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Autore: _vdechelon    15/10/2012    2 recensioni
Ricordate quando Jared venne a Roma per il concerto e non stava bene. Ok, beh fu portato al pronto soccorso allora io ho immaginato la situazione e... buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Maledizione!”
“Non lamentarti Leto, non è colpa di nessuno se hai l’influenza.” In questo momento, vorrei proprio distruggere tutto. Per una stupida influenza, hanno chiamato l’ambulanza. Il concerto per fortuna è andato, solo grazie agli Echelon, ma Emma ha deciso di farmi incazzare.
“Non ho bisogno di un’ambulanza in questo momento!”
“Prima vai in ospedale, e poi ti diverti con qualcuna, prima la salute Leto!” Dopo l’ultima sentenza di Emma, sento le sirene dell’ambulanza e prendo la mia giacca.
Sbuffo prima di uscire dal camerino e Emma sorride quasi soddisfatta.
“Un giorno mi ringrazierai!” Se come no.
Esco fuori ed entro nel retro della scatola bianca. Mi ritrovo da un lato un dottore, di quelli noiosi, e da un altro un’infermiera. E che infermiera. Una vera e proprio gnocca. Faccio il mio solito sorriso da accalappia donne e mi siedo sulla barella, girato verso lei.
“Signor Leto, può firmare qui?” Il suo inglese scarso non rovina quel suo accento da porcellina. Ah, mi vuole, mi sta letteralmente mangiando con gli occhi. Mi mordo il labbro inferiore, e la penetro con gli occhi, mossa infallibile. Prendo la cartellina e faccio un segnetto, poi quell’idiota del dottore inizia a visitarmi.
Arrivati in ospedale, due uomini aprono le porte dell’ambulanza e mi fanno scendere.
“Venga signore, l’accompagno nella sua stanza!” Mi tocca il braccio, e quasi non la prendevo lì, davanti a tutti, ma decido di tenere a bada il mio istinto da cacciatore e la seguo senza esitare. Gli ospedali sono proprio come quelli americani. Tristi e deprimenti. Tutte cazzate quelle che si vedono nei telefilm. Entriamo in una stanza piccola, con un letto singolo e un armadietto con tutte le cose che usano i dottori. Accende la luce, abbastanza accecante e io mi accomodo sul lettino.
“Allora… Serena, cosa si fa ora!” Tengo il tono di voce basso, per farla avvicinare. Il nome l’ho letto vicino alla targhettina. Lei si volta per controllare che non ci fosse nessuno e si avvicina. La prendo subito per il sedere e inizio a strusciarla lentamente su di me.
“Aspetta, devo controllare un attimo una cosa, vengo subito!” Mi sorride tutta eccitata, e lascia la stanza, chiudendosi la porta dietro. Dalla tasca del mio pantalone sento il mio Berry vibrare, è Emma.
“Allora Leto, stiamo venendo a prenderti, che ha detto il dottore?”
“No no no,  passo la notte qui, non preoccupatevi!” Mentre parlo al telefono inizio a sbottonarmi i pantaloni e tolgo le scarpe.
“Cosa? Sicuro che va tutto bene?”
“Si, ora devo andare, buonanotte!” Tolgo anche la maglietta, e mi stendo, sul lettino, solo con i boxer e aspetto. Dopo cinque minuti circa si apre la porta e qui la bella sorpresa. Una donna sulla cinquantina, bassa, i capelli bianchi legati su, in carne, si avvicina con una cartellina in mano. In questo momento vorrei sprofondare, cerco di ritrovare contegno, anche se sono mezzo nudo, e una mezza erezione abbastanza evidente.
Legge il mio nome sulla cartellina, poi mi guarda divertita.
“Signor Leto, il turno della signorina Serena è finito, ora tocca a me prendermi cura di lei!”
“Non so cosa stia insinuando, non so chi sia questa Serena!”
“Ah, davvero?” Con gli occhi va sul mio pacco e io lo copro con le mani. Non me ne va una giusta.
“Il dottore?” Mi alzo dal letto e mi rivesto.
“Il dottore verrà a controllarla domani mattina, dovrà passare la notte qui!”
“La notte qui? No, non se ne parla proprio, ora me ne vado!” Lei si piazza davanti e non mi fa passare.
“Lei passerà la notte qui, e non lo ripeterò un’altra volta!” Dal sorrisetto è passata ad un’espressione seria e autoritevole, tanto da spaventarmi. Non mi oppongo e mi arrendo alla triste realtà.
“Se vuole, sul terzo canale, mandano in onda un porno, buon divertimento!”

Fortunatamente la notte passa veloce e il dottore mi visita velocemente. Quando esco da quel posto, vedo Emma aspettarmi sorridente.
“Sorridi su sto cazzo Emma!” Ride e mi fa innervosire ancora di più. Poi vedo mio fratello uscire dal nostro SUV insieme ad una. Bionda, carina. “Hey bro, come va?” Il mio fratellino è tutto felice e contento, come sempre dopo ogni notte selvaggia. “Lei è Serena!” Quando la riconosco, non so se piangere e prendermi a pugni. “Lavora qui, l’ho incontrata ieri sera!” Shannon si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla.
“Una BOMBA!” Lo fulmino con gli occhi e lui indietreggia.
“Ok, so che ora sei incazzato perché non hai consumato, ma non prendertela, chiedi a Serena, forse è disponibile!” 
  
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