Tra il fuoco e l'ombra 1- La leggenda delle lame dei draghi Tutto ebbe inizio una notte apparentemente calma. Le strade di New York erano affollate come ogni sabato sera, e i ragazzi si godevano le ore notturne tra alcool e discoteche. Ma a noi non interessa sapere quello che succede sopra, a noi interessa quello che succede sotto alle strade di Manhattan. Tra le tubature e gli scarichi delle fogne.  Quattro giovani tartarughe si allenavano come ogni pomeriggio insieme al loro maestro....scommetto che già sapete di chi stò parlando vero? Già, sono proprio loro: Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo! Le indimenticabili Tartarughe Ninja. Come dicevo prima: le giovani tartarughe erano impegnate nei loro allenamenti quotidiani " Michelangelo! Devi essere attento durante gli allenamenti!" "Si, maestro...." la più giovane delle tartarughe era sempre quella distratta e giocherellona.  " Sempre distratto, vero fratellino?" Leonardo si avvicinò con il suo solito passo spavaldo da capo del gruppo "Lo sai come sono fatto! Io non riesco a stare in silenzio!" "Questo lo sapevamo già da tempo!" Raffaello si avvicinò scorbutico e aggressivo come sempre. "Tu riusciresti a far parlare anche l'intera rete fognaria di New York...anzi, DI TUTTO IL MONDO!" sbraito come suo solito. Michelangelo si stese sul divano, ormai era abituato ai rimproveri dei fratelli sul fatto che parlasse troppo.  "Non te la prendere così, Raffaello. In fondo.....è Mike!" Donatello entro nel salone con le mani piene di libri, cataloghi e pergamene "Fai ricerche?" chiese il maggiore notando la moltitudine di libri e oggetti in mano al fratello "Si! Ho appena scoperto una leggenda interessante e voglio scoprirne di più!"  Al pronunciare di leggenda il giovane Michelangelo scattò in piedi e si avvicinò al fratello incuriosito "Di che legenda parli??" "Già, Donatello, di che parli?" gli fece eco Raffaello avvicinandosi al più giovane e circondando le sue spalle con le braccia e poggiando la testa sulla spalla dell'arancione. Anche se può sembrare strano a sentirsi, certe volte Raffaello abbracciava Michelangelo...anche se erano di più le volte in cui po' rincorreva per menarlo o gli sbraitava contro per qualche stupido scherzo.  Donatello poggiò le sue cose sulla scrivania e, cercando attentamente in un vecchio, polveroso e enorme libro rosso sangue, cominciò a leggere la legenda che lo aveva affascinato tanto: "Si narra, che nei secoli e secoli, la storia dei dragoni rimane tutt'oggi nelle storie dell'antico Giappone. Ma la storia più affascinante e misteriosa su queste splendide creature, è assolutamente quella de: "Le lame dei Dragoni". La legenda narra che, in una pacifica valle, uomini e draghi convivevano in pace e armonia: i draghi fornivano protezione al regno e gli abitanti fornivano cibo e viveri ai draghi. In quel regno capeggiava un re saggio e giusto, padre di quattro giovani figli. I quattro principi erano dei ragazzi meravigliosi, sempre giusti e devoti a rispettare il patto accordato con i draghi. Ma c'era un principe, il secondo più grande, che non riusciva ad accettare il fatto che il suo regno non riusciva a contrastare i loro nemici senza il supporto dei dragoni. Un giorno, il principe "ribelle" decise che la tregua fra draghi e uomini finisse! Comincio ad attaccare la città per uccidere tutti i draghi. Allora, i potenti draghi del fuoco e dell'ombra si unirono e dal loro sangue crearono le potenti lame del fuoco e dell'ombra. Ma solo una persona persona poteva impugnare queste possenti spade: il più giovane dei principi! Il giovane, impugnate le spade, sconfisse il fratello e riporto la pace nel regno. Prima che il giovane sconfisse il fratello, quest'ultimo disse che sarebbe tornato e le spade sarebbero diventate sue! Tuttora le due possenti spade non sono state trovate, ma molti affermano che esistono grazie a vari e strani avvistamenti....." Donatello fini di leggere e alsò lo sguardo sui fratelli. Leonardo ascoltava annuendo di tanto in tanto, Raffaello aveva ascoltato solo la fine della storia, mentre Michelangelo ascoltava affascinato "Scometto che vuoi trovare le spade, vero fratellone?" domandò Michelangelo  "Si fratello!" "Allora ti aiuterò!!!" I due fratelli più giovani si misero sui libri alla ricerca di informazioni, mentre i due più grandi ripresero gli allenamenti indifferenti al racconto.