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Autore: Lady Bulma 94    29/04/2007    24 recensioni
Trunks non c'è più... Pan non riesce a crederci... Qualcuno, però non le farà cambiare idea...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pan, Trunks
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
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away the world

 

Era una gelida sera d’ inverno. Il vento soffiava attraverso i più piccoli spiragli della camera di Pan.

La pioggia sbatacchiava sulla sua finestra accogliendo i raggi tenui e tremuli provenienti dai lampioni lì vicino creando strane, lugubri e indistinte ombre scure sul vetro bagnato.

Per un attimo, soltanto un attimo, Pan avrebbe giurato di aver visto il luccichio del corpo di fumo di un fantasma. Gli alberi si muovevano scossi dal vento impetuoso, sagome fredde e crudeli si  stagliavano aguzze oltre il vetro della finestra.

Pan stava tremando… non sapeva il perché di quella sua improvvisa reazione…era lei, quella che perseguitava le matricole più fifone del suo liceo ricordando a tutti che i fantasmi non esistono.

Lei, la regina dell’ horror, colei che durante un temporale spaventoso, in una notte di luna piena, era capace di rimanere sveglia per una notte intera nella stanza più spettrale di una casa abbandonata, leggendo un romanzo di Stephen King  dopo essersi guardata il più pauroso dei film dell’ orrore uscito in circolazione sul mercato cinematografico. Ora però, tutto era diverso.

Ora che non c’ era più lui a proteggerla. Già…dove sei finito?  Ogni notte quella domanda la perseguitava sempre più, non lasciandole un attimo di pace…Dove sei Trunks? Pan era stanchissima, non dormiva più da un mese e mezzo, ormai, da quando…da quando…da quando lui l’ aveva lasciata per sempre. Nonostante tutto, però, non riusciva ad ammetterlo nemmeno a sé stessa. In qualche modo non poteva, o meglio, non voleva crederci. Era impossibile da accettare,  incredibile solo a pensarci…era veramente una cosa…fuori dal mondo.

 Già, proprio dove si trovava lui in quel preciso istante. Fuori dal mondo.

Quelle tre parole, benché brevi, erano le più adatte a descrivere l’ atmosfera in quel momento. Pan voleva davvero essere fuori dal mondo, lui era fuori dal mondo, in qualche modo, in quel breve e intenso istante, tutto era fuori dal mondo.

Una lacrima iniziò a rigarle il viso, una piccola goccia d’ acqua che conteneva tutto il suo dolore, il suo rimorso, l’ odio verso sé stessa, verso la sua inutile vita, una vita che lei avrebbe voluto si fosse spenta per sempre, al posto di un’ altra vita, una vita migliore, che per colpa dell’ odio era stata silenziosamente portata via, proprio com’ era venuta.

Pan era consapevole che lui non meritava di morire. Non così. Non in quel modo. I pensieri le scorrevano fluidi nella mente, mentre il temporale infuriava ancora, sfogandosi con  gli alberi di pino e abete, unici spettatori impassibili di quella anonima tempesta. Pan voltò la testa.

ul comodino risplendeva il suo mp3 color glicine. Un’ altra lacrima le rigò il viso. Gliel’ aveva regalato lui il giorno del suo quindicesimo compleanno. “Non ti scorderai tanto facilmente di me, Pan” le aveva detto dolcemente. Poi l’ aveva abbracciata forte tenendola stretta a sé, sussurrandole in un orecchio “Così non mi scappi più”. Giorni felici erano passati da quella frase sussurrata tra le romantiche note di “Se provi a volare”, la loro canzone.

Pan prese l’ mp3 e lo accese. Nelle sue orecchie distratte risuonò la voce di Tiziano Ferro. Le piaceva “Non me lo so spiegare”. Era malinconica ma dolce. “Un po’ mi manca l’ aria che tirava…” era strano come tutto ciò rispecchiava il suo stato d’ animo in quel momento “…o semplicemente la tua bianca schiena…” era proprio così, le mancava “…na na na na na na na na…e quell’ orologio non girava, stava fermo sempre da mattina a sera…come me lui ti fissava…” buffo, il suo orologio non girava, stranamente.

Era fermo, immobile, come il suo sguardo. Proprio in quell’ istante Pan voltò la testa dall’ altra parte. Qualcosa, o qualcuno aveva bussato alla sua finestra…

 

 

Allora, com’ è???

recensitemi per favore, così potete criticarmi o darmi nuovi suggerimenti.

scrivete chi vorreste che entrasse dalla finestra…

  
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