Solo un bacio
Nome
Autore: Kjria91
Titolo Contest: Capsule-Contest
Pacchetto scelto: Foglio/Bianco
Personaggi: Bulma/Vegeta/Yamcha
Genere: Introspettivo/sentimentale
Luogo: Gravity room
Oggetto: Robot
Titolo della storia: Solo un bacio.
Durata: one-shot
Note: La storia partecipa al Capsule - Contest di Jackson Mozart
Lecter
-Stupido
scimmione, devi smetterla di rivolgerti a me in questo modo. Non sono
la tua
serva!-
-Io
sono il
principe Vegeta e tu donna, non rivolgerti mai più a me in
questo modo,
chiaro?? –
Bulma
e Vegeta
al loro ennesimo litigio, per cosa poi: la maledetta gravity room.
“Ma
chi
diavolo me l’ha fatto fare! Che rabbia, non lo sopporto
più!” Bulma era
furente, e come se non bastasse il suo storico fidanzato Yamcha non era
per niente
d’accordo di quella convivenza, con un essere così pericoloso
per altro.
-Allora
hai
intenzione di consegnarmi questa camera? Devo iniziare gli allenamenti
io!-
-Ma
allenamenti per cosa? Siamo in tempo di pace!-
-Non
sono
affari tuoi donna!-disse in tono arrogante-non vorrai mica abusare
della mia
pazienza, vero?-si avvicinò pericolosamente a lei-fossi in
te non lo farei.-
Bulma
quindi,
fu costretta a consegnargli la camera gravitazionale, non poteva
purtroppo,
contraddirlo.
Per
altro
era in ritardo, aveva appuntamento con Yamcha e doveva sbrigarsi.
-Seguimi-
disse infine.
Vegeta
la
seguì in silenzio e quando arrivarono all’esterno
della Capsule Corp. da dove
si trovarono, Bulma lanciò una capsula e come dal nulla
comparve la famosa
gravity room.
-Ecco
a te,
ora se vuoi scusarmi- Vegeta la bloccò per un braccio-dove
credi di andare?-
-Io…ho
da
fare- Bulma rimase spiazzata.
-No,
tu
entri con me.-
Bulma
si
staccò violentemente da Vegeta- tu, non puoi
costring…-ma non finì la frase che
la trascinò dentro.
Vegeta
non
era stupido, sapeva che Bulma quella sera sarebbe dovuta uscire con
Yamcha, ma
non poteva
permetterlo.
Una
volta
dentro la turchina esplose di rabbia-mi dici a cosa diavolo ti servo
qui?-
-Mi
servi
perché tu sai come far funzionare questo affare.-
-Io
stasera
avevo da fare…dovevo vedermi con Yamcha.-
-Tzk…che
ci
troverai mai in quel essere inferiore…-disse voltando lo
sguardo.
-Co
cosa?
Scusa? Ho capito bene? Non è che sei geloso per caso?- lo
provocò.
-Tzk…ma
che
fai farneticando donna! Io geloso…che cosa assurda.-
No, non poteva permetterlo. Lei era sua, sua
soltanto e sarebbe stata sua ad ogni costo.
-Come
funziona questo affare?- chiese tornando alla realtà.
Bulma
si
avvicinò ai comandi della camera e attivò i robot
da combattimento, senza di
quelli Vegeta non avrebbe potuto allenarsi.
-Ecco
fatto,
quando sei pronto aziona il tutto con questo pulsante – disse
indicandone uno rosso-io
vado nella camera accanto a gravità uno, cosi non corro
pericoli.-
-Tkz,
fa come vuoi- “Tanto ti tengo d’occhio”
pensò.
“Ma
dove è
finita Bulma? E’ più di un'ora che
l’aspetto!” Yamcha iniziò a
preoccuparsi,
aveva paura che le fosse accaduto qualcosa. Decise cosi di andare
personalmente
alla Capsule Corp.
Poco
più
tardi quando arrivò, bussò alla porta ma non
rispose nessuno, infine decise di
andare in giardino e notò un nuovo apparecchio mai visto
prima che sostava li.
Si avvicinò e spinse un grande pulsante con la scritta
“Open” è la porta si
spalancò.
Qualche minuto prima.
Vegeta
continuava a combattere, Bulma rimase a bocca aperta quando vide che i
suoi
indistruttibili robot venivano schiacciati come mosche.
Iniziò
a
pensare a Yamcha, teneva molto a lui, ma Vegeta aveva qualcosa che
l’attirava.
I suoi amici credevano che fosse diventata matta quando lei aveva
deciso di
ospitarlo in casa, in primis il suo fidanzato. Ma c’era
qualcosa in lui, che
non riusciva a capire. E cosa ancor peggiore non riusciva a stargli lontano.
Era
confusa,
molto confusa. Anche perché non riusciva a capire le vere
intenzioni del saiyan.
Teneva a lei? O semplicemente, la trattava come una serva a cui dare
ordini?
Non immaginava minimamente che nel giro di
un’ora sarebbe
successo qualcosa che
avrebbe cambiato il tutto.
-Donna!
Vieni subito qui!- la voce di Vegeta la svegliò dai suoi
pensieri. “Ma che
diavolo vuole, ancora da me?” Pensò mentre usciva
dalla camera a gravità uno e
si dirigeva verso di lui.
-Uno
dei
robot è andato…vedi di farlo
funzionare…-Bulma timorosa rimase a debita distanza
dal saiyan.
-Su,
avvicinati. Non avrai mica paura di me?-sogghignò.
-Certo
che
no! Perché dovrei?-e si avvicinò sicura ai
comandi, era molto vicino a lui-qui
non c’è niente che non vada, Vegeta. Mi stai solo
facendo perdere…-l’attirò a
sé. Un bacio inatteso. Un bacio caldo e passionale. Il loro
primo bacio.
-Lasciala,
saiyan!-una voce, una voce familiare. Vegeta si staccò da
Bulma e sorrise nel
vedere chi fosse l’essere che li aveva interrotti-non le
farai del male, perché
io…-
-Perché
io
cosa?-sogghignò il principe-cosa credi di fare terrestre?-
Bulma,
ancora incapace di reagire, come in trace, si tocco semplicemente le
labbra. E poi
pensò alle sue labbra
così calde. Così vicine alle sue,
solo un attimo prima.
Poi
si
svegliò di colpo, e vide dinnanzi a sé Yamcha e
Vegeta.
-Yamcha,
che…che cosa ci fai qui?-
ma nessuno
l’ascoltò.
-Che
intenzioni hai eh, saiyan?-
-Le
mie
intenzioni non ti riguardano terrestre, e poi quello che è
successo poco fa è
piaciuto anche a lei-sogghignò –TU, non sei degno
di lei, SPARISCI!-
Bulma
ascoltava la conversazione tra i due, ora era più
confusa si prima. Quel
bacio le era piaciuto, molto, ma
lei
stava con Yamcha, lo amava ancora? Un solo bacio poteva cambiare le
cose?
-Allora?
Vuoi andartene o no? Non dò mai seconde
possibilità io!-
-Non
me ne
andrò da qui! Sono il suo fidanzato e la
proteggerò ad ogni costo. Tu, lurido
mostro l’hai aggredita, lei non voleva quel bacio! Te
lo dico per l’ultima
volta, lascia in pace la mia Bulma-
“Oh,
come ti
sbagli terrestre, Bulma è mia
non tua.”
In
quello
stesso istante in cui i due si stavano per scontrare, un robot esplose
ferendo
la fragile ragazza, che sbalzò in aria.
I
due
rimasero immobili, era forse morta?
Yamcha
si stava
precipitando frettolosamente verso di lei, quando udì un
sussulto.
-Ve…Ve-ge-ta- il ragazzo si
bloccò di
colpo, il saiyan sorrise.
Il
terrestre
capì, era arrivato il momento di farsi da parte, aveva
perso, aveva perso la
sua Bulma, lei aveva scelto il principe.
Vegeta
si
avvicinò alla ragazza svenuta e
la prese
con sé e sotto lo sguardo sconfitto di Yamcha,
uscì con lei dalla gravity
room.
D’ora
in
poi, sarebbe stato tutto diverso. Ora Bulma era sua
e lo sarebbe stata per sempre.