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Autore: Em_    15/10/2012    3 recensioni
Dal capitolo 9:
Cory passò a casa di Lea nel tardo pomeriggio, la ragazza era intenta a preparare la macedonia con addosso un buffo grembiule arancione.
“Tu che cucini? Scusa forse ho sbagliato casa.” Cory la avvolse in un abbraccio e la baciò sulla guancia.
“Mi annoio, non posso uscire e in tv ci sono programmi a dir poco deprimenti, comunque è solo una macedonia, niente di che. Come mai sei tornato tardi, pensavo avessi una scena sola da girare.” Lea continuò a spelare le mele da mettere insieme al resto della frutta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beh, che dire? Questa è la mia prima fan fiction su Lea e Cory.
Diaciamo che questo capitolo è un'introduzione generale, ma l'ho scritto davvero con il cuore. Sembrà stupido, però è così e ci tengo moltissimo che la leggiate.
Ps: qualsiasi critica è ben accetta :) ma non smontatemi dai ahahah, scherzo. Buona lettura.
(lasciate una recensione se vi va)

CAPITOLO 1
 
 
Era arrivata l'estate a Los Angeles, un caldo soffocante e un'altissima umidità nell'aria, la giornata perfetta per lavorare all'aperto sotto il sole cocente.
Lea si sfregò gli occhi e afferrò il cellulare dal comodino per vedere l'ora. Sette e trentacinque. Era in ritardo, molto in ritardo. Si alzò alla velocità della luce dal letto e corse in bagno a lavarsi denti e faccia, non c'era tempo per fare colazione. Ritornò in camera per scegliere qualcosa di comodo e leggero da mettere, ma aveva un armadio talmente grande che le ci sarebbero volute minimo due ore per trovare il vestito adatto, si maledisse da sola per non aver preparato i vestiti la sera prima, ma le sembrava una cosa troppo da bambina delle elementari.
Ricontrollò il cellulare: sette e quarantadue; aveva esattamente tredici minuti di tempo per truccarsi, vestirsi e uscire di casa. Lea prese un bel respiro e cominciò a frugare tra i vestiti estivi più leggeri che aveva, optò per un paio di shorts e una canotta giallo canarino con una grande farfalla colorata sulla schiena, non era l'abbigliamento adatto per il lavoro, lo sapeva bene, ma non aveva il tempo per scegliere qualche cosa di più elegante. Si infilò un paio di sandali tacco dieci, afferrò di fretta la borsa e uscì.
Durante il tragitto si rilassò un po', era in orario, e le bastava. C'era un gran traffico, come al solito e Lea alzò la musica per cercare di non addormentarsi, il caldo la stancava tremendamente e odiava lavorare sotto il sole. I suoi pensieri furono interrotti dal trillo del suo iPhone che segnava un nuovo messaggio da leggere. Ferma ad un semaforo raccolse il cellulare dal sedile: era Naya.
Dove sei finita? Ti aspettavamo per colazione! Immagino tu te ne sia dimenticata.”
Merda, pensò.
Ogni lunedì uscivano tutti insieme prima delle riprese e andavano a prendere un caffè, ma Lea era talmente assonnata e in ritardo da esserselo completamente scordata.
Mi dispiace moltissimo, mi sono alzata tardi e sono bloccata nel traffico, ci vediamo sul set, scusa ancora.”
Lea appoggiò la testa sul volante dell'auto, i semafori erano infiniti e quando finalmente scattava il verde ti sembrava fossero passati vent'anni.
 
Alle otto e quindici la ragazza arrivò sul set, ovviamente era l'ultima, ma nessuno ci fece caso, solitamente era sempre puntuale. Si avvicinò a Chris e Naya e li salutò con un abbraccio.
“Scusate per la buca, ma non riuscivo ad alzarmi stamattina, guardate come sono vestita, sembro una barbona!”
I due ragazzi scoppiarono a ridere attirando anche l'attenzione degli altri. Lea stava cercando Cory con lo sguardo, ma non lo vide nei paraggi.
“Dov'è Cory?” chiese ai suoi amici.
“Stava parlando con Ryan, devono essere nella sua roulotte.”
Lea ringraziò Darren e, senza capire a quale delle due roulotte si riferisse, andò a cercare il suo ragazzo.
Bussò due volte a quella di Ryan, ma nessuno rispose, sicuramente erano in quella di Cory. Bussò a quest'ultima e le aprì un Cory sorridente e mezzo nudo, Lea sorrise mentre lui la invitava ad entrare. Avrebbe voluto saltargli addosso, ma non era il caso visto il luogo.
“Buongiorno bellissima!”
“Sono tutt'altro che bellissima stamattina” si sedette in braccio a lui abbracciandolo al collo “ma comunque, buongiorno anche a te.”
Cory le stampò un bacio sulla fronte ancor prima che completasse la frase.
“Per me sei bellissima sempre.”
Lea si sentiva le guance rosse, quel ragazzo alto e adorabile che stava di fianco a lei riusciva a farla arrossire come quando era al liceo.
“Dunque, noi dovremo girare tra un'ora e mezza.. Quindi, non lo so, troviamo qualcosa da fare..” Cory la guardò ammiccante. Iniziò a baciarle il collo per poi passare alle labbra.
“Cory!” Lea spostò la testa ridacchiando “Non possiamo, non qui!”
Anche lui scoppiò a ridere: “Era un test, volevo vedere quanto mi resistevi.”
Lei si alzò in piedi ridendo: “Sei un'idiota.”
Uscirono per mano dalla roulotte di Cory e si avvicinarono agli altri del cast, erano quasi tutti impegnati nelle riprese. Heather si avvicinò a loro comunicando un cambio di programma nella giornata.
“... Andiamo in studio a registrare le canzoni, la scena la girerete un altro giorno, oggi fa troppo caldo.”
Lea alzò le braccia al cielo esultando, come avesse vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi, Heather e Cory risero insieme a lei, che sapeva benissimo di essersi resa abbastanza ridicola.
La stanchezza che l'aveva perseguitata tutta la mattina aveva lasciato spazio ad una strana euforia.
 
Arrivarono tutti quanti in sala registrazione e come sempre all'interno c'era una temperatura da Polo Nord, più caldo faceva fuori più Ryan abbassava il termometro dell'aria condizionata.
Seduta nei divanetti della stanza più grande, Lea si strofinava le braccia per riscaldarle, si sentiva come un leone in Antartide, odiava le temperature soffocanti di Los Angeles, è vero, ma neanche quindici gradi in piena estate erano il massimo. Solitamente portava con sé un golfino di cotone da mettere sulle spalle quando registravano, ma con tutta la fretta che aveva avuto quella mattina se ne era completamente scordata.
“Mamma mia, qui si gela!”
“Ryan in realtà è uno Yeti.” Mark era il tipico ragazzo che faceva sempre morir dal ridere tutti, che sapeva sempre risollevarti il morale quando ne avevi bisogno e Lea gli era molto affezionata.
Intravide Cory tornare dal suo camerino con una felpa verde oliva, Lea si chiese da quanto tempo fosse lì.
“Mettiti questa, così non rischi di diventare un ghiacciolo.”
La ragazza gli lanciò un'occhiataccia, ma non rifiutò il pensiero di Cory. Ora si ricordava di quella felpa, l'aveva lasciata lì per “le emergenze” qualche mese prima, non l'aveva neanche mai indossata e si sentiva ancora tutto il profumo.
Lea tirò su la cerniera lasciano penzolare l'ultima parte di manica e infilò la testa all'interno della grande maglia per respirare quell'odore che tanto amava.
“Sei proprio una nana.” Cory adorava punzecchiarla e a lei non dava per niente fastidio, anzi, le piaceva che il suo fidanzato non fosse il classico “ragazzo perfettino”, per lei era perfetto così, con tutti i suoi pregi e difetti, considerava troppo banali gli altri ragazzi.
“Sei tu ad essere enorme!”
Cory le si sedette a fianco sul divanetto dandole un bacio sulla guancia, Lea appoggiò la testa alla sua spalla, dimenticandosi di tutto, erano solo loro, semplicemente Lea e Cory, due ragazzi innamorati come altri.
 
La giornata lavorativa si concluse presto, Lea rientrò a casa particolarmente felice, erano le piccole cose di ogni giorno che la facevano sentire bene, vedere Cory, stare con gli amici a cui teneva di più, cantare.. Una cosa sola le mancava molto, Dianna, era ormai via da mesi, impegnata nelle riprese di un film. Decise così di scriverle per vedere come se la passava.
Hei Dì, come te la passi? Ci manchi tanto, torna presto! Un bacio, Lea.”
Aspettò in vano una risposta, probabilmente era impegnata, pensò.
 
Trascorse la serata con Sheila a guardare film d'amore sul divano, poi verso le undici decise di andare a letto per non ripetere la situazione della mattina appena passata. Inviò un messaggio a Cory prima di spegnere le luci.
“Ho scritto a Dianna per sapere come sta, ma ancora non ha risposto. Comunque buonanotte, a domani. Ti amo.”
“Buonanotte splendore, ti amo anche io.” 
   
 
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