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Autore: Mikhael98    16/10/2012    1 recensioni
Il suo cuore si era ormai impietrito.
Il futuro l'aveva deluso.
Ormai non ricordava più l'amore.
Poteva lui, l'Eroe del Tempo, lasciarsi amare?
E tre ragazze molto speciali potevano scaldare quel cuore ormai di ghiaccio?
Sono bisognosa di recensioni!!!!!!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goddess Din of Fire, Goddess Farore of Knowledge, Goddess Nayru of Wisdom, Link, Princess Zelda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina il sole splendeva sulla foresta dei kokiri. La luce era filtrata di lunghi e protettivi rami degli alberi, e i raggi giocavano sull'erba come dei piccoli cuccioli vivaci.
Tra i canti degli uccelli e il fruscio delle foglie, risuonavano gli zoccoli di Epona.
La cavalcava un giovane eroe, che nella tasca della sua veste verde come la foresta che attraversava, teneva un'ocarina squisitamente intagliata nel legno di un albero il quale una volta aveva avuto l'onore di sorgere proprio in quel luogo incantato.
I grandi occhi azzurri dell'eroe luccicavano lacrimanti per via del forte vento che si opponeva a tutta quella velocità, ma lui doveva correre.
Il motivo della sua fretta non era l'impazienza, bensì la chiamata di un'amica d'infanzia.
Come sempre, una chiamata da parte sua pretendeva una grande urgenza, così l'eroe cavalcava veloce diretto al castello di Hyrule, in sella alla sua bellissima cavalla.

Nel paese regnava serenità, e gli abitanti si aggiravano tranquilli con la calma di sempre per le bancarelle del mercato.
Erano anni che il paese viveva in pace; e il re era buono.
L'eroe aveva spodestato Ganondorf, e aveva passato i suoi anni d'infanzia nel villaggio dei kokiri, d'altronde loro erano la sua famiglia. Sapeva benissimo di non essere un eterno bambino come loro, essendo un Hylia, ma non aveva molti altri posti dove andare.
Ormai sedicenne, l'eroe non pensava più alle dure prove che aveva affrontato sette anni prima, viveva in pace, passava il suo tempo libero a vivere avventure per il puro piacere di mettere alla prova il suo coraggio, il suo inteletto e la sua forza.
Come sempre, ne usciva fuori vittorioso, soddisfatto di aver mantenuto le sue qualità di quando ancora il mondo aveva bisogno di lui.
Quando trovava lo spazio per rilassarsi suonva l'ocarina che la sua amica Saria gli aveva regalato, e con nostalgia ricordava la Saggia della Foresta, nonchè sua migliore amica.
-Siamo arrivati.
Lo avvisò la sua fatina Navi.
L'eroe si fermò davanti all'imponente castello. Si presentò alla guardia, che lo fece entrare complimentandosi ancora per le sue avventure di sette anni fa.
Tutti quando lo vedevano mostravano segni di riconoscimento, e lui non arrossiva più da tempo.
La verità era che il cuore del nostro Eroe si era ormai indurito da tempo, e il poco affetto che provava ancora era verso la principessa e altri pochi prediletti.
Il suo ingresso nella sala dl trono non fu solenne, e la principessa non lo stava aspettando adagiata sul suo scranno.
L'Eroe sapeva già cosa fare.
Attraversò i corridoi seguito dalla fatina finchè non arrivò al giardino interno.
In piedi, davanti a una finestra, c'era una bellissima ragazza dai capelli biondi chiarissimi e gli occhi turchesi, alta vestita di un abito lungo e stretto decorato dallo stemma del regno.
Aveva una treccia come coroncina, e quando si voltò i capelli lunghi fino ai fianchi volteggiarono armoniosamente.
-Ciao Link.
-Ciao Zelda.
Si salutarono distaccati.
Poi la principessa gli andò incontro e lo abbracciò.
-Mi sei mancato.
-Anche tu.
Si allontanarono e Zelda salutò Navi.
-Dove ti eri avventurato?
-Mah... era da un po' che volevo esplorare per bene il deserto.
-Ormai non dovresti più temere le ladre...
Gli disse lei con un sorrisetto.
-Infatti sono stato ospitato da loro.
-Bravo... e dimmi...
Lui la bloccò.
-Zelda, c'è un motivo se sono qui. Ed io voglio saperlo.
-Giusto, hai ragione.
Accordò lei con la sua solita calma.
-Vedi, non siamo sicuri che questa pace possa andare avanti per molto.
Link la lasciava parlare senza fare domande.
-Ganondorf sta tornando. Il sigillo si sta facendo sempre più debole, senza contare che si sta trovando alleati. C'è un urgente bisogno di fermarlo.
Fece una pausa.
-Sta volta non basterai solo tu. Avremo bisogno di un ulteriore aiuto... dovremo ricorrere alle tre dee.
Seppure l'Eroe sapesse che tutto era possibile (lui stesso aveva assistito aeventi strordinari), fece un salto indietro.
Le tre dee? Erano qualcosa di troppo potente, di troppo... al di sopra.
-Scherzi? Intendi dire... proprio loro? le stesse che forgiarono la Triforza?
-Esatto.
-Zelda, per quanto tu possa essere saggia inizio a pensare che la tua saggezza si stia mutando in pazzia.
-Link, le tre dee si sono reincarnate.
-E come le troviamo?
-Sono in un altro mondo.
-E noi come... ?
-Verranno loro. Tu preparati, dovrai addestrarle.
-No... non se ne parla. Io non posso addestrare tre dee smemorate. Non ho idea di come fare!
-Link, insegna loro l'arte dell'avventura. Sarai un ottimo maestro.
Detto questo se ne andò, lasciando l'Eroe solo con i suoi dubbi.


  
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