire le sue vere sensazioni.
- Tu non sapresti amarmi, anteporresti sempre te stesso o il bene degli altri a me !- si stava arrampicando sugli specchi ormai e lo sapeva bene, Thor era andato addirittura contro il padre degli dei pur di salvargli la vita. Ma Thor, l’ingenuo , credette davvero di non avergli mai dato ciò che si meritava.
-Io lo so di aver sbagliato ma.. se tu capissi, anzi tu capisci , Lo sai che ciò che provo per te è vero  io non so mentire Loki e se lo stessi facendo un esperto di menzogne come te mi smentirebbe subito, ma dato che io sono sincero perché non ci aiutiamo a vicenda?- mentre parlava Thor aveva cinto a coppa il viso di Loki con entrambe le mani portandolo sempre più vicino a se tenendo incatenati i loro sguardi.-  Se tu abbandonassi per sempre ogni proposito di vendetta potresti prendere il posto che ti spetta al mio fianco, regnando al mio fianco e ricevendo ogni giorno il mio amore la tua anima sarebbe salva e io sarei per sempre salvo dalla dannazione in cui cadrei per averti perso per sempre. Non farmi questo Loki , Non farci questo .. Salvaci entrambi.-

 
 
 
 
 


 


 
- I Love you and it’s crushing my heart,
All I want is you to take me into your arms
When love and death embrace…-
 

 
 
 
 


 
 
Thor anelava così ardentemente alla salvezza e Loki solo aveva il potere di darla a se stesso e all’altro, una sua misera decisione e la vita di entrambi sarebbe  cambiata per sempre. Ma cedere significava respingere anni di odio, anni di sofferenze e di lotte con annessi fallimenti, cedere significava salvarsi e salvarsi significava imparare finalmente ad amare e ad essere amato, proprio come solo poche ore prima gli aveva detto Kendra.
Alzo lo sguardo  specchiandosi in quello di Thor, mai gli era sembrato più sincero , i suoi occhi non mentivano e trasparivano solo una grande  ed incontenibile emozione.
Non avrebbe mai dimenticato tutto ciò che aveva passato su Asgard, non avrebbe mai dimenticato le umiliazioni subite, ma forse poteva fare il primo passo verso la liberazione e verso un futuro nuovo  da costruire con amore e rivincite.
La prima rivincita Loki se la prese avvicinando le sue labbra a quelle di Thor catturandole in dolce ma intenso bacio senza che questa volta nessuno li interrompesse si assaporarono a vicenda inebriandosi dei loro profumi intrapresero con le loro lingue una danza umida e passionale colma  di tutti quei sentimenti che avevano a lungo represso. Si staccarono non appena la necessità di aria si fece sentire , ancora ansimanti rimasero  vicini e Thor ne approfittò per stringere Loki a se in un abbraccio che finalmente non era scacciato dall’altro.
Thor lo tenne contro di se quasi fosse vetro fragile, incapace di muoversi temeva che sarebbe svanito da un momento all’altro  e che tutto quello  fosse soltanto l’ennesimo incubo    in cui era intrappolato, eppure Loki era presente corpo e anima in quell’abbraccio così decise di non dire niente  solo di stringerlo ancora e ancora.
Loki da parte sua trovava estremamente piacevole quell’abbraccio che era estremamente caldo ed accogliente, e non l’avrebbe ammesso mai neanche sotto tortura ma stare tra le braccia di Thor era il suo posto preferito, le braccia di Thor avevano il sapore di “casa”.
-Non è un si, non è un ti amo e non è uno sposiamoci.- Loki parlò per primo ma senza ugualmente staccarsi dall’altro.
-è un proviamoci. Io ti aspetterò Loki,  Ci restano ancora tre settimane in cui tu puoi decidere  liberamente se vuoi stare dalla parte del bene , per il resto abbiamo tutta l’eternità.-
Un Thor sereno  e felice gli accarezzava amorevolmente i capelli color pece e lo guardava intensamente perdendosi nei suoi occhi smeraldini  e Loki seppe com’era la pace.
Rimasero in silenzio per molto tempo persi in quelle nuove sensazioni che  avevano scosso i loro animi fin nel profondo, risvegliando sentimenti che entrambi credevano sopiti , in particolare il più spaesato tra loro restava sempre il dio degli inganni che pur non avendo la forza mentale di staccarsi dal corpo dell’altro continuava a chiedersi come potessero esistere in lui sentimenti così forti e positivi nei confronti del fratellastro,eppure non si curò di darsi una risposta a  quella domanda anzi nella sua mente torno nitido un detto che aveva sentito proprio su midgard l’amata terra di Thor.
“Al cuor non si comanda” recitava il proverbio midgardiano e solo ora Loki poteva comprendere quanto quel detto fosse vero, perché la sua mente avrebbe continuato pure a elaborari piani malvagi e di distruzione ma ora sapeva bene che il suo cuore  l’avrebbe sempre messo in guarda e sempre gli avrebbe impedito di fare del male alla persona che ora lo stringeva tra le braccia.
Loki non poteva più essere padrone del suo cuore , non ora che aveva finalmente scoperto quanto ci si sentisse a casa fra le braccia di Thor.
 


Poco dopo il momento idilliaco fu interrotto proprio dallo stesso Loki preso dalle tenaglie della curiosità.
-Cos’avevi sognato prima?- chiese  alzando il volto dal petto di Thor per osservarlo bene in viso.
-Mhh niente di che…- rispose l’altro in tono fin troppo vago.
-Thor!-
 -E va bene!- si arrese subito, troppo rilassato e felice per non accontentare il capriccioso dio degli inganni. – Eri in una stanza e avevi….. avevi il ventre squarciato… ed ero stato io.- Concluse tuto d’un fiato mentre un brivido gelido gli attanagliava le viscere al solo ricordo di quel maledetto incubo avuto solo poco prima e ancora vivido nella memoria.
 Loki dal canto suo rimase in silenzio senza approfondire ulteriormente quella discussione, come se il gelo che aveva preso Thor si fosse improvvisamente  trasferito a lui che di natura non avrebbe dovuto temerlo.
-Non è reale.. non era reale…. Non succederà mai.- Gli sussurrò Thor nell’orecchio come se volesse tranquillizzarlo e portarlo via da quel gelo che lo stava lentamente facendo estraniare dalla calda armonia che regnava fino a poco prima.
-non succederà mai.- ripetè con più enfasi andando a cercare sul letto la mano gelida e diafana del dio degli inganni per stringerla nella propria con forza pur non essendo brusco nel gesto.
Loki, dal canto suo si lasciò andare scacciando via quella nube di pensieri oscura che aveva preso possesso della sua mente.
-lo so.- disse solamente ricambiando la stretta del fratello con la stessa veemente intensità. 
Dopo che l’armonia era tornata sovrana fra di loro Il dio degli inganni e il dio dei tuoni rimasero ancora a crogiolarsi nel loro abbraccio, giacendo tranquilli sull’ampio letto finchè la loro pace non fu interrotta nuovamente da un insistente bussare che li fece repentinamente separare di mala voglia
- Chi diavolo è ora ?- sbottò seccato Thor in direzione della porta , alzatosi dal letto si stava avvicinando alla porta per aprila e una volta aperta quello che vide gli piacque molto poco.
Davanti a Thor apparve Amdir trafelato ed evidentemente scosso .
- La principessa è stata sfidata a duello dal reggente dei nani   per mettere fine a questa guerra, sono diretti verso la foresta a nord, dovete fermarla!!!-    disse tutto d’un fiato l’elfo oscuro in fibrillazione e con il terrore dipinto negli occhi.
Thor si fece subito serio usci dalla stanza e andò a chiamare tutti i guerrieri asgardiani ordinando a tutti loro di prepararsi alla svelta,   una volta riuniti fece cenno a Loki di seguirlo insieme a Amdir.
-stai indietro nelle retrovie, non fare mosse false , se solo ti dovessero fare del male non me lo perdonerei mai.- sussurrò Thor all’orecchio del fratellastro in modo che solo lui potesse sentire quelle parole di riguardo .
 In breve i guerrieri asgardiani si lanciarono all’inseguimento della principessa Kendra e dei nani, guidati da Amdir sarebbero presto giunti nella foresta e Thor  sperava che quell’occasione  sfruttata a dovere riuscisse a metter fine a quel tedioso conflitto civile.
















Note 2 : le canzoni usate sono Protège moi dei Placebo e When love and death embrace degli Him.

la traduzione dal francese di Protège moi  :


Siamo noi i giocattoli del destino?
Ricordi tu dei momenti divini  Fluttuano, schegge luminose al mattino
E intanto noi siamo tutti soli [..]
proteggimi da ciò che desidero..

  
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