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Autore: alexander318    15/10/2012    1 recensioni
[Camera Cafe]
[Camera Cafe]La storia è tratta dalla mia sitcom preferita Camera Cafe, che racconta le vicende di Luca e Paolo e dei loro colleghi in un'azienda, tra surreali storie e guerra da combattere contro l'azienda rivale Digitex.
Qui tra i momenti mancanti vengono narrate le vicende della guerra contro la rivale azienda Digitex la concorrente nel mercato, dall'inizio alla fine.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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L’accampamento a mo di tendopoli venne abbandonato, e tutti si diressero in formazione per assediare l’edificio, come capo delle 1000 persone c’era il direttore dell’azienda rivale Digitex e i suoi dipendenti. Il cancello venne aperto e poi richiuso, li i dipendenti scrutarono alcuni dei loro che si stavano avvicinando all’entrata, li fecero accomodare, e si scoprì che erano il fattorino dell’azienda Pippo, e alcuni altri fattorini e dipendenti. Pippo raccontò che mentre erano sulla strada per andare in ufficio erano stati intercettati dal picchetto che li aveva portati nel loro accampamento, torturati, e picchiati, poi li avevano rilasciati perche lui ci aveva provato con un dipendente Digitex. “Ora è guerra, impareranno contro chi si sono messi davanti, questo si che romperà i maroni alla loro direzione”, urlò Luca con mano protesa verso l’alto e pugno alzato come segno di lotta di classe. I 10000 manifestanti erano ancora fermi in attesa di un ordine del loro capo, poco dopo l’ordine venne dato, “andiamo, prendete l’edificio”, disse il direttore della Digitex, e in un attimo tutti si scagliarono contro il cancello cercando di aprirlo a mani nude. Dentro l’azienda si diffuse il panico, c’erano molti dipendenti che andavano avanti e indietro in attesa di ordini, dalla sala riunioni, ormai diventata c’entro di comando e controllo di operazioni anti Digitex, c’erano li riuniti De Marinis, Gaia, Ilaria, e Olmo, grazie al computer di Olmo potevano vedere dalle telecamere a circuito chiuso cosa stava succedendo, e pensarono ad una strategia per respingere l’assalto del nemico. D’un tratto dalle retrovie sbucarono due tir da auto strada, i manifestanti presero alcune funi e le attaccarono da una parte al cancello, e dall’altra ai tir da auto strada, poi i tir da auto strada fecero retromarcia e distrussero in due parti il cancello, cosi i manifestanti potevano entrare in massa, e dopo averlo fatto si diressero alle macchine dei dipendenti nemici e le colpirono a furia di sprangate e di molotov. Vittorio che era nel parcheggio cercò in tutti i modi di far arretrare il nemico con la sua pistola sparando e ferendo tre dei manifestanti, ma alcuni di loro sbucarono alla sua destra e lo assalirono disarmandolo. Luca e Paolo intanto avevano abbandonato i loro uffici, e si stavano dirigendo verso la sala riunioni, dove vi erano rintanati De Marini, Gaia, Ilaria, e Olmo, li sbirciarono dal computer di Olmo, e dopo averlo fatto a Paolo gli venne quasi un colpo, vedendo che tutte le macchine compresa la sua alfa erano in pericolo, De Marinis si rivolse verso Andrea l’autista del presidente, nonché autista dell’azienda e gli disse “Andrea vada subito nel parcheggio e faccia di tutto per proteggere la macchina del presidente, si ricordi che è sacra”, Andrea rispose, “senz’altro signor direttore”, allora Paolo nel panico e bevendo la fiaschetta di grappa di Pino disse a De Marinis, “direttore devo andare anche io, devo proteggere la mia alfa a qualunque costo”, il direttore deciso gli rispose, “se lo scordi Bitta di lasciare l’edificio in un momento come questo, abbiamo bisogno di tutti i nostri uomini per difendere l’azienda”, ma Paolo non volle sentir ragione e grazie ad Andrea che aveva convinto De Marinis ad andare con lui, Paolo organizzò una squadra di salvataggio formata da Paolo, Andrea, Silvano, Luca, e 20 dipendenti dell’azienda più alcuni fattorini, e andò nel parcheggio. La squadra di salvataggio si mise in formazione, e si lanciò all’attacco, Paolo si lanciò contro il cofano dell’Alfa, e grazie all’estintore che aveva in mano riuscì a parare il colpo di spranga diretto verso di lui e la sua macchina, poi si rialzò e con l’estintore mise a tappeto uno dei manifestanti. Intanto Luca intercettò una molotov diretta verso di lui prese la spranga che aveva fregato ad uno dei manifestanti, e simile ad un battitore di baseball la colpì e andò a finire contro il tettuccio della macchina del presidente, intanto Andrea stava cercando di spegnere la fiamma nella macchina, e la liberò da alcuni manifestanti che la stavano quasi per prendere a colpi di badile. Gli altri 20 dipendenti e fattorini ingaggiarono battaglia a colpi di badilate, sprangate, e pestate, e nonostante alcuni erano a terra a tappeto, riuscirono a far arretrare il nemico che abbandonò subito il parcheggio e si diresse fuori dal cancello. Per qualche ora l’azienda era salva, e Paolo assieme alla squadra di salvataggio parcheggio vennero curati dalle donne delle pulizie, quello pieno di ferite fu Silvano, ma nonostante tutto era ancora rigido e saltellante come sempre. Intanto De Marinis e gli altri, cercarono un sistema per prevedere la prossima mossa del nemico, e videro che alcune macchine dei vigili, e dei dipendenti, si misero in moto e si diressero verso i cancelli e verso il cancello. Paolo che intanto era in sala riunione si avvalse di un’idea geniale che gli avrebbero fatto guadagnare tempo, e con il consenso di De Marinis ritornò giù nel parcheggio assieme alla squadra di salvataggio. Le macchine dei manifestanti si stavano avvicinando sempre più al parcheggio, quando da un fumo videro spuntare da esso l’Alfa Romeo di Paolo, assieme alla macchina del presidente, e ad altre macchine, si misero in riga di fronte al nemico e aspettarono al rombo di motori chi di loro facesse la prima mossa. Paolo assieme a Luca mise l’album dei Pooh la canzone Piccola Katty, e grazie a quella cominciò a cantare e a premere sull’acceleratore e da li le macchine si mossero verso quelle nemiche, anche le altre macchine fecero lo stesso, ci fu un violento schianto tra alcune macchine, e le altre si misero a rincorrersi dietro, la macchina di Paolo venne rincorsa da una delle macchine nemiche, allora alla prima curva, fece un drift e andò contro la macchina nemica nonostante i rimproveri di Luca. La macchina nemica venne distrutta, e la sua Alfa rimase incolume. Intanto gli altri manifestanti avevano aggirato le macchine e raggiunsero l’entrata dove c’era il picchetto e alcuni dipendenti a difenderlo, ci fu un piccolo scontro, ma sapendo che i dipendenti non avevano nessuna esperienza negli scontri, furono costretti a ritirarsi verso la barricata. Dall’alto invece Silvano, Patty, e Alex, lanciarono dei gavettoni contro gli invasori, Alex invece si avvalse di buttare canne contro di loro ustionandone alcuni. Le macchine intanto tennero testa a quelle nemiche, anche Andrea che guidava la macchina del presidente, riuscì a scalfire due di loro. Ma alla vista della ritirata dei dipendenti, si ritirarono, nascosero le loro macchine e entrarono attraverso un’entrata secondaria diretti nell’azienda.
  
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