Crossover
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Autore: Vulcanino    30/04/2007    1 recensioni
Questo è un vecchio crossover tra One Piece e Monkey Island, rispettivamente famoso manga e ottima serie di videogiochi entrambi di ambientazione piratesca. L'ho scritta nel 2003 ed è incompleta, ma rileggendola ho visto che non è malaccio, potrei continuarla un giorno!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 - Le Regole del Gioco

Narrato da Monkey D. Rufy

-Certo che era proprio arrabbiata...-
-Già... e sarà meglio tagliare la corda prima che veda come le abbiamo ridotto la bara.-
L'avevamo sfondata. D'altra parte, non poteva pretendere che reggesse sei persone anche per il viaggio di ritorno.
Per superare la palude dovemmo passare per gli alberacci neri, sporchi e contorti che la circondavano.
Sanji si stava pulendo le mani dai residui di corteccia e muschio con un fazzoletto, mentre Zoro si stava spazzolando i pantaloni.
-Non voglio trovarmi trasformato in un ranocchio!-
-Non credo fosse quel genere di maga, Usop...-
Era prima mattina, e faceva ancora piuttosto fresco. Eravamo tornati sulla spiaggetta dove ci eravamo incontrati, e gli altri avevano intenzione di discutere sul da farsi, ma io ero stufo di aspettare.
-ANDIAMO SUL MONTE ACARO!-
-Non so come ringraziarvi, senza di voi non ce la potrei mai fare.-
-Aspetta coi ringraziamenti... è presto per cantare vittoria. Non sappiamo di che genere di prove si tratti, e non sappiamo dove si trovi questo santuario... accidenti, ci siamo dimenticati di chiederglielo. Non ho intenzione di battere palmo a palmo tutta la montagna!-
-Ci torni tu a chederglielo?-
-Sei impazzito? Spero di non incontrarla mai più!-
Fissai l'orizzonte. Il mare. La foresta. Su quest'ultima si innalzava un solo grande rilievo. Doveva essere quello il Monte.
-Beh... in marcia!-
-Aspetta... faccio un salto sulla Going Merry a preparare i Cestini del Pirata in formato famiglia... non sappiamo ancora quanti giorni staremo via.-
-BRAVO SANJI!-
Fin dal primo pranzetto che ci aveva preparato sulla scialuppa che avevamo usato per raggiungere Arlong Park avevo capito di aver fatto benissimo a chiedergli di venire con noi.
Sanji è veramente un cuoco straordinario, anche se a volte mi dice che con me il suo talento va sprecato, dato che mangerei pure i sassi. Che è anche vero, ma non capisco che c'entri.

Ci vollero due giorni per raggiungere Monte Acaro, e una volta arrivati ancora non avevamo idea di dove fosse il santuario. Santuario di cosa poi? Ci eravamo dimenticati di chiedere anche quello.
E così per due intere giornate non facemmo altro che attraversare valli, radure, boschi, allegri ruscelli. Era una divertente scampagnata... Guybrush era davvero una sagoma, tanto che per quasi mezza giornata pensai a quale potesse essere la sua mansione, se avesse deciso di salpare con noi per la Rotta Maggiore.
-Ehi Guybrush... sai suonare qualche strumento?
-No... perchè?-
-Rufy, ancora con questa storia del musicista?-
-Te lo spiego io il perchè, Guybrush... è da quando navigo con questo squinternato, che cerca un musicista per la ciurma. E prima che arrivasse Sanji era anche peggio, perchè continuava a pretendere anche il cuoco.-
Che c'era di male? I pirati cantano, suonano e ballano, me l'aveva insegnato Shanks, insieme a tante altre cose.
Shanks il Rosso era il mio idolo... da bambino lo pregavo in continuazione di accettarmi nella sua ciurma, e una volta mi salvò la vita rimettendoci il braccio destro. Fu lui a regalarmi il cappello di paglia.
Chissà dov'era ora?.. Sicuramente da qualche parte lungo la Rotta Maggiore, e io volevo raggiungerlo!
Accelerai il passo.

Continuammo ad avanzare nella foresta contando solo sul senso dell'orientamento di Nami, che via via prendeva appunti sulla zona e tracciava linee su una mappa.
Alla fine ci imbattemmo in un sentiero.
-Nami, dove porta questa pista?-
-Non lo so Zoro... ma ci conviene seguirla, di sicuro porterà a qualche costruzione. Se avremo fortuna si tratterà del santuario, e comunque non vedo cosa altro ci potrebbe essere...-
-Magari un ristorante... con tanta roba da mangiare...-
Non potevo farci niente, quando avevo fame non potevo parlare di altro.
Dopo altre ore di cammino nella boscaglia raggiungemmo una radura. In mezzo ad essa c'era un sontuoso palazzo decorato interamente, dalla base al tetto, con tante piastrelle bianche e nere... umh... com'è quella parola?
-Sembra una enorme scacchiera...-
Già, scacchiera. Certe parole non mi entravano mai in mente.
-Per essere un santuario mi sembra che dia un po' troppo nell'occhio.-
-Non sembra nemmeno in rovina...-
L'ingresso era preceduto da due file di colonne, sempre con lo stesso motivo. Ai lati svettavano due torri, su ognuna delle quali garriva una bandiera... una bandiera con un teschio!
-Guardate quelle bandiere... è un covo di pirati! Altro che santuario...-
-Pirati? Forse comincio a capire di che prove si tratti... certo che se ci sarà da menare le mani allora siamo a cavallo, vero Rufy?-
Non risposi... ero troppo concentrato sul Jolly Roger che sventolava sulla cima della torre. Mi piaceva imprimermi nella mente tutti i simboli delle ciurme che avevo incontrato. Tra loro un posto speciale lo aveva quello con le tre cicatrici sull'occhio destro e le spade che spuntavano dietro il teschio... era quello di Shanks.
Ma ne avevo visti tanti altri... il gatto nero di Kuro, le clessidre di Creek, il teschio col nasone rosso di Bagy. Questo però era diverso. Il teschio non aveva nessun tratto distintivo, ma lo sfondo anzichè semplicemente nero era una ... beh... quella parola di prima.
Arrivati al portone d'ingresso fu Guybrush a bussare. La porta si aprì immediatamente, come se ci stessero aspettando.

-Wow... guardate che sfarzo!-
L'atrio era grande ed addobbato con un sacco di roba. Tantissimi specchi, mobili e soprammobili, più una serie di divanetti che sembravano parecchio comodi. Tutte cose che in genere mi veniva voglia di toccare.
In mezzo al salone c'era la riproduzione in scala di una delle due torri che avevo visto fuori, con una bandierina in cima. Di fronte a noi c'era una rampa di scale che portava ai piani superiori, e di fianco a ognuno dei due corrimano c'era una armatura. Quella di destra era più piccola, aveva un elmo con un pennacchio bianco e nero ed era armata di lancia. L'altra, più alta, aveva un grande scudo crociato ed una spada.
-Credo che se Lady Voodoo fosse qui potrebbe imparare qualcosa su come si arreda una abitazione...-
-Rufy, stavolta tieni le mani a posto!-
Ci stavamo ancora ambientando quando in cima alle scale apparve una donna. Io non la vedevo chiaramente, ma da come reagì Sanji capii subito che si doveva trattare di una bella ragazza.
Io e Usop stavamo facendoci delle smorfie allo specchio, ma non facemmo tempo a girarci che Sanji era già in cima alle scale, ad offrire il proprio braccio alla dama che stava cominciando a scendere.
-Appoggiatevi pure a me, graziosa damigella... il mio nome è Sanji...-
Osservai Nami... aveva una espressione irritata e le tremava il sopracciglio sinistro. Zoro stava addocchiando i divani e si mise a sbadigliare... temevo che di lì a poco si addormentasse. Guybrush invece era stranamente attratto dalle due armature.
La misteriosa ragazza accettò il gesto e i due scesero le scale. Finalmente potei osservarla meglio.
La prima cosa che notai fu la corona dorata che aveva in testa. Aveva una treccia di capelli castani raccolta sulla nuca ed era riccamente vestita... per la precisione aveva un grande mantello (indovinate un po'... a quadri bianchi e neri, bravi) che si trascinava dietro durante il cammino.
-Sono lieta di conoscervi, umili viandanti... io sono Regina. Benvenuti alla corte degli Scacchi.-
La banda degli Scacchi non l'avevo mai sentita nominare. Veramente non sapevo nemmeno cosa fossero, gli scacchi... gli altri invece mi sembravano impressionati.
Ci presentammo.
-Mi chiamo Rufy, e sono il Capitano di questa ciurma! Siamo qui per aiutare il nostro amico Guybrush... la maga della palude ci ha detto che voi potete aiutarlo a liberarsi di Largo e...-
Mi fermò con un gesto della mano... mi parve contrariata.
-Dunque siete qui per le sei prove, eh? Quella chiacchierona di Lady Voodoo...-
Battè le mani due volte.
-Ah!-
Guybrush fece un salto.
Le due armature, alle quali era ancora vicino, presero vita e scesero dai loro piedistalli facendo un gran rumore di ferraglia.
Sotto gli sguardi sorpresi di tutti andarono a posizionarsi alla destra e alla sinistra di Regina. Poi, ci fu uno scoppio.
Una nube di fumo ci avvolse e cominciammo a tossire.
-Coff... Coff... Accidenti a te, Alf! Cough... devi essere sempre così coreografico?-
-Che ci vuoi fare... tutti hanno un hobby...-
-Aahahaha... Cough... buona questa Alf!-
Mentre la nube si diradava mi accorsi delle due nuove voci.. la prima era forte e matura, da uomo... la seconda mi sembrava un po' più stentata, doveva appartenere ad un anziano. Alla fine riuscii a scorgere i due.
-Salve a tutti... io sono RE! Amore, come stai?- Si rivolse a Regina.
Sanji era evidentemente infastidito da quest'ultima frase, e Usop trattenne una risatina.
Il vecchietto stava ancora tossicchiando.
-Io sono Alfiere... Alf per gli amici, quindi voi potete chiamarmi Alfiere. Ahahahaha!-
-Sei una bomba Alf! Ahahahahah!-
Lui e Re cominciarono a ridere e a scambiarsi pacche sulle spalle. Fino ad ora mi sembravano i più svitati.... mi piacevano!
Regina riprese la parola.
-Come avrete capito questi due alla mia destra e alla mia sinistra sono rispettivamente Pedone e Cavallo... sono tipi di poche parole.-
I due accennarono un inchino in nostra direzione. Io non avevo capito niente... come potevo sapere i loro nomi?
Nami sembrava accigliata.
-Ma... e la Torre?-
Regina inarcò un sopracciglio.
-Toh.. sembra che tra di voi ci sia almeno qualcuno che ci conosce... brava ragazzina... Torre è dietro di voi. Lo è sempre stato!- disse con un sorriso.
Ci voltammo... quello che sembrava un semplice modellino di una torre prese la forma di un essere umano, ma continuava ad avere la bandierina piantata sulla testa. La sua struttura sembrava essere di mattoni... doveva essere un duro.
-Io sono Torre... non spaventatevi per il mio aspetto... ho mangiato il Frutto di Wall-Wall, per questo riesco a farlo...-
Ora era tutto chiaro... beh... avevo una bella sorpesina per loro, ma non avevo voglia di fargliela vedere subito. I miei compagni si guardarono tra loro sorridendo. Usop mi ammiccò.
-Siete in sei. Sì... decisamente siete qui per sfidarci. Bene, ora vi illustrerò le regole del gioco.-
Alfiere trasse dalla tunica bianca e nera che indossava una pergamena e la srotolò.
-Dovrete batterci tutti e sei... in regolari scontri uno contro uno. Potete scegliere ora se avere la possibilità di decidere l'arma del duello o chi sfidare... se riuscirete nell'impresa... vi diremo ciò che volete sapere... firmate qui per favore...- girò la pergamena verso di noi e ci esaminò per un attimo. Dopo essersi soffermato con lo sguardo su di me aggiunse...
-...va bene anche una X...- e sì piegò di nuovo giù a ridere con Re. Io quei due non li ho mai capiti.

Seguì un breve consiglio di guerra... alla fine decidemmo di scegliere l'arma del duello, piuttosto che il contendente.
Dopotutto la prima impressione poteva anche ingannare... e se il nano con l'armatura... Pedone mi pare... fosse stato il più forte di tutti?
Alla fine Regina parlò.
-Bene, vi siete decisi finalmente! Il vosto primo sfidante sarà Pedone.. se perdete il primo incontro potete anche andarvene via subito, dato che dovete vincerli tutti. Scegli pure il tuo avversario Pedone!-
Non riuscivo a vedere i suoi occhi da sotto la celata, ma ci stava chiaramente osservando.
Chi avrebbe scelto? E a che duello avremmo assistito?
La mano guantata d'acciaio si alzò e indicò uno di noi. Quindi pronunciò la sua prima parola al prescelto.
-Tu.-

 

 

Continua...

  
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