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Autore: Leyrai    19/10/2012    7 recensioni
O.o
Sì, all fine sono riuscita a rovinare una delle coppie più belle di questo fandom.
Ho notato però che nessuno scrive qualcosa su di loro, quindi eccomi qui.
Questa è una YahiroxAkira.
Non guardatemi male!
______________
Dal testo.
Probabilmente se la terra in quel momento l’avesse inghiottita nessuno se ne sarebbe accorto, tanto si stavano divertendo sulla pista da ballo –riusciva persino a sentire la musica da lì.
Da una parte era dispiaciuta per Sakura. Aveva cercato di sorridere fino alla fine ma ad un certo punto era corsa fuori dicendo che aveva bisogno di una boccata di aria fresca.
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Hope you like it!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Yahiro Saiga
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'All you need is love..♥ '
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.:You helped me:.

 
Quando si era preparata, poche ore prima, per andare alla festa dei sedici anni di
Sakura, per di più in un locale di lusso, Akira non si sarebbe di certo aspettata di passare metà della serata sprofondata in una poltroncina  a fagiolo vicino ad una piscina.
Non era di certo la prima volta che si sentiva uno straccio, ma era la prima in cui si sentiva davvero patetica.
Aveva un aspetto orribile.
Il suo vestito di tulle, azzurro, scelto con tanta cura, era sciupato e infangato, mentre il trucco sul viso le si era sciolto, lasciando che il nero del mascara le macchiasse le guance.
Stupido mascara che doveva essere waterproof!
Probabilmente se la terra in quel momento l’avesse inghiottita nessuno se ne sarebbe accorto, tanto si stavano divertendo sulla pista da ballo –riusciva persino a sentire la musica da lì.
Da una parte era dispiaciuta per Sakura. Aveva cercato di sorridere fino alla fine ma ad un certo punto era corsa fuori dicendo che aveva bisogno di una boccata di aria fresca.
Si era seduta ed aveva iniziato a piangere. In quel momento si sentiva così stupida e sola…
Qualcuno le sfiorò la spalla scoperta, facendole alzare lo sguardo lacrimoso.
 “Ciao”. Le mormorò il maggiore dei Saiga. Si sedette e le sorrise dolcemente.
“C-cosa ci fai tu qui?” Disse tirando un po’ su con il naso. “Dovresti essere di là a divertirti con gli altri..”
Il ragazzo si accomodò meglio sulla poltrona, prese un fazzoletto e le asciugò una piccola lacrima che le stava solcando il viso.
Poi parlò piano. “ Scusa ma ti ho visto correre qui fuori velocemente e non mi va di sapere che stai piangendo tutta sola in una bella giornata come questa. Cos’è successo?”
Akira sorrise un po’, sapendo che c’era qualcuno che si preoccupava per lei. Tirò un lungo sospiro e lo disse.
“Sono stata scaricata” Ammise.
Yahiro allargò un po’ gli occhi m fu sono per un attimo –Akira vide che cercava di rimanere composto anche se era evidente che la notizia lo aveva scioccato.
“È stato uno shock anche per me.” Mormorò. “Ero convinta di essere qualcosa in più per lui”
Si passò un fazzoletto sul viso, poi scalciò imbronciata.
“Insomma, lo sai no? Io e Tadashi stavamo sempre insieme. Chiunque avrebbe pensato… Invece no!” Si lamentò.
Saiga le sorrise, comprensivo. “Su, calmati. Non ti devi arrendere così facilmente… Se lui ti piace davvero devi continuare a combattere.” La incoraggiò.
Akira scosse il capo. “Yahiro, lui mi ha detto esplicitamente che io non vado bene. Magari se me lo avesse detto in un modo meno brusco… Io non sono forte come Hikari.”
S’interruppe perché la voce si era incrinata e le lacrime avevano ricominciato ad inondarle il volto. Si premette di nuovo il fazzoletto per asciugarsi lo sporco dagli occhi.
“Scusami, devo sembrare patetica…” Riuscì a dire tra un singhiozzo e l’altro.
“Ma no. Stai reagendo in modo perfettamente normale.” Sospirò. “Sai, probabilmente anch’io so come i si sente. Tutti hanno avuto almeno una persona che non ha ricambiato.”
Akira lo guardò, sorpresa. “Davvero?”
“Davvero.” Rispose, un po’ malinconico. “Su, ora datti un po’ di contegno. Stanno arrivando gli altri…”
La ragazza si voltò, spaesata. Yahiro aveva ragione, la musica era stata fermata e il buffet allestito.
Fiotti di gente, compresi i suoi migliori amici, stavano uscendo dal locale e venendo verso di loro.
“Oh no, oh no.” Piagnucolò coprendosi il volto con le mani “C’è anche Tadashi, dannazione!”
Saiga non sapeva cosa dirle per rassicurarla. Gettò uno sguardo intorno a se, esasperato.
“Ti serve qualcosa per distrarti… Devi fargli capire che non ti importa nulla.” Disse.
Akira annuì. “Ma come faccio?”chiese disperata.
Saiga ci pensò su per qualche secondo, dopodiché si illuminò. Si alzò e le afferrò le mani, invitandola a fare lo stesso.
“Hai mai fatto qualcosa di pazzesco?” Esclamò.
Akira lo guardò confusa, poi scosse la testa.
“Neanche io.” Continuò, sembrava molto sicuro di sé. “Hai voglia di provare?”
La ragazza seguì il suo sguardo e finalmente capì a cosa si stava riferendo; Il sorriso tornò ad illuminarle il volto.
“Sì, proviamo!” sussurrò.
“ Fate largooooooooo.” Il ragazzo lanciò un grido e i due, insieme, mano nella mano, cominciarono a correre verso la piscina.
Arrivati al bordo si lasciarono, per poi tuffarsi insieme e toccare il fondo della vasca con le punte dei piedi
L’acqua fresca, oltre ad averle levato completamente il trucco, era riuscita a spazzare via un po’ della sua tristezza.
Si girò verso Yahiro per ringraziarlo, ma lui la anticipò con un sorriso facendole capire che non servivano parole.
I ragazzi intanto si accalcavano a bordo vasca per capire chi fossero quei due pazzi spericolati.
“Ehi, quello sì che sembra divertente!” esclamò Hikari ridacchiando, mentre suo Kei la teneva ben ferma per evitare che li imitasse.
“Non ci credo…” commentò Jun scuotendo il capo. Sakura li fissava incredula.
“Yahiro! Guarda che tu nella mia macchina conciato così non ci entri!!” minacciò la ragazza dai capelli rosa. “Dico sul serio, te ne torni a piedi!”
“Non importa, posso anche non tornare! Resterei qui per tutta la notte!” rispose allora ridendo.
Il ragazzo cercò di nuovo la sua mano, intrecciò le dita e sollevò le mani unite in alto, sopra la superficie dell’acqua, in modo che tutti potessero vedere. Quel contatto così saldo e caldo diede il coraggio ad Akira di guardarsi intorno e osservare i volti degli altri invitati.
Megumi sembrava stupita, ma non contrariata. Sakura continuava a fissare esasperata il suo migliore amico, probabilmente chiedendosi cosa gli passava per la testa. Intravide Tadashi che cercava di vedere meglio oltre la folla, e quando i loro occhi s’incrociarono il ragazzo dai capelli mori abbassò il capo pieno di vergogna. Maki sorrise: lei era forte, in quel momento sentiva di possedere tutta la forza del mondo e nessuno avrebbe più potuto farle del male.
Pensare che lei voleva solo restare sola… Se ci fosse riuscita, avrebbe passato la serata peggiore della sua vita; invece Yahiro l’aveva aiutata di nuovo, e grazie a lui Akira ora stava bene.
Il suo vestito era rovinato, il trucco non c’era più e i capelli erano un disastro… ma stava bene.
 
[…]
 
Nelle ultime settimane non credeva di essersi mai sentita tanto sollevata.
Akira tirò un lungo sospiro e si strinse nell’asciugamano di spugna rosa che Sakura le aveva fatto portare da alcuni inservienti del locale; nonostante le intenzioni di Yahiro di restare lì tutta la notte, dopo un po’ erano stati costretti ad uscire dall’acqua da uno dei proprietari del locale, che aveva fatto loro una bella ramanzina.
Era un po’ imbarazzata, avrebbe voluto sentirsi un po’ in colpa, ma la verità era che non riusciva a smettere di sorridere.
Hikari e Kei le passarono accanto e lei gli fece distrattamente un cenno di saluto; stava cercando Yahiro con lo sguardo, e lo intravide accanto a Sakura e Jun: i due stavano parlando e sembravano molto agitati, ma alla fine si rassegnarono e si avviarono verso il parcheggio.
Akira gli si avvicinò e gli bussò sulla spalla. “Ehi, Yahiro.” disse, piano.
Il ragazzo si voltò, era anche lui avvolto in un asciugamano di spugna.
“Allora, Sakura ti farà salire in auto o vai a piedi?” scherzò la ragazza.
Il ragazzo scrollò le spalle; aveva fra le mani la cravatta per strizzarla e la giacca appoggiata al braccio, cosicché alla fine indossava solo la camicia bianca e i pantaloni neri, e gli indumenti erano tutti appiccicati alla pelle.
“Mmm, sì, credo che non mi lascerà a piedi.” rispose con un sorriso.
Rimasero un po’ in silenzio. Akira stava per ringraziarlo, ma poi si rese conto che c’era qualcos’altro che avrebbe voluto dirgli e richiamò di nuovo la sua attenzione.
“Ehi, Yahiro…” cominciò esitante. Lui inclinò un po’ la testa, interrogativo.
“Mm?”
“Perché hai smesso di combattere per quella persona di cui eri innamorato?” chiese, curiosa.
Yahiro la guardò sorpreso, poi scoppiò a ridere.
“Oh, beh… Io non ho mai detto di aver smesso di combattere.” disse.
Prima che Akira potesse chiedere altro, si sporse in avanti e la baciò sulla guancia.
“Io sto ancora combattendo.” sussurrò dolcemente.
La ragazza gli scoccò un’occhiata incredula, improvvisamente lucida e consapevole, e avvampò.
“Yahiro Saiga, se non vieni immediatamente qui ti lascio a piedi, giuro!!” urlò Sakura da lontano.
Il ragazzo non sembrò prendere minimamente sul serio la minaccia, anzi le parole dell’amica lo fecero ridere ancora di più. “Devo andare! Ciao!” le gridò, si girò e corse verso la macchina.
Akira restò imbambolata, con le dita premute sulla guancia ancora bollente, mentre un sorriso un po’ idiota le spuntava nuovamente sul volto.
 

 

“Io ci sarò e ti proteggerò sempre,
anche quando tu non lo vorrai.
Questa è una promessa."  romessa.”  


 


Angolino autrice…
O.o
Sì, io avevo promesso di scrivere una cosa del genere…
O.o
Ma in questo fandom ci sarà qualcuno sostenitore di questa coppia, no?
Spero di sì.
Spero mi perdonerete per aver rovinato una delle coppie più belle (TadaKira) ma…
Anche loro non sono male secondo me.
Lasciamo perdere, spero almeno che vi sia piaciuta ^o^
No, non penso proprio.
Okei, me ne vado.

Kisses
Kahori-chan.

 
 
 

  
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