19/10/2012
0 recensioni*Driiin*
Finalmente, la campanella si decise a suonare. Presi la mia cartella e mi recai vicino alla porta.
C'erano i soliti ragazzi che prendevano in giro, ma ora era il momento di fregarsene e godersi l'estate.
Arrivai a casa, mangiai in fretta e furia e preparai le valigie.
Non ve ne ho parlato? Partivo per Los Angeles per 3 mesi da solo, senza nessuno, ero libero di realizzare il mio sogno.
Avevo preparato tutto, mancavano poche ore per partire, allora presi il mio iPhone, misi l'account di twitter e controllavo tutti i tweet.
'Justin Bieber @justinbieber:' Sto partendo per Los Angeles. -presso: Milano.'
'presso: Milano' si, quel giorno Bieber aveva fatto il Believe Party a Milano e io non ci sono stato.
Subito mi afflosciai sul letto, pensavo se un giorno lo incontravo, se potevo abbracciarlo, ma almeno ascoltare la sua voce dal vivo, ma anche salutarlo da lontano,a me bastava solamente vederlo.
Mamma:' Michael, scendi dobbiamo accompagnarti all'aereoporto.'
Presi la mia valigia, chiusi la porta della mia camera e scesi giu.
[...]
Ero sul treno quando una decina di ragazzine andavano davanti e indietro per il corridoio dell'aereo, mentre la hostess si scolava per farle sedere.
Tolsi le cuffie dalle orecchie e andai a vedere cosa succedeva. La hostess fece scivolare la tenda, entrai e da lontano c'era un ragazzo che firmava autografi. Non riuscivo a vedere nulla, vedevo solo un via vai di persone. Decisi di avvicinarmi, di vedere quel ragazzo misterioso.
Io: Permesso, scusate, mi fate passare, permesso...
D'un tratto qualcuno mi ha dato una pacca sulla spalla.
Io: Hei, ma che.... ERA LUI, il mio idolo, era davanti a me, sorrideva, aveva un pennerello in mano, stava per parlare, non capivo nulla.
Justin: Ciao, come ti chiami? *sorride*
Ero bloccato, non sapevo cosa fare. Aprivo la bocca ma non usciva un filo di voce, non riuscivo a parlare: era come quei sogni, uno di quei sogni che sembrano reali.
Continuavo a chiudere e aprire gli occhi per vedere se era un sogno, ma no, non era un sogno quella era la realtà.
Justin: Ehi?
Io: Mi-mi-mi chiamo Michael.
Justin: Che bel nome. *sorride*
Dal calore della stanza, ma dal calore dell'emozione decisi di togliermi la felpa.
Justin: Cosa hai?
Io: Dove?
Prese il mio polso.
Justin: Qui, cosa hai? Cosa hai fatto? Perché lo hai fatto? Per favore ragazze uscite tutte, mi dispiace.
Io: Justin, beh...
Justin: NON voglio sentire nulla spiegazione,voglio sentire solo la frase 'Prometto che non lo farò piu'
Io: Lo prometto, giuro. *allungai le braccia e abbracciai Justin*
Justin: Sei da solo?
Io: Si.
Justin: Ok, tu verrai con me a Los Angeles.
Io: Scherzi, vero?
Justin: Non ho mai scherzato con i miei fans, perché dovrei scherzare ora? Prendi la tua roba e vieni qui.
NON POTEVO CREDERCI!!!