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Autore: kjria91    18/10/2012    4 recensioni
La
storia ha partecipato al Capsule - Contest di
Jackson Mozart Lecter

Bulma rinchiusa contro la sua volontà nella gravity room insieme a Vegeta...
Cosa accadrà?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un bacio

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Nome Autore: Kjria91  
Titolo Contest: Capsule-Contest
Pacchetto scelto: Foglio/Bianco
Personaggi: Bulma/Vegeta/Yamcha
Genere: Introspettivo/sentimentale
Luogo: Gravity room
Oggetto: Robot
Titolo della storia: Solo un bacio.
Durata: one-shot
Note: La storia partecipa al Capsule - Contest di Jackson Mozart Lecter 

 

 

-Stupido scimmione, devi smetterla di rivolgerti a me in questo modo. Non sono la tua serva!-

-Io sono il principe Vegeta e tu donna, non rivolgerti mai più a me in questo modo, chiaro?? –

Bulma e Vegeta al loro ennesimo litigio, per cosa poi: la maledetta gravity room.

“Ma chi diavolo me l’ha fatto fare! Che rabbia, non lo sopporto più!” Bulma era furente, e come se non bastasse il suo storico fidanzato Yamcha non era per niente d’accordo di quella convivenza, con un essere così pericoloso per altro.

-Allora hai intenzione di consegnarmi questa camera? Devo iniziare gli allenamenti io!-

-Ma allenamenti per cosa? Siamo in tempo di pace!-

-Non sono affari tuoi donna!-disse in tono arrogante-non vorrai mica abusare della mia pazienza, vero?-si avvicinò pericolosamente a lei-fossi in te non lo farei.-

Bulma quindi, fu costretta a consegnargli la camera gravitazionale, non poteva purtroppo, contraddirlo.

Per altro era in ritardo, aveva appuntamento con Yamcha e doveva sbrigarsi.

-Seguimi-  disse infine.

Vegeta la seguì in silenzio e quando arrivarono all’esterno della Capsule Corp. da dove si trovarono, Bulma lanciò una capsula e come dal nulla comparve la famosa gravity room.

-Ecco a te, ora se vuoi scusarmi- Vegeta la bloccò per un braccio-dove credi di andare?-

-Io…ho da fare- Bulma rimase spiazzata.

-No, tu entri con me.-

Bulma si staccò violentemente da Vegeta- tu, non puoi costring…-ma non finì la frase che la trascinò dentro.

 

Vegeta non era stupido, sapeva che Bulma quella sera sarebbe dovuta uscire con Yamcha, ma non poteva

permetterlo.

 

Una volta dentro la turchina esplose di rabbia-mi dici a cosa diavolo ti servo qui?-

-Mi servi perché tu sai come far funzionare questo affare.-

-Io stasera avevo da fare…dovevo vedermi con Yamcha.-

-Tzk…che ci troverai mai in quel essere inferiore…-disse voltando lo sguardo.

-Co cosa? Scusa? Ho capito bene? Non è che sei geloso per caso?- lo provocò.

-Tzk…ma che fai farneticando donna! Io geloso…che cosa assurda.-

No, non poteva permetterlo. Lei era sua, sua soltanto e sarebbe stata sua ad ogni costo.

-Come funziona questo affare?- chiese tornando alla realtà.

Bulma si avvicinò ai comandi della camera e attivò i robot da combattimento, senza di quelli Vegeta non avrebbe potuto allenarsi.

-Ecco fatto, quando sei pronto aziona il tutto con questo pulsante – disse indicandone uno rosso-io vado nella camera accanto a gravità uno, cosi non corro pericoli.-

-Tkz, fa come vuoi- “Tanto ti tengo d’occhio” pensò.

 

“Ma dove è finita Bulma? E’ più di un'ora che l’aspetto!” Yamcha iniziò a preoccuparsi, aveva paura che le fosse accaduto qualcosa. Decise cosi di andare personalmente alla Capsule Corp.

 

Poco più tardi quando arrivò, bussò alla porta ma non rispose nessuno, infine decise di andare in giardino e notò un nuovo apparecchio mai visto prima che sostava li. Si avvicinò e spinse un grande pulsante con la scritta “Open” è la porta si spalancò.

 

Qualche  minuto prima.

 

Vegeta continuava a combattere, Bulma rimase a bocca aperta quando vide che i suoi indistruttibili robot venivano schiacciati come mosche.

Iniziò a pensare a Yamcha, teneva molto a lui, ma Vegeta aveva qualcosa che l’attirava. I suoi amici credevano che fosse diventata matta quando lei aveva deciso di ospitarlo in casa, in primis il suo fidanzato. Ma c’era qualcosa in lui, che non riusciva a capire. E cosa ancor peggiore non riusciva a  stargli lontano.

Era confusa, molto confusa. Anche perché non riusciva a capire le vere intenzioni del saiyan. Teneva a lei? O semplicemente, la trattava come una serva a cui dare ordini?

 

Non immaginava minimamente che nel giro di un’ora  sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato il tutto.

 

-Donna! Vieni subito qui!- la voce di Vegeta la svegliò dai suoi pensieri. “Ma che diavolo vuole, ancora da me?” Pensò mentre usciva dalla camera a gravità uno e si dirigeva verso di lui.

-Uno dei robot è andato…vedi di farlo funzionare…-Bulma timorosa rimase a debita distanza dal saiyan.

-Su, avvicinati. Non avrai mica paura di me?-sogghignò.

-Certo che no! Perché dovrei?-e si avvicinò sicura ai comandi, era molto vicino a lui-qui non c’è niente che non vada, Vegeta. Mi stai solo facendo perdere…-l’attirò a sé. Un bacio inatteso. Un bacio caldo e passionale. Il loro primo bacio.

 

-Lasciala, saiyan!-una voce, una voce familiare. Vegeta si staccò da Bulma e sorrise nel vedere chi fosse l’essere che li aveva interrotti-non le farai del male, perché io…-

-Perché io cosa?-sogghignò il principe-cosa credi di fare terrestre?-

 

Bulma, ancora incapace di reagire, come in trace, si tocco semplicemente le labbra.  E poi pensò alle sue labbra così calde. Così vicine alle sue, solo un attimo prima.

Poi si svegliò di colpo, e vide dinnanzi a sé Yamcha e Vegeta.

-Yamcha, che…che cosa ci fai qui?-  ma nessuno l’ascoltò.

-Che intenzioni hai eh, saiyan?-

-Le mie intenzioni non ti riguardano terrestre, e poi quello che è successo poco fa è piaciuto anche a lei-sogghignò –TU, non sei degno di lei, SPARISCI!-

Bulma ascoltava la conversazione tra i due, ora era più confusa si prima. Quel bacio le era piaciuto, molto, ma lei stava con Yamcha, lo amava ancora? Un solo bacio poteva cambiare le cose?

 

-Allora? Vuoi andartene o no? Non dò mai seconde possibilità io!-

-Non me ne andrò da qui! Sono il suo fidanzato e la proteggerò ad ogni costo. Tu, lurido mostro l’hai aggredita, lei non voleva quel bacio! Te lo dico per l’ultima volta, lascia in pace la mia Bulma-

“Oh, come ti sbagli terrestre, Bulma è mia non tua.

 

In quello stesso istante in cui i due si stavano per scontrare, un robot esplose ferendo la fragile ragazza, che sbalzò in aria.

I due rimasero immobili, era forse morta?

Yamcha si stava precipitando frettolosamente verso di lei, quando udì un sussulto.

-Ve…Ve-ge-ta- il ragazzo si bloccò di colpo, il saiyan sorrise.

Il terrestre capì, era arrivato il momento di farsi da parte, aveva perso, aveva perso la sua Bulma, lei aveva scelto il principe.

 

Vegeta si avvicinò alla ragazza svenuta  e la prese con sé e sotto lo sguardo sconfitto di Yamcha, uscì con lei dalla gravity room.

D’ora in poi, sarebbe stato tutto diverso. Ora Bulma era sua e lo sarebbe stata per sempre.

  
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