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Autore: Marichetta    28/04/2007    15 recensioni
Vi prego è la mia prima fan fiction e con molte difficoltà ora le pubblico..Per cchi ama ORGOGLIO E PREGIUDIZIO come me vi prego provate a leggere la mia modesta storia!!Un grazie anticipato!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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E se Elisabeth avesse accettato la proposta di matrimonio dell’ambiguo Mr

E se Elisabeth avesse accettato la proposta di matrimonio dell’ambiguo Mr. Collins?Sarebbero vissuti felici?E se il destino si opponesse alla sua/loro scelta??Il signor Darcy(tanto amato da me sia come personaggio descritto nel libro che uomo in carne e ossa nel tanto acclamato film)che ruolo avrebbe in questa vicenda?La lascerebbe per sempre vivere con l’odioso Mr Collins?Se vi suscita un qualche interesse leggete (titolo)

Con quanta fantasia mi è stata concessa, cercherò di riportare a modo mio il matrimonio tra la semplice ma volenterosa Lizzy e il silenzioso quanto inquietante Collins.Cominciamo proprio con la tanto agognata proposta cosi sconsiderata e poco elegante, ma purtroppo efficace avendo scelto un momento di confusione nella vita di Elisabeth, che accettò per paura di rimanere sola e senza dote alcuna.. Dato che nessuna proposta gli è stata fatta, almeno non ancora..(preludio)

“Mia dolce Elisabeth, mi avete catturato dal primo momento in cui ho varcato la soglia della mia….Scusi vostra casa”

Lizzy sapeva quale sarebbe stato l’annuncio che il signor Collins tardava tanto ad annunciare la fatidica proposta che lei a suo malincuore avrebbe accettato 27 anni erano diventati troppi.

“Vorrei lusingarvi, perché so che alle signorine a modo piacciono particolarmente dei complimenti gentili e garbati ma mi tratterò quando, e se voi vorrete, dopo l’annuncio del nostro fidanzamento”

Ecco era fatta, la tanto agognata proposta era arrivata, ma non era come se la fosse immaginata in giovane età, niente cavallo e decisamente niente cavaliere!

Nel suo cuore lei trovò molti ostacoli nell’esprimere quella risposta cosi facile non ci riusciva non voleva farla finita cosi.. Smettere di sognare ma..

“Si.. Accetto la vostra proposta..”

“O cugina.. Anzi ormai vi dovrò chiamare moglie mia!Non vi fa una strano effetto mia adorata”

Mia adorata già siamo arrivati a questo?pensò la malcapitata lizzy.. e si le faceva uno strano effetto, orrendo per dire la verità. La sua lingua si frenò nel voler dire a quel piccolo essere che aveva dinnanzi a lei il disgusto che provava per quel suo sorriso sornione e perverso, ma lei era una signorina a modo e singole se avrebbe fatto quella dichiarazione.

“Strano, e non sapete quanto”

“Strano nel senso migliore della parola suppongo”

“Supponete bene cugino”

“Ma…Mia ado..

Non riuscii a finire quella odiosa parola, che Lizzy lo zitti ma non per sempre purtroppo.

“Non un’altra parola, ve ne prego..

Si allontanò con una smorfia maliziosa sul viso, era riuscito a zittire il perfido cugino e questo, per ora.

La Signora Bennet apri la porta arrabbiata per la risposta che aveva cosi sgarbatamente esposto al cugino e la segui, intanto le sorelle della futura sposa ridevano a crepapelle e nemmeno la rabbia della madre riuscii a farle tacere.

“Come si è permesso, come ho potuto accettare!Maledetta me, e gli anni che passano se potessi fermare un momento il tempo riuscirei a guardarmi allo specchio senza pensare che sono ormai grande per rimanere a casa con la famiglia, che vergogna povera me”

Lizzy era fuori di se e la madre altrettanto dato che le correva furiosamente dietro gridando:

Fermati sconsiderata che non sei altro, oh i miei nervi.. Mi farete impazzire voi e la stoltezza delle vostre sorelle”

“Madre io ho accetta solo per il mio ma soprattutto il vostro bene, so quanto peso vi reco e me ne scuso, ma sappiate che io il giorno che sposerò il Sng.r Collins sarà per me, non un giorno di gioia, ma un giorno di lutto eterno. Per una volta io vi supplico di capirmi madre mia non replicate e ora lasciatemi sola con i miei pensieri, che sono troppi per una giornata che dovrebbe essere felice”

A quelle parole la signora Bennet represse tutta la sua rabbia nel vedere una delle sue figlie cosi addolorata, ma lei riusciva a trovare il lato più melodioso delle cose..

“Figlia mia avrai la nostra cosa con le tue sorelle non ci manderai in mezzo alla strada, pensa a questo e cerca di essere felice..

Se ne andò e lascio lizzy a contemplare il laghetto sola con i suoi mille pensieri che nel cuore di una donna non sono mai bene accetti.. Pianse pensando all’amore vero che non avrebbe mai conosciuto poi di scatto disse ad alta voce facendo volar via dalla paura delle oche che nuotavano tranquille sul laghetto

“NO!!!”

E si fece una solenne promessa ovviamente non c’era nessuno che poteva giudicare o sentire ciò che pensava, era un patto con se stessa.. “Se un uomo che amo mi dovesse fare una proposta di matrimonio io l’accetterò senza indugio,e se necessario lascerò mio cugino sull’altare ”

Rise a quelle sue parole e riuscii a tirarsi su di morale senza l’aiuto di chicchessia..

Tornò a casa rincuorata della promessa che per quanto buffa l’avrebbe messa in atto appena si fosse presentata l’occasione..

“Ero preoccupata sorellina..

Era Jane che correva a perdifiato verso l’amata sorella

“Che fine hai fatto è notte fonda?”

Lizzy era talmente immersa nei suoi pensieri che non si era accorta che la giornata volgeva al termine dopo tutte le emozioni che aveva provato..

La data del matrimonio fu decisa una settimana dopo l’11 giugno e lor si trovavano a inizio aprile.. Un incubo per Lizzy, per lei un giorno valeva l’altro basta che era il più lontano possibile.. Magari il suo futuro amore si trovava li fuori e doveva solo attendere il suo arrivo, forse stava già premeditando il suo discorso, infatti a Pemberley nel Derbyshire il signor Darcy intento nel scrivere una lettera a sua sorella georgiana ricevette la notizia della gelosa e maligna sorella di Charles Bingly,…………….., che la Signorina Elisabeth e il Signor Collins si sarebbero sposati e lui era stato invitato, fu un duro colpo apprendere una cosi grave notizia in un modo tanto brutale.

La vista di Darcy si annebbiò del tutto e non riuscii nemmeno a distinguere il nome della sua Elisabeth scritto affianco ad una persona cosi poco meritevole della sua mano e anche perché alla prima occasione voleva farsi avanti lui ma era troppo tardi oppure no..

“Grazie di avermelo fatto sapere ora desidero continua a scrivere se non vi dispiace”

“Come desiderate” la bocca della perfida ……… si tramutò in una smorfia di soddisfazione e delusione al tempo stesso(Sperava che lei avrebbe ricevuto lo stesso trattamento di Lizzy, ma il signor Darcy non sembrava affatto propenso a quell’idea)

Ovviamente però Collins doveva avere il consenso della tanto stimata, da parte dell’infimo, lady Cathrine de Bought e cosi si presentarono nel castello di lei per ottenere una misera parola che per Lizzy aveva il valore di un nastro per capelli sfilacciato..

Darcy si presentò al castello subito dopo essere stato informato della venuta di Elisabeth.

Lei ne fu allegramente sorpresa non si aspettava di vederlo li e si chiedeva il perché lei non fosse dispiaciuta di vedere l’uomo che per un soffio aveva distrutto la felicità della sua amata sorella.

Il salone era colmo di gente di tutti i livelli sociali, dal più povero al più nobile, la prima a prender parola fu lady cathrine

“Ebbene ditemi signor Collins siete deciso a sposarla?”

“Certamente lady cathrine

“Ebbene, io vi do la mia benedizione, prima voglio una promessa dalla vostra futura moglie”

E si rivolse verso Lizzy

“Mia cara voi mi promettete che se qualche altro gentiluomo dovesse farvi la proposta voi rifiuterete?Rispondete”

Fu un lampo a ciel sereno e scatenò l’agitazione di tutti i presenti, sopratutti il signor Darcy era impaziente di sapere la risposta perché ne andava della sua felicità e pregò in silenzio a denti stretti che Lizzy avrebbe dato una risposta che riportasse il sereno nel suo cuore in tempesta. Passarono alcuni minuti interminabili e la risposta portò sconcerto e sollievo allo stesso tempo..

“Non lo prometto ne ora ne mai mia signora”

E mentre esponeva quella sua ambigua dichiarazione guardava decisa il signor Darcy, uno sguardo vago ma pieno di sentimenti, e il ricevente di quella sua espressione ne fu immensamente felice, non tutto era perduto e riprese a respirare regolarmente dopo aver trattenuto il fiato per tutto quel tempo ma il peggio doveva arrivare.

L’espressione del povero Collins si tramutò da gioia alla depressione più totale, cathrine invece sbottò in un ira totale

“Come osi sciocca ragazzina, non sei degna nemmeno di dividere la carrozza con l’uomo che ti sta accanto, spero tu stia scherzando”

“Non lo farei mai” fu la pronta risposta di Elizabeth

“Toglietela dai miei occhi, SVERGOGNATA CHE SIETE ALTRO!Non ho mai sentito tale insolenza in una donna fuori dalla mia casa!Subito”

La ragazza se ne andò via correndo e per l’umiliazioni subite pianse..La pioggia era forte e sembrava voler mostrare la rabbia che lady cathrine le aveva tirato addosso e il disprezzo per quella risposta insolente..Sapeva che aveva combinato una catastrofe, lei era povera e la padrona di quell’immenso castello influente, l’avrebbe rovinata ma gli occhi del signor Darcy quegli occhi profondi e misteriosi l’attraevano come non mai..Aveva preso la decisione più giusta e sbagliata allo stesso tempo..ora non sapeva dove andare, non aveva più una casa poiché se tornava a casa sarebbe stata cacciata da quella madre desiderosa di maritare le figlie ancora in fasce.

Si riparò sotto una gazebo tutto in marmo e li con sorpresa si vide raggiungere dal signor Darcy.

Lui arrivò piegato per lo sforzo di correre dietro quello spirito libero lui l’amava sempre di più perché era diversa era la parte di lui che gli mancava quella libera e selvaggia come una gazzella, l’amava ed era sempre stato cosi nulla avrebbe cambiato le sue intenzione, in quel momento lui si sarebbe spogliato di tutto quel mistero che aleggiava intorno a lui da sempre cosi impenetrabile e disse con tono forte e deciso senza nessun freno e per paura di sbagliare il tutto si concluse in pochi secondi. “Non ho potuto fare a meno di essere contento, per quanto mia zia sia stata spiacevole, delle parole che avete detto. In quel momento in me si riaccese una speranza ormai persa dal giorno in cui mi arrivò quella odiata lettera che imparai a memoria in cui diceva del matrimonio con quell’essere che io disprezzo per la sua falsità e l’inganno che cela nel suo sguardo, ora ditemi con sincerità come solo voi sapete fare se quello che sto per dire, e voi sapete cosa, potrebbe recarvi disagioe disprezzo dite una parola e io tacerò per sempre ma se c’è almeno un po’ dell’amore che io provo per voi non fermatemi”

Queste parole cancellarono in Lizzy ogni dubbio o paura si sentiva che fosse morta e poi rinata in quello stesso momento..e lui vedendo l’espressione di lei tramutarsi in un timido sorriso continuò

Il silenzio di lei fu la risposta più completa e profonda che avrebbe mai potuto pronunciare e lui continuò

“Elizabeth io vi amo, vi amo vi amo con molto ardore”

il duro Darcy si lasciò andare in un lungo appassionate bacio e lei non si ritirò, insomma non c’era bisogno di dire si lo voglio, quel bacio aveva suggellato la promessa che li avrebbe uniti da li per sempre,

(fine)per la seconda volta do sfogo alle mia capacità represse di scrittrice immaginaria grazie di darmi questa possibilità e se il racconto vi ha gradito o vi ha semplicemente inorridito non c’è che dirlo ma anche se dite male o bene basta che qualcuno ne parli cosi capirò senza incertezza alcuno che qualche persona seppur la meno informata su orgoglio e pregiudizio sappiate che per me sarebbe una grande gioia.. Smetto di parlare stile settecentesco e vi dico solamente me raccomando scrivete!

Con affetto

Marichetta!

  
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