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Autore: Keros_    17/10/2012    2 recensioni
"-Non sai neanche che ti bacio mentre dormi, che ti accarezzo i capelli quando sono liberi dal gel e nemmeno che la felpa te l'ho infilata la volta scorsa che abbiamo dormito insieme perché dovevo andare a lavoro e sentivi freddo.- a quelle Blaine alzò il viso così da poter immergersi in quegli occhi color verde-azzurro. "
Cosa succede quando Blaine si stanca di quel Sebastian menefreghista?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aveva sbagliato, di nuovo. Come sempre, come al solito. Qualsiasi cosa facesse, con Blaine, risultava sbagliata. Sempre.

 

Sapeva da tempo di dover smettere. Smettere di prenderlo in giro, smettere di provocarlo, smettere di dirgli che non voleva una relazione ufficiale, smettere di allontanarlo quando dopo l'amore voleva le coccole. 

 

Perché loro due non facevano sesso, ma l'amore e Sebastian ormai lo sapeva da tempo, anzi lo aveva sempre saputo. Eppure non riusciva ad ammetterlo, perché aveva paura e lui non poteva far altro che odiarsi. Perché Blaine meritava di sentirsi dire quelle parole ma, per colpa di quella paura, lo stava perdendo.

 

Le perdeva ogni volta che facevano l'amore e gli sfuggivano quelle due paroline e poi mentiva dicendo che Blaine le aveva sognate o che, se proprio le aveva dette, era colpa dell'orgasmo e non le intendeva sul serio. 

 

Lo perdeva ogni volta che a un "Ti amo, Sebastian" lui rispondeva con il silenzio o non rispondeva affatto. 

 

Sapeva che doveva dirgli ciò che provava ma ogni volta, ogni singola volta, che stava per dirglielo, le parole gli morivano in gola e non c'era niente che potesse fare per farle uscire. Sapeva che prima o poi Blaine si sarebbe stancato di quella situazione a non poteva farne a meno.

 

Perché dava sempre ragione e ascolto a quella stupida vocina nella sua testa. Non quella che gli diceva di dirgli che Credeva in lui, che avrebbe fatto di tutto per non perderlo, che per lui era importante. Ma dava sempre ascolto all'altra, quella che gli ripeteva che, se gli avesse rivelato o dimostrato i suoi veri sentimenti, Blaine l'avrebbe avuto in pugno, si sarebbe preso gioco di lui e sarebbe stato dannatamente vulnerabile. 

 

E lui da bravo "uomo" orgoglioso e forte non poteva permetterlo. 

 

Così, Ogni volta che finivano di fare l'amore lui lo cacciava via, lo allontanava, per poi stringerlo tra le braccia quando quest'ultimo si addormentava e allontanarsi nuovamente prima del suo risveglio. 

 

Così ogni volta che il povero Blaine parlava speranzoso dei suoi sogni, di Broadway, della sua carriera come attore, Sebastian era sempre intento a mordersi la lingua e non rispondere per trattenersi nel dire che lui ci credeva, che lui credeva in lui e che avrebbe fatto di tutto per aiutarlo e sostenerlo. 

 

Così ogni volta semplicemente mentiva, a se stesso e a Blaine, quando negava di amarlo o semplicemente di tenere a lui. 

 

 

Al suono del campanello Sebastian scivolò fuori dal letto in cui era rintanato dalla litigata con Blaine e passando per il corridoio, dove senza delicatezza buttò a terra una sua foto incorniciata, aprì la porta. 

 

Non gli diete nemmeno il tempo di capire, di dire una parola, di aprire la porta, che Blaine era già diretto verso la camera da letto.

 

-Hai visto la mia felpa e il cardigan che ho comprato la settimana scorsa?- chiese guardando distrattamente sotto il letto. 

 

-no, forse sono nell'armadio- Rispose quest'ultimo poggiandosi allo stipite della porta con aria stanca. In realtà non era stanco, ma triste. Perché più Blaine non lo degnava di uno sguardo, più la consapevolezza si faceva spazio dentro di lui. 

 

-Nell'armadio non ci sono- sentenziò in fine Blaine. 

 

Sebastian senza proferire parola si avvicinò all'armadio, dove si trovava il compagno, dopo aver rovistato per bene trovò una busta di un costoso negozio d'abbigliamento di Lima e la passò a Blaine. Quest'ultimo la poggiò a terra in silenzio e poi andò nel bagno in camera con Sebastian alle calcagna. 

 

Blaine apriva i cassetti freneticamente, rovistandoci dentro, prendendo ciò che gli apparteneva e sbattendoli con forza quando non ci trovava niente da portare via. 

 

Dopo pochi minuti ebbe le braccia stracolme di Gel per capelli, creme idratanti e non, dopobarba e profumi vari. 

 

-Cosa stai facendo?- Chiese Sebastian spostandosi dalla porta per far passare per la seconda volta Blaine che si dirigeva davanti al letto per riporre tutto ciò che aveva tra le braccia dentro una borsa trovata sulla scrivania poco prima.

 

-Non vuoi che lascio le mie cose qui dopo che facciamo sesso, così le porto via.- Rispose senza guardarlo. 

 

Sebastian ne fu sollevato, perché se l'avesse fatto avrebbe visto in diretta il suo cuore fermarsi e la sua smorfia di dolore. 

 

L'aveva perso, perso sul serio allora; stava davvero portando via tutte le sue cose dal suo appartamento come promesso la settimana prima. 

 

Doveva fare qualcosa, qualunque cosa. O Blaine sarebbe andato via da quella casa e non sarebbe più tornato, per lo meno, sarebbe tornato un Blaine diverso e a lui andava bene quel Blaine. 

 

-Amore, Blaine- lo corresse in un sussurro. 

 

A quelle parole Blaine non poté far ameno di sgranare gli occhi e di far arrivare la propria mascella a terra. perché scusa un attimo, l'aveva detto?! Dopo più di un anno?! 

 

-Cosa?- chiese allibito. Perché forse questa volta aveva sentito davvero male oppure si sognava veramente quei "ti amo" all'orecchio durante il sesso. 

 

-Amore, Blaine. Noi due, io e tu, facciamo l'amore.- 

 

l'aveva detto, l'aveva detto, sul serio, non l'aveva sognato, non questa volta per lo meno. l'aveva detto in modo spontaneo, naturale, con quel tono non curante e da saputello rompi palle che cerca di farti sembrare stupido spiegandoti una cosa ovvia. l'aveva detto con le braccia al petto e guardandolo negli occhi. 

 

Certo, non gli aveva detto esplicitamente che lo amava o quant'altro, ma almeno aveva ammesso che un po' di sentimento da parte sua c'era, Che non erano solo due che si sentivano e facevano semplicemente sesso. 

 

Ma la mente di Blaine lo riportò subito alla settimana precedente dove, come al solito, Sebastian aveva detto di amarlo durante il sesso e poi aveva negato, lo riportò subito alle litigate, alle volte che lo cacciava via e a tutte quelle volte che, gli facevano capire che di lui a Sebastian non gliene fregava proprio niente. 

 

Così poco dopo, il suo accenno di sorriso svanì dalle sue labbra come era arrivato. Perché no, questa volta non l'avrebbe perdonato, almeno per il momento. Perché gli mentiva troppe volte e troppe volte lo aveva fatto sentire solo. Solo in quella relazione, solo a credere nei suoi sogni, solo e basta.

 

-Ok. dove sono le mie mutande Armani e la felpa?- Chiese Blaine con lo stesso tono di poco prima, forse anche più incazzato. 

 

-Non è bastato vero?- 

 

-Un anno e mezzo di menzogne non può essere cancellato da una frase, Sebastian- 

 

-Ma ti ho detto che ti amo.- 

 

-tecnicamente non l'hai fatto- 

 

-Lo faccio ora, contento?- Prese fiato Sebastian -Blaine, i…- 

 

-Non basta- Lo interruppe subito quest'ultimo. 

 

-Ma è quello che vuoi, vuoi che ti dica che ti amo e quelle cose li.- 

 

-davvero pensi che io voglia sentimi dire quelle due parole? Sebastian, a chi importano? se non le provi, sono solo parole! io voglio essere amato da te, voglio che me lo dimostri.- 

 

-ma io te lo dimostro..- 

 

-Poterti abbracciare mentre dormo e la preparazione durante il sesso non basta. - lo ammonì subito Blaine -Quindi?- 

 

Sebastian non rispose. Sebastian guardava le spalle allenate di Blaine mentre riponeva le sue cose nella borsa senza proferire parola, Perché non aveva mai fatto niente che gli facesse capire i suoi sentimenti e si maledì mentalmente per essere così bravo a recitare. 

 

Blaine dal canto suo, non aveva tutti i torti, anzi, non aveva torto affatto. Era estenuante andare avanti, anche se sapeva che in fondo, forse molto infondo, Sebastian lo amava ma era comunque stanco, stanco anche, di sperare che le cose cambiassero. 

 

Blaine tirò su col naso e portò una mano alle guance per asciugare le lacrime che iniziavano a scendere dagli occhi, fortunatamente da quella posizione Sebastian non poteva vederlo  ma non gli negava di sentire. 

 

Sebastian al secondo singhiozzo quasi-camuffato, si ritrovò quasi senza accorgersene dietro Blaine. 

 

Quest'ultimo si sentì il mento dell'altro sulla spalla, due labbra morbide sulle guance e due braccia allenate abbracciarlo da dietro. A quel gesto, del tutto inaspettato Blaine non riuscì a trattenere una smorfia shoccata. 

 

Perché era la prima volta che lo abbracciava in questo modo, per consolarlo, per calmarlo, per farlo sentire protetto e per non farlo sentire solo. 

 

-faccio così tutte le notti- La voce di Sebastian era dolce e bassa, provata dal dispiacere. 

 

-Non lo sapevo- Rispose flebilmente Blaine, pensando che forse, qualcosa per lui Sebastian la faceva. 

 

Sebastian con un gesto fluido fece voltare il compagno, portando le mani a cingergli i fianchi e a cercare il suo sguardo che quest'ultimo continuava a sviare. 

 

-Non sai neanche che ti bacio mentre dormi, che ti accarezzo i capelli quando sono liberi dal gel e nemmeno che la felpa te l'ho infilata la volta scorsa che abbiamo dormito insieme perché dovevo andare a lavoro e sentivi freddo.-  a quelle Blaine alzò il viso così da poter immergersi in quegli occhi color verde-azzurro. 

 

Era sincero Sebastian, lo poteva vedere dai suoi occhi. 

 

-E perché mentre dormo?- 

 

-Perché- Sebastian si sporse appena per catturare tra le sue labbra un'altra lacrima che tracciava una guancia rosea dell'altro -tu non te ne accorgi e non volevo  lo sapessi.- 

 

Blaine capì, leggendo in quegli occhi, che Sebastian non voleva che scoprisse la verità per paura. Paura di perdere la maschera, paura di cambiare le cose, Paura di cambiare se stesso. 

 

-Seb.. io..tu..- 

 

-No aspetta, fammi finire… Hobbit lo credo in te e nei suoi sogni. So che andrai lontano. - Concluse così Sebastian,  Guardando in quegli occhi ambrati con sfumature di verde. - dovevo dirtelo da tempo ma.. non ci riuscivo, adesso si.- 

 

-Cosa dovevi dirmi?- continuò a chiedere Sebastian visto che l'altro non dava segni di vita. 

 

-Ti stavo per chiedere cos'altro non sapevo, ma a quanto pare mi hai preceduto.- Rispose quest'ultimo prima di alzarsi sulle punte e baciarlo delicatamente sulle labbra. Bacio che Sebastian face diventare più intenso e passionale facendo allacciare le braccia dell'altro dietro il suo collo. 

 

-Mi aiuti a disfare la borsa?- Chiese timidamente Blaine con il respiro affannato, quando si staccò dalle labbra del ragazzo per prendere fiato.

 

Ma non gli diete nemmeno il tempo di rispondere che si voltò di scatto, infilando le mani nella borsa per tirar fuori uno dei tanti oggetti che vi erano dentro. 

 

-Però prima pensiamo a noi,uh?-- Rispose Sebastian al suo orecchio per poi con un dito far girare la testa a Blaine, lasciare un leggero bacio a stampo sulle labbra e da lì continuare una scia di baci umidi sul mento, continuando sulla mandibola per poi arrivare fino alla giugulare e risalire dietro il suo orecchio destro. 

 

In quel momento Blaine capì di dover prendere la palla in balzo. Anche lui voleva "pensare a loro" ma se le parole che aveva detto Sebastian erano vere doveva dimostrarle. Così decise di fare il primo passo perso la loro "nuova" relazione. 

 

Blaine si allontanò un po' dal corpo caldo che aveva, letteralmente, spalmato sulla schiena e poi si voltò di scatto per l'ennesima volta, lasciando Sebastian non poco perplesso. 

 

-Niente sesso Sebastian. Solo coccole.-  Sentenziò in fine guardando quest'ultimo che lo fissava accigliato. 

 

-Va bene- Acconsentì dopo averci pensato un attimo e un sonoro sbuffo. Era stato senza Blaine per una settimana e lui gli chiedeva solo "coccole". Ma alla fine capì che era meglio di niente e in un modo o nell'altro doveva cambiare e dar senso alle parole dette fino a pochi minuti prima. 

 

Blaine lasciò che la borsa cadesse a terra prima di salire a quattro zampe sul letto e facendo segno a l'altro di emularlo. 

 

-Allora, in che consistono le coccole?- Chiese quest'ultimo salendo sul letto e sistemandosi vicino al moro, che ridacchiò a quelle parole. 

 

-non puoi fare queste domande! non te le ha mai fatte nessuno?- 

 

-No, comunque, posso baciarti?- continuò sermone l'altro. 

 

-Si- 

 

-accarezzarti?-

 

-Ah-ah- rispose Blaine in segno di assenso. 

 

-Penetrarti?-  

 

-Sebastian!- Lo rimproverò Blaine sconcertato. Perché era sempre così stupido?!

 

-Ok, ok, lo prendo come un no. Toccarti?- 

 

-Seb!-  lo rimproverò per la seconda volta Blaine a denti stretti. Certo la proposta lo allettava ma non avrebbe ceduto. 

 

-Dai, sopra le mutande?- Mugugno Sebastian con un Broncio che però non intenerì Blaine che continuò a negare. 

 

-Pantaloni?- Allora continuò speranzoso. 

 

-Forse. Se smetti di dire scemenze.- Acconsentì in fine Blaine esasperato. 

 

-Ok ok e posso fare questo?- Chiese ancora una volta Sebastian, prima di prendere Blaine e tirarlo a se, facendolo sistemare contro il suo petto per poi ritrovarsi le labbra del ragazzo sulle sue e la lingua che lo cercava avidamente. 

 

 

 

-Ho fatto un provino oggi.- Esordì Blaine dopo parecchi minuti di silenzio mentre era accoccolato al petto di Sebastian. 

 

-Ma dai, Ti hanno preso?- Chiese quest'ultimo senza nascondere,per la prima volta, il suo entusiasmo. 

 

-Faranno sapere.. Hanno detto che ho una gran bella voce ed è quella che cercano- Rispose orgoglioso di se stesso Blaine a quella domanda, alzando di poco il viso per vedere come Sebastian avrebbe risposto di li a poco. 

 

-Ma per favore, Blaine. Io ho una voce più bella della tua- Commentò quest'ultimo sbuffando, ridendo sotto i baffi e guardandolo di sottecchi. 

 

-Vorresti fare un paragone per caso?- Chiese divertito Blaine sollevando le sopracciglia. 

 

-Io dico che non ti conviene- Rispose Sebastian con un sorriso beffardo in volto, baciandolo prima che potesse rispondere. 

 

 

 

Parecchi baci, carezze, schiaffetti affettuosi, morsi e frecciatine varie, erano ancora in quel letto a parlare del più e del meno e a ridere al momento giusto.  Era quello che voleva Blaine, e Sebastian decise che l'avrebbe accontentato. 

 

Perché in quel momento gli occhi di Blaine brillavano di una luce propria e Sebastian capì che non c'era niente di più bello al mondo, se non il fatto che fosse lui ad accendere quella luce. 

 

 

Note: 

 

All'inizio sembra una cosa drammatica di chissà quale cosa e poi alla fine finisce così LOL. Inizialmente volevo fargli finire a letto ma poi ho scelto questa fine perché rispecchia molto la loro storia da quel giorno in poi.  Sebastian  Finalmente uccide la seconda vocina (bastarda) nella sua testa e Blaine riesce ad avere un una storia non troppo sdolcinata e nemmeno distaccata :3 

 

Ricordo in oltre che: questa OS è spuntata da non so dove e finalmente l'ho conclusa. Dico finalmente perché è da giorni che non penso ad altro che a questa shot e basta sono stanca e ne ho fin sopra i capelli, per tanto NON l'ho riletta e non so quali Orrori ci siano dentro, ma giuro (solennemente di non avere buone intenzioni), no scherzo, che la rileggerò il prima possibile. Possibilmente stasera stesso. 

Altra cosa importante sono fissata con i "perché", "Che" e i "per poi" ecc.. sono pessima, lo so ç_ç 

 

Vi ricordo che vorrei tanto leggere qualche recensione.

 

Mi trovate sempre qui.  http://www.facebook.com/pages/Keros_/264280927025504

 

Un Bacio,

 

Keros_ 

 

 

 

   
 
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