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Autore: Wiamy    16/10/2012    4 recensioni
Gardenie, gelsomini e tulipani tingevano l'aria di mille sfumature diverse, rilasciando un profumo denso e dolce, a tratti spezzato dal battito delle fragili farfalle.
Phineas sorrise dolcemente, mentre varcavano la staccionata che li divideva dalla grigia, ma pur sempre affascinante, strada parigina.
Era davvero un bel posto, se avesse avuto più tempo avrebbe tanto voluto visitarlo con calma.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia Kretimoto, perchè le voglio tanto bene.
E a Bea, che mi ha spinta - anche se involontariamente - ad essere più positiva.



Gardenie, gelsomini e tulipani tingevano l'aria di mille sfumature diverse, rilasciando un profumo denso e dolce, a tratti spezzato dal battito delle fragili farfalle.
Phineas sorrise dolcemente, mentre varcavano la staccionata che li divideva dalla grigia, ma pur sempre affascinante, strada parigina.
Era davvero un bel posto, se avesse avuto più tempo avrebbe tanto voluto visitarlo con calma.
Ma come Isabella gli aveva ricordato, dovevano trovare anche dei caschi.
L'ultima volta avevano rischiato grosso, e anche se si era mostrato spensierato come al solito, Phineas aveva provato un grande senso di angoscia quando aveva visto l'acqua cristallina di quel bellissimo fiume avvicinarsi.
Perchè lui lo sapeva che le apparenze ingannano, e che l'impatto sarebbe stato peggio di quello con il grigio lastricato della via che stavano attraversando.
E non sarebbe bastato un piccolo cappellino parigino dal colore smorzato a proteggerli.
Attorno a loro vi erano tante coppie di innamorati, che si guardavano negli occhi melensamente, tenendosi le mani e scambiandosi paroline dolci.
Innamorati che si scambiano effusioni, quella era l'espressione più adatta.
Phineas non lo aveva mai capito l'amore, e soprattuto non comprendeva come potessero essere così sereni anche se i passanti, di tanto in tanto, rivolgevano sguardi tra il disgustato e il nostalgico.
Candace diceva che un giorno l'avrebbe capito anche lui, e che adesso era troppo piccolo.
E forse aveva ragione, perchè scervellarsi su questioni così futili quando vi erano così tante cose da inventare, e tante leggi della fisica da infrangere, e tanto da scoprire?
Era molto meglio concentrarsi sull'affascinante meccanismo di quel mulino a vento dalle tonalità cremisi, piuttosto che preoccuparsi di qualcosa che non avrebbe mai compreso.
<< ...neanche in questa città.. .>>
<< Mh? >>
Phineas si volto leggermente verso l'amica, con un sorriso ingenuo ancora stampato sulle labra.
<< Tutto bene, Isabella? >>
Isabella alzò lo sguardo, e gli sorrise di rimando, facendo un gesto eloquente con la mano.
<< Si, certo, perchè no? Abbiamo anche trovato due baghette giganti per l'aereo! >> disse indicanto le due grosse forme di di pane parigino che l'amico stava trasportando. << Cosa potrebbe andare storto? >>
Phineas parve interdetto per un attimo, stupido dal tono malinconico che l'ispanica aveva assunto, ma poi fece le spallucce e continuò a camminare.
Già, cosa mai poteva andare storto? Sarebbero arrivati in tempo, e avrebbero vinto la scommessa.
C'era solo un problema. Una piccola domanda, che si era insinuata nella sua mente e lo stava divorando.
Quella donna dal vestito nero pece, che mentre si allontanavano aveva sentito borbottare qualcosa come "Ce gars-là, il est très naïf..."1.
Ma in fondo, perchè tormentarsi tanto per l'opinione di una sconosciuta, quando aveva cose molto più importanti da fare?
Riparare l'aereo, vincere la scommessa, far sorridere Isabella.

<< Phinny, Phinny! >> urlò una bambina sui quattro anni, dai capelli neri e le guance arrossate dal pianto.
<< Isabella, che cosa c'è? >> le aveva chiesto il bambino dai capelli rossi, asciugandole le lacrime col il dorso della mano.
<< Buford mi ha rubato la bici! >> aveva singhiozzato tristemente la bambina, lasciandosi stringere dal coetaneo.
<< Non ti preoccupare, Isabella! Un giorno te la riporterò! >> l'aveva rassicurata. << Basta che tu smetti di piangere e mi regali un sorriso! >>
Isabella aveva tirato su col naso, e aveva abbozzato un sorriso. << Così va bene? >>
Phineas le aveva sorriso di rimando. << Si, e promettimi che sorriderai così anche quado manterò la mia promessa! >>
Mignoli incrociati, giuramento solenne. Chissà cos'era quella sensazione di calore che gli aveva avvolto in un caldo abbraccio il cuore.

 

 




1Letteramente: Quel ragazzo laggiù è molto ingenuo






 

  
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