COLPO AL CUORE

 

BOOM!
Mi volto lentamente verso la banca, o almeno di quello che ne resta.
L'esplosione ha sollevatouna nuvola incredibile di polvere e detriti che renda l'aria quasi irrespirabile.
Il mio cuore rallenta i battiti.
L'adrenalina mi sale al cervello rendendo tutto più confuso e caotico di quanto già non fosse. Guardo allibita la gente che spaventata scappa per le vie della città o si rifugia dietro qualche macchina, in cerca di riparo.
Per la prima volta nella vita ho veramente paura, per me e per lui.
Corrovelocemente dentro l'edificio, torcia e pistola alla mano, cercando di vedere in tutto quel buio un segno di vita.
Il mio cuore smette di battere.
-Castle!-. Lo chiamo ma non rispondere. Con la mente mi ritrovo a rivivere tutti i pericoli e le paure passati insieme: l'esplosione della mia casa, l'incubo del container, la bomba radioattiva, il funerale di Mongomery, lo sparo e poi... "Ti Amo"... Quelle due parole sussurrate poco prima dell'arrivo dei medici, quelle due parole che mi hanno ridato la forza di combattere e lottare per vivere e che hanno fatto crollare, in un istante, il muro che mi ero costruita durante tutta la vita, quella corazza a prova di tutto tranna che di lui.
-Castle!-. Lo chiamo ma questa volta qualcuno risponde. Mi dirigo velocemente verso il caveau e finalmente lo vedo: è seduto a terra insieme agli altri ostaggi, ammanettato ma VIVO!
Il mio cuore torna a battere.
Io torno a vivere, si perchè se agli altri esseri umani serve l'ossigeno per respirare a me serve Rick: il suo profumo, il suo corpo, la sua anima, i suoi comportamenti infantili... il suo amore.
Mi avvicino lentamente, abbassandomi per arrivare alla sua altezza e poter ritrovare i suoi occhi. Gli sguardi incatenati, i cuori che battono all'unisono correndo all'impazzata e un silenzio carico di parole solo nostre... quanto mi è mancato tutto questo! è proprio vero che scopriamo di tenere veramente a qualcosa solo quando pensiamo di perderla.
I nostri volti si sfiorano, varrei tanto baciarlo, fargli capire quanto lo amo e quanto sono contenta di rivederlo, sicura che lui farebbe altrettanto se non di più.
-Scusa, non c'è solo lui-. La voce di Marta mi riporta alla realtà. In questo momento non so se picchiarla, per aver interrotto il Nostro momento, o ringraziarla per aver fatto nascere una creatura bella e speciale come Richard.
Scelgo la seconda opsione e, di malavoglia, mi alzo velocemente cercando di nascondere il rossore che ha colorato le mie guance traditrici.
Usciamo dalla banca e ad aspettarci fuori troviamo una ragazzina dai capelli rossi che appena vede Castle e Marta gli si fionda a dosso stile piovra, poi mi guarda e mi sorride in un muto ringraziamento.
ma non ce n'era bisogno, le avevo promesso che avrei riportato fuori di lì suo padre, lo avrei fatto per lei ma soprattutto per me.
Forse un giorno farò anche io parte di quella famiglia, ma per ora è troppo presto.
Mi allontano camminando verso casa, l'adrenalina sta lasciando il posto alla stanchezza, portando a desiderare solo un bel bagno caldo e un letto comodo su cui dormire.
Finalmente il mio cuore torna a battere regolarmente.

*spazio dell'autrice*
Ehilà gente! =)
se state leggendo questo messaggio allora vuol dire che avete letto tutta la storia e questo mi fa molto contenta. Di questa storia in particolare vado molto fiera perchè è la mia prima fanfiction su Castle! =)
Grazie di cuore a tutti i lettori <3
I commenti?! Sempre bene accettati. =)