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Autore: Ale san    19/10/2012    1 recensioni
Kalen ha sedici anni, vive nell'Oceano Atlantico e possiede una grande e lucente coda di pesce azzurra.
E' affascinato dagli esseri umani e da tutto ciò che li riguarda: il suo sogno, infatti, è quello di poterli vedere almeno una volta nella sua vita.
Sa, infatti, della loro esistenza grazie a suo padre, il quale in passato ha avuto a che fare con loro e spesso racconta di loro e di tutto ciò che li circonda ai suoi figli.
L'uomo prova un profondo rancore verso di loro a causa di eventi passati che gli hanno lasciato dei segni indelebili, portandolo a considerarli egoisti, crudeli e manipolatori.
Per questo motivo ordina esplicitamente ai suoi figli di non avere niente a che fare con essi.
Una sera Kalen, deciso a buttarsi nella folle avventura di salire in superficie per vedere gli umani e andando contro agli ordini di suo padre, fugge di casa ed ecco che lì incontrerà il suo principe azzurro.
(Il rating potrebbe cambiare con l'andamento della storia!)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The Little Merman



0.0 Prologo



La grande e lucente coda azzurra si muoveva veloce nell'acqua, creando tante piccole bollicine che andavano a spargersi in qua e in là nell'oceano per poi infrangersi nel nulla.

Kelan era ben consapevole del rischio che stava correndo, ma a lui il pericolo era sempre piaciuto e lo eccitava.

Suo padre era stato fin troppo chiaro con lui e i suoi fratelli: "Non dobbiamo avere niente a che fare con gli umani. Essi sono egoisti, manipolatori e crudeli fin sopra i capelli. Non dovete mettere per nessun motivo piede sulla terra ferma e nemmeno salire in superficie, chiaro?”

Loro, in tutta risposta, avevano annuito senza dire nient'altro: guai a replicare con un tipo come lui.

Il giovane sirenetto, però, era da sempre rimasto affascinato dagli umani e da tutto ciò che li riguardavano: era curioso di vederli almeno una volta.

Così aveva deciso: era scappato di notte dal castello in cui vivevano mentre tutti dormivano tranquilli nei loro letti e si era dato alla fuga per quella folle “avventura”.

Se suo padre lo avesse saputo, come minimo lo avrebbe messo in castigo per tutta la vita o forse anche peggio.

Continuò a nuotare con un sorriso eccitato stampato sul volto androgino e dopo un po' decise di fermarsi, poiché non voleva allontanarsi eccessivamente da casa sua.

Alzò lo sguardo verso la superficie e fece un sospiro profondo: era la prima volta che ci avrebbe messo piede ed era nervoso, ma allo stesso tempo felice.

Finalmente avrebbe visto gli umani.

Avrebbe voluto far venire con lui anche la sua migliore amica Thea, ma poi si era detto che era meglio non rischiare così tanto, perciò aveva deciso di andare da solo.

-Okay, è arrivato il momento, Kalen. Fatti coraggio e fallo una volta per tutte. Tanto sono solo pochi metri, no?- Penso fra sé e sé, cercando di autoconvincersi.

Il cuore gli batteva forte per l'emozione ed il suo corpo, compresa la coda, tremava tutto.

Ci mise un po' di minuti a decidere finalmente di andare e così fece.

Salì in quella maledetta superficie tanto agognata e fu inondato da una strana luce.

Si guardò attorno e sgranò gli occhi stupito: sopra la sua testa vi era un altro oceano* immenso, ma di un blu più scuro e spento rispetto a quello in cui viveva lui.

Alzò una mano per toccarlo, ma sentì solo vuoto: che diavolo era?

Se non era mare, allora cos'era?

Sentì anche uno strano rumore in lontananza: qualcosa di fastidioso che rimbombava nelle sue orecchie.

Una specie di musica, ma che non era quella dolce, classica e melodiosa che era solito ascoltare: era una musica forte e quasi violenta.

Si girò di spalle e vide una barca molto moderna che era piena zeppa di ragazzi che avranno avuto più o meno la sua età.

Ovviamente l'unica differenza era che loro per muoversi, invece di avere la coda di pesce, avevano due gambe.

Si avvicinò lentamente e li osservò con ammirazione: allora erano quegli gli umani?

Erano davvero come papà li aveva descritti.

Stette molto attento a non farsi vedere e arrivò a pochi metri da quel veicolo acquatico che, gli aveva raccontato suo padre, era molto pericoloso poiché con quelli ci catturavano i pesci e poi se li mangiavano senza pietà.

Al solo pensiero, il sedicenne rabbrividì e scosse la testa, cercando di non pensarci.

Li osservò ballare, ridere e divertirsi: in quel momento avrebbe tanto voluto avere un paio di gambe per salire su quella barca e divertirsi insieme a loro.

La musica si abbassò improvvisamente ed un ragazzo bellissimo, troppo bello per essere vero, rise e barcollò leggermente.

Vi va di fare una scommessa?” Urlò con voce squillante e biascicante per via dell'alcool.

Tutti i ragazzi e le ragazze presenti sulla barca si voltarono verso di lui incuriositi.

Che tipo di scommessa?” Chiese una ragazza bionda.

Vediamo chi riesce a bere di più. Quello che riesce a resistere più a lungo, ovviamente, vince la scommessa.”

E che premio c'è in palio?” Domandò questa volta un altro ragazzo ormai del tutto ubriaco e con una risatina irritante.

Oh, quello è a scelta del vincitore.” Ghignò divertito e a Kalen quasi mancò un battito: era così bello che quasi faticava a credere che fosse reale; fisico muscoloso e scolpito, capelli scuri a spazzola ed occhi grandi e magnetici di cui purtroppo, a causa della poca luce, non riusciva a vederne bene il colore.

Kalen era il suo esatto contrario: il sirenetto, infatti, aveva i capelli biondi lunghi quasi fino alle spalle, gli occhi azzurri -come il mare, gli ripeteva sempre sua madre quando era piccolo- non troppo grandi ed un corpo fragile e gracilino, quasi come se si dovesse spezzare da un momento all'altro.

Kalen constatò che quel ragazzo rappresentava l'esatta figura del principe azzurro che spesso appariva nei suoi sogni.

Che fosse stato forse destino averlo incontrato?







*Ovviamente Kalen, non avendo mai messo piede in superficie, non sa nemmeno lontanamente cosa sia il cielo.





Salve a tutti. :)

Finalmente eccomi qua a pubblicare dopo tanti mesi di assenza! (Mancanza di ispirazione, ovviamente >.<)

Quest'idea mi è venuta in mente oggi durante una noiosa lezione di storia dell'arte. :)

Ovviamente questa ff è ispirata al cartone Disney “La Sirenetta” con l'unica differenza che, come avrete ben capito, questa è ambientata ai giorni nostri ed è completamente yaoi, perciò se non vi piace questo genere, sloggiate. u.u

Credo non ci sia nient'altro da dire (?), almeno credo. °-°

Spero che questo prologo vi sia piaciuto anche se non è molto dettagliato, ma nel prossimo capitolo ci saranno probabilmente più descrizioni. ^^

Non so quando arriverà il primo capitolo, poiché purtroppo la scuola mi impegna un sacco e non ho tanto tempo per scrivere purtroppo!

Cercherò comunque di aggiornare il prima possibile! ;)

Un grazie in anticipo a tutti quelli che commenteranno la storia, che la metteranno nei preferiti, nelle ricordate e nelle seguite. <3

PS (IMPORTANTE!): Vi volevo dire che l'introduzione per ora è provvisoria e che potrebbe cambiare dato che l'ho scritta di gesto e non mi convince più di tanto.

Alla prossima!




  
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