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Autore: SmartieMiz    15/10/2012    1 recensioni
Sebastian si stese accanto a suo marito e lo baciò dolcemente sulle labbra.
«Devo ammettere che è stata una bella serata», ammise Sebastian.
«Mm», mormorò Thad troppo impegnato a baciare il suo meraviglioso marito.
«Ti amo, non sai quanto», gli sussurrò Sebastian: «Ti amo tantissimo».
«Io di più», scherzò Thad.
Sebastian sorrise. Con Thad, Maëlle e Matias aveva finalmente trovato la sua felicità.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 



 Happiness



Era una domenica mattina di agosto e il rumore del telefono svegliò Thad Harwood e Sebastian Smythe.
«Ma chi è a quest’ora di notte!», sbraitò Sebastian ancora mezzo addormentato.
«Amore, guarda che sono le dieci del mattino», gli sussurrò Thad ridacchiando, poi disse: «Vado io».
Thad si alzò dal letto, ma una stretta forte e possente bloccò il suo polso.
«Sebastian, il telefono sta squillando», provò a spiegargli invano Thad.
«Ma io voglio le coccole mattutine», fece Sebastian.
«Dopo», rispose Thad con un sorriso.
Sebastian lasciò la presa sbuffando.
Thad andò in salotto e alzò la cornetta del telefono.
«Pronto?».
«Thad! Come stai?», una voce familiare gli stonò l’orecchio.
«Jeff! Io sto bene, però mi hai stordito un orecchio», rispose Thad.
«Oh, scusami».
«E tu, invece? Tutto bene?».
«Sì, tutto bene. Siccome non ci vediamo da quasi un mese volevo chiedervi di uscire oggi», fece Jeff entusiasta: «Io, Nick, i nostri e i vostri bimbi, tu e tuo marito».
In quel momento entrò Sebastian in salotto. Aveva il petto nudo e muscoloso ed era in boxer. Thad deglutì rumorosamente e arrossì. Arrossiva sempre quando vedeva Sebastian, anche se erano sposati già da qualche anno.
«Tutto bene?», gli domandò Jeff preoccupato.
«Sì, tutto bene. Dicevo… certo, per me va bene. Dovrei chiedere a Seb».
«Ah, giusto. Posso parlargli io!».
«Va bene», rispose Thad, poi si avvicinò a Sebastian: «Seb, Jeff ti vuole parlare!».
«Sterling», sussurrò Sebastian quasi sprezzante. Fece qualche gesto per fargli capire che non voleva parlare con lui, ma Thad lo guardò torvo e allora si decise a rispondere.
«Sterling», lo salutò Sebastian cercando di simulare un tono dolce o almeno normale.
«Ehi, Seb! Come va?».
«Andava bene prima di sentire la tua squallida vocina a prima mattina», rispose Sebastian con un ghigno.
Thad diede una gomitata al marito.
«Sei sempre lo stesso, Smythe! Non sei proprio cambiato», ridacchiò Jeff.
«E che pensavi? Pensavi che potessi mai cambiare in un mese?», rispose Sebastian secco.
«Allora, Smythe, ci piacerebbe tanto uscire con voi e i vostri figli oggi pomeriggio, magari potremmo andare al parco e poi al ristorante. Che ne dici?».
Sebastian e Jeff si misero d’accordo per i luoghi e per gli orari in modo “civile”, dopodiché si salutarono e staccarono la chiamata.
«Okay, oggi dobbiamo sorbirci quelle due bamboline», fece Sebastian scocciato.
«Andiamo, Sebastian, sono nostri amici», gli disse Thad sorridente.
«Tuoi amici», lo corresse Sebastian secco.
Thad gli fulminò lo sguardo e Sebastian rispose con un bacio lungo ed intenso sulle labbra.
«Oggi abbiamo saltato le coccole mattutine», fece Sebastian imbronciato.
«Perché ti ostini a chiamarle coccole se non sono coccole?», gli disse Thad malizioso.
«Che Thad provocante stamattina!», ridacchiò Sebastian, poi disse accigliato: «Grazie a me ti sei svegliato dal tuo zuccheroso mondo di fiabe, principini e unicorni».
Thad rise e baciò dolcemente Sebastian, poi lo cinse per il collo per approfondire il bacio.
Si fermarono quando nella stanza entrarono due bambini. I loro dolcissimi e teneri bambini.
«Papà!», urlarono i bambini gioiosi.
Thad e Sebastian sorrisero. La piccola Maëlle e il piccolo Matias corsero tra le braccia dei loro papà.
Thad prese in braccio Matias e gli accarezzò teneramente i capelli. Maëlle baciò dolcemente la guancia di Sebastian.
«Buongiorno piccoli», li salutò papà Thad con un sorriso a trentadue denti.
Maëlle era una bambina bellissima: aveva i capelli castano chiaro, la pelle leggermente abbronzata e gli occhi verde scuro. Aveva solamente cinque anni.
Matias, invece, era un bellissimo bambino di tre anni. Aveva capelli e occhi castani, pelle olivastra e sempre un sorriso sulle labbra.
«Dormito bene?», domandò loro papà Sebastian.
I bambini annuirono con un sorriso.
«Bene, ora facciamo tutti insieme colazione!», disse Thad con un sorriso.
Amava fare colazione insieme ai suoi bambini. Ciò avveniva soltanto la domenica mattina perché gli altri giorni o lui o Sebastian erano a lavoro.
Sebastian andò in camera a mettersi una t-shirt e dei pantaloni, dopodiché raggiunse il resto della famiglia in cucina e l’aiutò ad apparecchiare la tavola. Thad e Matias prepararono le fette di pancarré con la marmellata mentre Sebastian e Maëlle scaldarono il latte e versarono il succo d’arancia nei bicchieri. Quanto tutto fu pronto, tutti si sedettero e incominciarono a mangiare.
«Oggi si esce con zio Nick e zio Jeff», Thad avvertì i bambini con un sorriso.
«Che bello, non vedo l’ora di vederli!», disse Maëlle entusiasta.
«E non vedo l’ora di vedere Sarah e Paul!», esultò Matias sorridente.
Sebastian non capiva cosa la figlia ci trovasse di così bello in Duval e Sterling.
«Quanto entusiasmo», commentò Sebastian sarcastico.
Thad gli fulminò lo sguardo.
«Andiamo, papà, zio Nick e zio Jeff sono due zii fantastici», commentò Maëlle felice.
A volte Sebastian pensava di non essere un buon padre e credeva che Duval e Sterling stessero per strappare loro anche i piccoli Maëlle e Matias.
«Come sta zio Jeffie?», domandò Matias sorridente.
«Bene», rispose Thad ricambiando il sorriso.

Il pomeriggio arrivò. Nick, Jeff, Sarah e Paul erano già nel parco.
Nick aveva sempre l’aspetto di un ragazzo, ma si comportava come un adulto. Era un bel ragazzo, aveva capelli e occhi castani e un naso pronunciato.
Jeff, invece, era il ragazzo di sempre, sia esteticamente che caratterialmente. Aveva il solito ciuffo biondo di cui andava molto fiero, i vispi occhietti chiari e il sorriso sempre sul volto.
Per Thad era strano pensare che fossero sposati e che fossero padri: erano ancora così giovani, proprio come lui e Sebastian.
Thad non era più il ragazzino timido e impacciato della Dalton. Fisicamente era un ragazzino, ma caratterialmente era diventato più maturo e sicuro di sé. Suo marito Sebastian, invece, sembrava avesse qualche anno in più, ma era sempre più bello.
«Ciao!», Thad salutò la famiglia Duval-Sterling.
Matias corse tra le braccia di zio Jeffie mentre Paul corse tra quelle di zio Seb.
«Zio Sebby!», lo salutò Paul cerimonioso.
Sebastian odiava essere chiamato Sebby, ma adorava quel bambino. Paul aveva tre anni. Era un bellissimo bambino con i ricci capelli neri, gli occhi castano cioccolato e la pelle nera.
Sarah, invece, era una bambina di sei anni. Era molto bella: aveva i lisci capelli neri, gli occhi scuri, la pelle pallida e i tratti asiatici.
«Zio Thaddy!», lo salutò la bambina con un sorriso abbracciandolo.
«Piccola, tutto bene?», gli chiese Thad ricambiando il sorriso.
Lei annuì energicamente.

La serata passò in modo molto tranquillo e spensierato. Thad adorava i suoi migliori amici Nick e Jeff, amava i loro bambini e amava la sua famiglia.
Erano le undici e Sebastian entrò in camera da letto.
«I bambini stanno dormendo», lo avvertì Sebastian con un lieve sorriso.
Thad ricambiò il sorriso per poi affondare la testa nel cuscino.
«Ho un sonno…», mormorò Thad con uno sbadiglio.
Sebastian si stese accanto a suo marito e lo baciò dolcemente sulle labbra.
«Devo ammettere che è stata una bella serata», ammise Sebastian.
«Mm», mormorò Thad troppo impegnato a baciare il suo meraviglioso marito.
«Ti amo, non sai quanto», gli sussurrò Sebastian: «Ti amo tantissimo».
«Io di più», scherzò Thad.
Sebastian sorrise. Con Thad, Maëlle e Matias aveva finalmente trovato la sua felicità.

   
 
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