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Autore: Dimea    16/10/2012    1 recensioni
[...]Eppure fino a pochi giorni prima ti sentivi al settimo cielo per un'unione che avrebbe visto partecipe te, l'Ungheria , e lui, L'Austria.
Così felice mentre parlavi dei preparativi delle nozze, delle partecipazioni, degli invitati...
Cosa poteva esser cambiato in così poco tempo?
Una lettera...
"Se morirò in battaglia, ti farò spedire una lettera nera"
"Torna intero"
Rossa...
"Se la lettera sarà rossa, sarò vivo"
"Ti aspetterò"
L'hai fatto... l'hai aspettato sei anni... Senza una risposta
Piangendo la notte...
Ma lui nulla, nemmeno uno straccio di carta che dicesse "sto bene"...nulla...
Ma ora no, "Non posso pensare a lui, non ora".
Un uccellino giallo si posò vicino alla statua di Santa Rita, l'Avvocata dei Casi Impossibili.
"Gilbird?!?" sussurrasti stupita "Se lui è lì, allora..."[...]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le campane suonarono a festa, non appena posasti il piede fuori dalla carrozza.
L'abito ricadde sulle gambe coprendole di una nuvola color crema.
Ti sistemasti il velo.
Un profondo respiro, prima di varcare la pesante porta in ebano intarsiato.
Ti bastò un'occhiata per capire che la chiesa era gremita.
Lentamente con passo titubante, cominciasti ad avviarti verso l'altare.
Un passetto dopo l'altro.
La marcia nuziale scandiva la tua falcata, assai precaria sui tacchi.
Il tuo abito chiaro sfiorava le mattonelle bianche e nere della Cattedrale.
Roderich se ne stava lì, immobile con quel sorrisetto stampato sul volto.
Da lì a poco vi sareste uniti per l'eternità.
Ma quanto può essere l'unga l'eternità?
Man mano che ti avvicinavi a quel maledettissimo altare, simbolo della fine della tua libertà, le persone si voltavano estasiate verso di te.
Sentivi le tue ali sgretolarsi lentamente...
Eppure fino a pochi giorni prima ti sentivi al settimo cielo per un'unione che avrebbe visto partecipe te, l'Ungheria , e lui, L'Austria.
Così felice mentre parlavi dei preparativi delle nozze, delle partecipazioni, degli invitati...
Cosa poteva esser cambiato in così poco tempo?
Una lettera...
"Se morirò in battaglia, ti farò spedire una lettera nera"
"Torna intero"
Rossa...
"Se la lettera sarà rossa, sarò vivo"
"Ti aspetterò"
L'hai fatto... l'hai aspettato sei anni... Senza una risposta
Piangendo la notte...
Ma lui nulla, nemmeno uno straccio di carta che dicesse "sto bene"...nulla...
Ma ora no, "Non posso pensare a lui, non ora".
Un uccellino giallo si posò vicino alla statua di  Santa Rita, l'Avvocata dei Casi Impossibili.
"Gilbird?!?" sussurrasti stupita "Se lui è lì, allora..."
LUI, era tornato...
Perchè?.
Ti voltasti.
LUI era lì e ti guardava estasiato.
Incrociasti il suo sguardo... E leggesti sulle sue labbra "Sissi, non farlo"...
Sissi...
Ti bloccasti in mezzo alla navata, rendendoti conto che la marcia nuziale era quasi terminata e Roderich pareva confuso.
Aiutandoti con la punta del piede sinistro levasti la scarpa destra, e viceversa.
Alzasti la gonna fino alle ginocchia, e voltandoti verso quello che e doveva essere il tuo futuro sposo sussurrasti "Scusa..." poco prima di correre verso l'ingresso della Cattedrale.
Un Nitrito di cavallo ti accolse alla tua uscita .
Senza dire una parola, Gilbert ti caricò dietro di lui e partiste al galoppo, lasciandovi alle spalle la città.
Cavalcaste fino al limitare del bosco, a poche miglia dalla città.
Lui, legò il cavallo ad un albero e ti prese per mano.
"Seguimi"
Camminaste nella penombra, in silenzio, per quello che a te sembrò un tempo interminabile.
"Guarda Sissi" disse ad un tratto Gilbert, "Ti ricordi questo posto?".
Vi trovavate in una radura composta da una grande quercia  al centro, circondata da dei cespugli bassi, di pungitopo.
"Non ci credo! Siamo nella radura del nostro incontro!"
"Elisabeth,giusto, questo è il luogo dove tutto è cominciato" prese un respiro " Ti ho portato qui per una ragione: Oggi, se avessi detto sì a Roderich, saresti stata infelice per tutta la tua vita!"
Tu lo guardati negli occhi, per cercare di capire cosa stesse succedendo.
"Sissi, io sono,...sono sempre... è da quando ti conosco che...aaaaaaaargh!" sospirò ancora" Sissi-Ti-Amo!"

To be continued...

Salve a tutti, premetto che questa è la mia prima Fanfiction su Hetalia.
Spero vi siam piaciuta.
Alla prossima

Dimea Durless





   
 
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