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Autore: daisyNAKJM    19/10/2012    2 recensioni
Non poteva ancora crederci, ma soprattutto le sembrava tutto assurdo.
Erano ormai un paio d’ore che silenziosa aspettava, nell’aeroporto di Los Angeles, che il suo volo per Parigi venisse annunciato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dianna Agron, Naya Rivera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non poteva ancora crederci, ma soprattutto le sembrava tutto assurdo.
Erano ormai un paio d’ore che silenziosa aspettava, nell’aeroporto di Los Angeles, che il suo volo per Parigi venisse annunciato.

Era emozionata come una ragazzina in viaggio per la prima volta nella sua vita. Non vedeva l’ora di atterrare per stringere tra le sue braccia la sua ragazza, Dianna.
Certo l’aveva vista qualche settimana prima, quando con il pretesto del compleanno di Jason e dello spot per la Nintendo era tornata a casa. Ma avevano passato solo qualche ora insieme, e a nessuna delle due era bastato.

E ora si trovava li seduta ad aspettare, con una sola borsa accanto.
Dianna le aveva raccomandato molte volte prima di partire di non portarsi nulla di superfluo, e la cosa a dire il vero l’aveva incuriosita, ma sapeva che fare domande a Dianna quando decideva di attuare i suoi piani era inutile, non avrebbe scoperto niente fino a che non l’avesse raggiunta.


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Dianna non riusciva a stare calma. Era stupido e lo sapeva, ma l’idea di rivedere la sua adorata metà e di poter passare insieme un po’ di tempo la mandava su di giri. Aveva organizzato tutto pur di non destare alcun sospetto tra i fan.
Naya sarebbe dovuta arrivare a Parigi per festeggiare un compleanno, o almeno, questa era la versione che aveva rilasciato ai fan su twitter.
Ma i suoi piani, erano completamente diversi.
Controllò ancora una volta la stanza, l’armadio e altri mille dettagli, poi prese posto nella piccola scrivania, per potersi collegare alle mail e controllare che le prenotazioni che aveva fatto fossero corrette.

Dopo un veloce giro in qualche altro sito come di consueto decise che era ora di dormire un po’ o almeno provarci.
Il giorno dopo sarebbe stata tra le braccia della sua ragazza.


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Dopo lunghe ore di viaggio, passate a cercare di controllare il panico che le procurava volare, e soprattutto provando ad essere il più discreta possibile evitando quindi di farsi riconoscere da dei passeggeri, era finalmente atterrata a Parigi.
La sera prima Dianna le aveva detto che all’aeroporto avrebbe trovato qualcuno pronto ad aspettarla per portarla da lei, combattendo la voglia di andarla a prendere di persona e di non sprecare nemmeno un minuto lontane. Dopo aver finalmente trovato la persona che cercava, venne accompagnata ad una macchina dai vetri oscurati, e infine dopo un cordiale benvenuto dal suo autista, l’auto partì.

Naya attese qualche minuto per riprendersi dal volo prima di scrivere in fretta e furia alla sua ragazza che era appena salita in macchina e che presto non avrebbe avuto scampo. Sorrise osservando poi fuori il panorama, quella città era meravigliosa, proprio come la ricordava.


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Appena Dianna lesse il messaggio che Naya le aveva inviato cominciò a fare un piccolo balletto, sorridendo esageratamente.
Probabilmente i passanti l’avrebbero presa per pazza, ma in quel momento non le interessava nulla.
La destinazione a cui Naya sarebbe arrivata era un piccolo villaggio privato all’esterno di Parigi. Dianna aveva fatto alcune ricerche, e parlato con alcune persone sul set mentre girava il film, e le avevano spiegato che li vicino c’era un quartiere molto esclusivo e riservato alle celebrità, protetto da paparazzi e quindi molto discreto. Aveva subito deciso di farci un salto.
Insieme al suo manager e al suo fidanzato aveva passato una giornata fantastica in quel posto magnifico, tanto che il ragazzo del suo manager aveva deciso di organizzare li la sua festa di compleanno, ed era li che a Dianna era venuta l’idea di chiamare Naya.

“Hey Dianna, rilassati! Finirai per consumarti le mani a forza di sfregarle tra loro. Stai tranquilla, sarà qui a momenti.”

Il manager, ormai suo grande amico, le aveva poggiato le mani sulle spalle, massaggiandole lievemente per calmarla un po’. Le rivolse poi un sorriso.

“Lo so, è solo che sono così felice di poterla rivedere e stare un po’ con lei. Mi manca davvero molto.”

Il ragazzo del suo manager sorrise a Dianna facendole poi l’occhiolino.

“Mi raccomando ragazze, niente rumori indiscreti.”

I due scoppiarono a ridere, e mentre il suo ragazzo si apprestava ad andare a picchiarlo, Dianna gli aveva tirato un tovagliolo che era li vicino a lei.

“Sempre il solito! Vedrai quando Naya arriva come ti concia per le feste per il bacio ai GLAAD.”

I due uomini guardarono verso la donna, o meglio, dietro di lei, sorridendo esageratamente.

“Oh baby girl, se solo sapessi quello che ho fatto io prima di quella premiazione…”

Dianna rimase immobile.
Era li.
Naya era dietro di lei e nonostante questo era paralizzata, non riusciva a muovere un solo muscolo.

Il manager fece cenno a Naya di avanzare, che non se lo lasciò ripetere due volte, mollando la borsa in una sedia li vicino, per poi piantarsi davanti alla sua ragazza.

“Hey piccola, è tutto ok?”

Non ebbe nemmeno il tempo di finire la domanda che Dianna le aveva lanciato le braccia al collo, stringendola a se. Lentamente si alzò, trascinando in piedi anche Naya, portando così i loro corpi a pieno contatto. Naya inspirò profondamente tra i capelli di Dianna, maledicendo quel film che l’aveva costretta a stare via tutti quei mesi. La bionda intanto aveva cominciato a tremare leggermente, e appena la mora sentì delle goccioline bagnarle il collo spostò la ragazza per guardarle il volto.

“Va tutto bene amore? Perché piangi?”

Dianna si lasciò andare ad una risata, mentre cercava di asciugarsi le lacrime.

“E’ solo che sono così felice che tu sia qui, non mi sembra vero. Ho aspettato settimane questo momento e ora sono qui che piango come una stupida, scusami.”

Naya le portò una mano al viso, cancellandole le lacrime e avvicinandosi poi a baciarla.

“Non dirlo nemmeno per scherzo, questa non è una cosa stupida. Ho trattenuto le lacrime solo perché ci sono qui il tuo manager e il suo ragazzo” sussurrò non facendosi sentire, “ma non puoi immaginare quanto io sia felice di rivederti e di stringerti tra le mie braccia amore mio, e sopratutto libera di poter far questo..”

E dopo aver passato una mano tra i capelli di Dianna, ricongiunse ancora le loro labbra, baciandola con tutta la passione che provava per lei.

Passarono alcuni minuti, che per le due sembrarono ore a scambiarsi lunghi baci, fino a quando sentirono qualcuno schiarirsi la voce dietro di loro. Controvoglia sciolsero il bacio, e Dianna, tenendo sempre stretta a se Naya guardo dietro di lei, notando che i due ragazzi cercavano di far capire loro che era arrivato il cameriere. Dianna sorrise ai due, per poi ritornare a Naya.
Le accarezzo il viso, sorridendole dolcemente.

“Ciao amore.”

Naya si sciolse, perdendosi in quegli occhi verdi, baciandole la punta del naso.

“Ciao a te!”

Dianna rise, schioccandole un altro bacio prima di prendere posto su uno dei due divani che era attorno al tavolo, facendo posto alla sua ragazza, tenendola per mano.

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I ragazzi erano all’interno di questo villaggio esclusivo, e stavano facendo un piccolo aperitivo.

“Cos’è che intendevi prima quando hai detto quella cosa a Castillo?”

Dianna guardò Naya, che mandò giù a fatica la saliva, guardando poi il ragazzo seduto al lato opposto del divano, un mezzo sorriso sulle labbra.

“Io? Che ho detto? Nulla!!”

Il manager di Dianna e Castillo scoppiarono a ridere.

“Quindi? Credi di poter confessare o devo torturarti?”

Tutta quella distanza e tutto quel tempo aveva portato Naya a cedere subito ai ricatti di Dianna. Come poteva resistere a quell’adorabile broncio?

“Diciamo che potrei, ma anche no aver detto a Castillo di fare di tutto per vincere quel bacio all’asta ecco…potrebbe essere insomma…”

Dianna boccheggiò un paio di volte, alternando lo guardo da Naya, che guardava attentamente la punta delle sue scarpe come se potessero prendere vita e Castillo, che prendendo un sorso dal suo bicchiere sollevò le spalle, discolpandosi agli occhi di Dianna.

“Dico, ma sei seria?”

Naya cominciò a torturarsi le mani nervosamente.

“Si insomma ecco…io, io non volevo che ti baciasse un estraneo, peggio ancora una donna…quindi…si quindi mi sono messa d’accordo con lui…”

Castillo e il suo ragazzo si sciolsero in un tenero sorriso guardando le due donne. Il manager di Dianna si era accordato con Naya, assicurandole che avrebbe trovato un modo per evitare “il peggio”. La soluzione fu Castillo, a cui Naya era molto grata.

Naya alzò lentamente la testa per incontrare lo sguardo di Dianna, che la stava guardando sull’orlo della risata.

“Sei proprio senza speranze Rivera, non oso immaginare se fossi stata tu presente all’asta quanto avresti offerto purché io non baciassi nessun altro.”

Naya alzò completamente la testa, girandosi verso di lei.

“Avrei pagato qualsiasi cifra ovviamente, che discorsi sono baby girl?”

Le due poi scoppiarono a ridere, seguite dai due uomini, per poi scambiarsi un bacio.
Dianna si avvicinò poi all’orecchio di Naya, fingendo di spostarle una ciocca di capelli.

“Ti amo Nay.”

Naya sorrise, il corpo immediatamente scosso da una serie di brividi che solo Dianna riusciva a provocarle. Si avvicinò poi alla sua guancia lasciandole un dolce bacio.

“Anche io, non immagini quanto.”

Le due poi vennero riportate sulla terra dal manager, che propose un brindisi al suo ragazzo per il suo compleanno.

 

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Passarono un pomeriggio tranquillo in compagnia dei due uomini, parlando un po’ di tutto, fino a quando i due si congedarono.

“Ragazze grazie per la vostra compagnia, ora andiamo a prepararci per questa sera! Divertitevi!”

I ragazzi si scambiarono poi baci e abbracci, prima di dividere le loro strade.

Dianna e Naya decisero di fare un giro per il villaggio, la bionda si era accorta che avevano ancora un’ora di tempo prima di ripartire, quindi si erano concesse quella passeggiata.

Dianna era rimasta in silenzio tutto il tempo ad ascoltare la voce di Naya che le raccontava di quello che accadeva a LA, e di quello che faceva nelle sue giornate.
Dio quanto le era mancata.
Quanto le mancava la sua voce, le sue carezze, il modo in cui le loro mani si intrecciavano perfettamente insieme. Le era mancato tutto di lei.

“Ti sto annoiando? Dio, parlo sempre così tanto…scusami, voglio sapere quello che combini qui, solo che mi sono lasciata prendere la mano”

Dianna la interruppe baciandola. Le prese poi anche l’altra mano con la sua, stringendole entrambe.

“Lo sai che ti amo? Ma amo proprio tutto di te, e non riesco a farne a meno, non riesco a stare senza di te.”

Naya, presa alla sprovvista rimase in silenzio, abbassando poi la testa. Dianna si affrettò a sciogliere le loro mani per sollevarle il viso, scoprendo che due silenziose lacrime solcavano le guance della ragazza.

“Che cosa succede tesoro? Ho detto qualcosa che non va?”

Dianna era preoccupata, credeva di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma la mora prese forza, parlando.

“E’ solo, è solo che a volte credo di non essere abbastanza per te, credo che tu meriti di meglio. Io sto facendo di tutto per cercare di essere perfetta per te, ma ogni volta che credo di aver raggiunto quel livello di perfezione, tu mi spiazzi sempre.”

Dianna le prese il meno tra due dita, mentre l’altra mano si apprestava a cancellarle delicatamente le lacrime.

“Hey hey, non dire mai più un’idiozia simile. Tu, sei la perfezione. Tu sei più di tutto quello che potessi desiderare. Sei una donna fantastica, una persona meravigliosa. Non ho mai incontrato nella mia vita nessuna come te. Quindi non pensare nemmeno per un momento a quelle stupidaggini che hai detto, d’accordo piccola?”

Naya annuì, gettandosi poi tra le braccia di Dianna che la strinse con fare protettivo a se, baciandole di tanto in tanto la tempia, o tra i capelli. Diede poi uno sguardo veloce all’ora, constatando che era meglio cominciare ad avviarsi.

“E’ ora di andare amore, vieni.”

Dianna offrì la sua mano a Naya, che sorridendo timidamente la prese tra la sua, intrecciando ancora una volta le loro dita.
 

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Quando le due arrivarono nuovamente all’aeroporto, Naya si sentì decisamente molto confusa. Dove stavano andando?

Decise di non fare domande. Si fidava di Dianna e sapeva anche che la sua curiosità non sarebbe stata ripagata.

Dopo i soliti controlli e processi di routine, le due salirono in aereo, prendendo posto una accanto all’altra.

Naya istintivamente appoggiò la sua testa alla spalla di Dianna. Quando era con lei non aveva bisogno di prendere le gocce che usava solitamente per rilassarsi prima di un volo.

La bionda le passò un braccio attorno le spalle, stringendola a se per poi lasciare la sua mano vagare tra i capelli corvini della sua ragazza, che sorrise.

“Abbiamo solo un paio d’ore di viaggio, mi dispiace di dover prendere un altro aereo, ma è l’unico modo.”

Naya scosse la testa.

“Non ti preoccupare, se sono con te non ho paura.”

Dianna sospirò, lasciandole un bacio tra i capelli.

“Approfitta di questo tempo per fare un riposino, ne hai bisogno piccola, vedo che sei stanca. E poi mi servi in forma stasera.”

Naya sogghignò, facendosi sempre più vicina a Dianna, accoccolandosi teneramente.

“Okay allora, a dopo amore.”

“A dopo tesoro, riposati.”

Per tutto il tempo che passarono in aereo, Dianna non smise mai un momento di accarezzare la sua ragazza, perdendosi a guardarla riposare beatamente al suo fianco. Non riusciva ad esprimere a parole quello che provava per lei, ma di sicuro era qualcosa di grande.

 

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“Hey tesoro, stiamo per arrivare. Dai su, sveglia!”

Dianna, con il suo tono di voce più dolce cercò di riportare alla realtà Naya, che stava dormendo profondamente.

“Dai dormigliona, siamo arrivate!!”

Scosse un po’ più insistentemente la ragazza che lentamente cominciò a svegliarsi.

“Si? Cosa? No dai piccola ancora 5 minutini dai!”

Dianna scoppiò a ridere, notando effettivamente quanto profondamente Naya si fosse addormentata.

“Nay dai! Siamo in un aereo, non a casa nostra.”

Alla parola aereo Naya ebbe un momento di panico. Lentamente si mise a sedere, distaccandosi dalla sua ragazza, ma stringendole la mano.

“S-siamo arrivate?”

“Stiamo atterrando proprio ora, e tu hai dormito come un sasso a quanto vedo!”

Le si avvicinò per sistemarle i capelli teneramente, mentre Naya si stava svegliando completamente. La bionda si distrasse poi un attimo per sentire cosa l’hostess stesse dicendo, voltandosi poi verso Naya che l’aspettava con un’adorabile broncio.

“E il mio bacio del buon risveglio?”

Dianna scoppiò a ridere ancora una volta, avvicinandosi per darle un bacio che la lasciò senza fiato, non prima di averle morso delicatamente un labbro.

“Buon risveglio amore.”

Naya non disse nulla. Rimase immobile a fissarla, persa a scrutare ogni minimo dettaglio di quella donna che amava follemente.

“Si, decisamente un buon risveglio.”

Concluse poi , mentre ormai stavano per toccare terra.
 

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All’uscita di questo aeroporto, trovarono un’altra auto ad aspettarle, per portarle in un’altra destinazione. Durante il tragitto, le due rimasero ad osservare il panorama che incontravano.

Naya era seduta verso il finestrino, e Dianna, che le si era posizionata dietro la stringeva tra le sue braccia, di tanto in tanto le due si scambiavano qualche commento, o qualche bacio, mentre la loro meta si faceva sempre più vicina.
 

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Poco prima che le due potessero raggiungere la meta finale, Dianna si sfilò la sciarpa che portava al collo, e l’avvolse attorno agli occhi di Naya.

“Mmh cominciamo subito così Dì?”

Dianna rise, dando un colpetto in testa a Naya.

“Pervertita, sto facendo le cose per bene, nel modo più romantico possibile e tu vai a pensare sempre a quello!”

Naya rise, continuando.

“Oh quindi tutto romanticismo e niente azione?”

Dianna si portò davanti a Naya, sollevandole quel poco che bastava la sciarpa per poterla guardare negli occhi.

“Se proprio vuoi passeremo la serata solo a coccolarci allora, anche se avevo in mente altro ad essere sincera, peccato…”

La mora vide tutta la malizia nello sguardo della sua ragazza, strappandole un veloce bacio.

“Non credo che nessuna delle due potrebbe limitarsi alle coccole..”

La bionda la baciò ancora, coprendole nuovamente gli occhi e facendola scendere lentamente, stando attenta che la ragazza non si facesse male. La lasciò per qualche secondo, il tempo di prendere le loro borse per poi prenderla per mano e facendola camminare accanto a lei.

“Però, potevi avvisarmi di non mettere i tacchi dato che stiamo camminando tra i sassi.”

“Come se non li avresti indossati anche se l’avessi saputo.”

Naya sbuffò tenendosi stretta a Dianna.

“Ancora qualche passo e siamo arrivate, promesso.”

E dopo averle detto questo, Dianna le rubò un veloce bacio, prima di lasciarle la mano per aprire la porta. Fece entrare la ragazza, chiudendosela poi alle spalle. Lasciò le borse sopra una sedia li vicina e prese per le spalle Naya, facendole fare ancora qualche passo. Portò poi le labbra vicino al suo orecchio.

“Pronta piccola?”

Naya si limitò ad annuire, e non appena la sciarpa le venne sfilata dal viso rimase senza fiato. La vista che aveva davanti a lei era perfetta, l’oceano era incredibile, e quella piccola spiaggia bianca privata era bellissima. Si voltò poi a guardare Dianna. Dietro di lei scorse l’interno di quello che doveva essere una suite. La ragazza davanti a lei sfoggiava un sorriso enorme.

“Sorpresa! Ti piace amore?”

Naya la baciò svariate volte, stringendola a se per poi staccarsi, prendendole il viso tra le mani.

“E’ perfetto piccola, perfetto.”
 

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Ovviamente il tempo e la stagione non consentiva loro di fare un bagno, ma dopo essersi cambiate in qualcosa di decisamente più comodo (e qui Dianna aveva quindi tirato fuori i vestiti per Naya, non tutti a dire il vero) scesero a fare una passeggiata sulla spiaggia, tenendosi per mano e di tanto in tanto scambiandosi qualche tenero bacio.

Passarono qualche ora spensierata, finché Dianna non la prese a braccetto.

“E’ ora di tornare in camera per farci una doccia e cambiarci, altrimenti arriviamo in ritardo!”

“In ritardo? Dove dobbiamo andare?”

Dianna vide lo sguardo preoccupato di Naya e si affrettò a darle delle spiegazioni.

“Non ti preoccupare, niente più aerei ne auto, solo qualche passo, tranquilla!”

Naya sospirò, illuminandosi poco dopo.

“Hai per caso detto doccia?”

Dianna rise mentre Naya la prendeva per i fianchi e sollevandola la fece volteggiare un paio di volte.

“Sei sempre la solita Rivera!!”
 

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Naya rimase a bocca aperta quando uscì dalla doccia nel vedere Dianna indossare un abito con le maniche a tre quarti ed un’abbondante scollatura, e che le arrivava al ginocchio, era bianco e aveva dei motivi floreali. I capelli li aveva lasciati sciolti e mossi, e stava sistemando gli ultimi dettagli del trucco, quando vide Naya attraverso lo specchio che cercava la mandibola a terra.

“Che cosa succede tesoro?”

“N-niente. O meglio, sei bellissima, come sempre, è solo che devo indossare di nuovo gli abiti che avevo indosso oggi, e così tutti penseranno che io sia una povera scema al tuo confronto.”

Dianna le si avvicinò, sorridendole.

“Intanto non importa quello che indossi, sei stupenda in ogni modo e anche scema a dire il vero” le disse, prendendosi una piccola sberla sul braccio da Naya che le fece la linguaccia, ”e comunque ho pensato a tutto. Vai a vedere dentro il tuo armadio”

Naya guardò perplessa la sua ragazza, avvicinandosi all’armadio, che subito dopo aprì.

All’interno trovò un abito rosso scuro, senza maniche, aderente e corto poco su del ginocchio, con tanto di giacca in pelle nera, nel caso avesse avuto freddo, insieme a tacchi con pochette neri.

Naya boccheggiò un paio di volte, girandosi poi verso Dianna.

“L’ho visto in un negozio giorni fa, e non ho saputo resistere, quel vestito urlava il tuo nome! La biancheria la trovi dentro la valigia, scegli quella che preferisci! Ora sbrigati prima che io ci ripensi e ti salti addosso togliendoti quel povero piccolo e indifeso asciugamano che indossi.”

Naya arrossì, e questa era una cosa che solo Dianna riusciva a fare. Si voltò poi verso l’armadio, sbrigandosi a cercare l’intimo nella valigia per vestirsi.
 

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Le due erano pronte, erano una di fronte all’altra e Dianna stava sistemando amorevolmente una ciocca di capelli della sua ragazza, che aveva deciso di lasciarli un po’ ondulati e liberi sulle spalle.

Naya sorrise, perdendosi a vedere l’espressione della sua ragazza. Si allungò poi sulle punte, baciando le sue labbra.

“Sei pronta?”

Chiese Dianna porgendole la mano.

“Con te al mio fianco sempre.”

E senza esitare Naya prese la mano di Dianna tra la sua, uscendo dalla loro stanza.

Camminarono in silenzio, stringendosi di tanto intanto le mani, mentre la bionda si voltava per rivolgerle qualche sorriso.

Un paio di minuti dopo, le due raggiunsero una stanza dall’arredamento moderno, con una vista che dava sul giardino della proprietà. Dianna si fermò, voltandosi verso Naya.

“Preferisci cenare dentro o fuori nel giardino?”

Naya considerò le due opzioni, notando che probabilmente all’esterno avrebbero avuto più privacy e che il tempo comunque permetteva di farlo. In ogni caso, entrambe erano munite di giacca, non sarebbe stato un problema.

“Fuori, se a te va bene.”

Dianna le strinse nuovamente la mano, rivolgendo poi l’attenzione verso il cameriere che stava aspettando istruzioni. Gli fece cenno verso il giardino, e disse qualche parola in francese.
Naya rise, notando come la donna ormai cominciasse a masticare bene quella lingua.

“Cosa c’è?”

Dianna sentì la lieve risata, girandosi curiosa per capire che cosa l’aveva provocata.

“Potresti avergli pure detto che è attraente per quanto ne so! Devo cominciare a prendere lezioni di francese per caso?”

Dianna rise.

“Non potrei mai dirgli una cosa simile! L’ho solo avvisato della nostra decisione, e si, dovresti prendere lezioni di francese, è una lingua molto sensuale..”

Naya sogghignò alla donna, approfittando dell’assenza del cameriere attirandola a se.

“Dici così anche quando dico qualcosa in spagnolo, non è che forse tu sei attratta da me?”

Dianna si morse il labbro inferiore, avvicinandosi all’orecchio di Naya.

Surement, mon amour.

Naya venne scossa da un brivido, ma questa volta non l’avrebbe fatta passare liscia alla sua ragazza. Si avvicinò alle sue labbra, esitando per qualche secondo.

Te quiero, mi amor.

E senza aspettare altro, unì le loro bocche in un bacio passionale, sentendo Dianna fremere tra le sue braccia, scossa dallo stesso brivido che prima le aveva provocato.

Appena il bacio terminò, le due si scambiarono un tenero sorriso, avviandosi poi verso il loro tavolo.
 

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La cena stava procedendo con calma. Il cibo era ottimo, e di certo la compagnia non era paragonabile a nessun’altra al mondo. Avevano deciso di prendere posto una di fronte all’altra, di tanto in tanto donandosi qualche carezza, o scambiandosi veloci baci o giocando l’una con le mani dell’altra. Parlavano di come procedevano le cose a casa, Naya aveva raccontano a Dianna che Arthur e Lucy ormai erano inseparabili, e la ragazza non vedeva l’ora di tonare a casa per rivedere il suo cucciolo e incontrare finalmente il nuovo acquisto della famiglia.

A fine cena, decisero di fare una piccola passeggiata per il parco, prendendo posto poi su una panchina, stringendosi l’una all’altra. Si era alzato un po’ di vento, e di certo la vicinanza del corpo dell’altra non guastava per scaldarsi e scaldare i loro cuori.

Rimasero alcuni minuti in silenzio, quando Naya decise di spezzarlo.

“Sai, ho anche io una sorpresa per te, non credere d’essere l’unica ad avere le proprie tecniche cara Agron.”

Dianna spostò la testa dall’incavo del collo di Naya, quel poco che bastava per guardarla con un sopracciglio alzato.

“E cos’è?”

“Oh no! Non credere di poter corrompermi! A tempo debito lo scoprirai!”

Naya le accarezzò poi una guancia, avvicinandosi sempre più per baciarla. Le loro lingue si sfiorarono, e lentamente il bacio cominciò a scaldarsi. Le mani di Dianna vagarono sui fianchi della mora, che era impegnata a morderle le labbra.

A fiato corto, le due interruppero il bacio, appoggiando l’una la fronte sull’altra.

“Credo sia il caso di tornare in camera..”

Propose Dianna, e Naya annuì.

“Penso proprio che tu abbia ragione.”
 

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Impiegarono la metà del tempo necessario per arrivare alla loro stanza, e appena dentro nessuna delle due riuscì più a contenersi.

I loro abiti abbandonarono i propri corpi, mentre le loro mani danzavano l’una sulla pelle dell’altra, accompagnate da lunghi baci che venivano lasciati in ogni parte del corpo.

Ormai nude raggiunsero il letto, e Naya fece stendere dolcemente Dianna, avvicinandosi poi al suo collo e cominciando a baciarla, mentre le mani di Dianna erano allacciate al suo collo.

La mora si fece strada con un sentiero di baci arrivando all’orecchio di Dianna, passando per il collo risalendo per la mandibola, cominciando a dirle qualche frase, sembrava quasi una canzone, la sua voce era un canto melodioso, e sembrava parlare di cose che le erano famigliari. Decise poi di prendere il controllo, ribaltando la situazione e facendo stendere Naya sotto di lei, cominciando a baciarla, percorrendo lentamente il suo corpo.
Le mani della mora lasciavano graffi sulla schiena della bionda, che nonostante tutto non si fermava, continuando nella sua opera.

Passarono tutta la notte a cercare l’una il tocco dell’altra. I loro corpi erano affamati di contatto, e i loro cuori di emozioni.

Riuscirono decisamente a saziare le loro necessità.
 

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Ormai l’alba era vicina, e le due avevano deciso di uscire nel terrazzo della loro stanza per ammirarla. Erano sedute su di uno sdraio, abbracciate e avvolte in una grande coperta.

“Lo sai che non potrei mai stancarmi di questo?”

Dianna sorrise a Naya, baciandole il mento.

“Bè ti conviene abituarti Rivera, ho intenzione di trascorrere molti, moooolti anni così.”

Naya si abbassò, baciandole la punta del naso.

“Quindi la tua sorpresa?”

Chiese la bionda, la sua curiosità di certo non l’aveva abbandonata, anche se ormai la stanchezza si stava facendo sentire.

“Ma come, non sei stata attenta allora stanotte..”

Dianna rimase un attimo in silenzio, ripensando alle parole che le aveva sussurrato quella notte Naya all’orecchio.

“Una canzone? Mi hai scritto una canzone?”

Chiese titubante, quasi imbarazzata da quel gesto.

“Mh, potrebbe essere, ma forse no, prima o poi lo scoprirai.”

Dianna mise il broncio, non le piaceva sapere le cose per metà, solo lei aveva il diritto di farlo!

Naya ridacchiò, levando a suon di baci il broncio dalle labbra della sua ragazza, che all’inizio cercò di difendersi, scoppiando poi a ridere. Mentre le due ridevano e si scambiavano baci, Naya prese tra la sua mano il polso di Dianna, accarezzandolo, notando poi che c’era un graffio bello grande.

“Dannazione..guarda che ho combinato..”

Dianna si voltò verso il proprio polso, riportando poi lo sguardo su Naya che la fissava preoccupata.

“Mi dispiace, ti fa male? Dio, sapevo che dovevo fare la manicure ma non ne ho avuto tempo, perdonami io..”

La bionda le poggiò l’indice sulle labbra, sorridendole.

“Hey hey tranquilla tesoro! Se non me l’avessi detto tu non me ne sarei neanche accorta! Non immagino quanti ne ho sulla schiena, allora.”

Sorrise alzando un sopracciglio con malizia.

Naya si apprestò ad abbracciare la sua ragazza , spostando poi la coperta dalla sua schiena quel poco che bastava per constatare che effettivamente Dianna aveva ragione.

“Ops..diciamo che sembra che tu abbia litigato con un gatto ecco..per fortuna che sono sulla schiena.”

“Ma tu sei il mio topolino, sono io il gatto qui.”

E detto questo, cominciò a torturare il collo di Naya, approfittando della loro posizione. La mora chiuse gli occhi, persa nella sensazione del respiro e delle labbra di Dianna sul suo collo.
Quando la bocca di Dianna si fece più insistente, si staccò controvoglia, guardandola negli occhi.

“Per quanto io odi dirlo, quando ritorno ho delle riprese da fare, e sarebbe un po’ difficile coprire un tuo eventuale succhiotto. Sappiamo bene che quando me li fai lasci il segno per settimane.”

Dianna annuì compiaciuta del commento fatto. Adorava lasciare piccoli segni sul corpo della sua ragazza, era un modo come un altro per far capire alle persone che Naya era sua, anche se non potevano andare in giro a dirlo apertamente. Questo era un metodo alternativo.

La donna però non si arrese, facendo stendere la sua ragazza sullo sdraio, scostando leggermente la coperta dal suo petto. Ci depositò un bacio, tornando poi a guardarla negli occhi.

“Qui però nessuno lo scoprirà mai, e potrai ricordarti di me ogni volta che lo vedrai, per un po’ di tempo.”

Naya non riuscì a contraddirla, ma si apprestò a mettere in chiaro una cosa.

“Non potrei mai dimenticarti, mai.”

Le due si scambiarono un bacio, prima che Dianna tornasse al petto della ragazza per cominciare la sua “opera” dimenticandosi decisamente del sole che stava ormai sorgendo.
 

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Sicuramente separarsi quella mattina non era stato facile. Dopo aver passato qualche ora in terrazzo le due decisero di rientrare nella loro stanza, optando per una doccia rilassante in compagnia l’una dell’altra.

Con calma poi si erano vestite, Naya aveva indossato gli abiti che portava il giorno del suo arrivo, e ora sedeva sul letto aspettando che Dianna sistemasse le ultime cose. Adorava guardarla, non riusciva a staccarle lo sguardo di dosso, e la bionda sentendosi osservata si girò verso di lei, rivolgendole uno sguardo dolce.

“Così mi consumi piccola!”

Naya si alzò raggiungendola e abbracciandola da dietro mentre Dianna si sistemava davanti allo specchio.

“Cercavo di imprimere nella mia mente ogni minimo dettaglio prima di ripartire..”

Dianna vide attraverso lo specchio lo sguardo quasi triste della ragazza, si voltò tra le sue braccia, accarezzandole il viso.

“Ancora poche settimane Nay, te lo prometto.”

Naya si appoggiò alla mano della ragazza, sorridendo e chiudendo gli occhi.

“Lo so, lo so amore.”

Dianna fece scorrere le sue braccia lungo il collo di Naya, portandola stretta a se, rimanendo abbracciate per interminabili minuti, cercando di imprimere il corpo dell’una in quello dell’altra.
 

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Decisero di farsi portare la colazione in camera per passare quelle ultime ore insieme da sole.

Finirono con il lasciare la colazione sul tavolo, rimanendo distese a letto abbracciate, continuando a parlare e a fare piani e progetti per quando Dianna sarebbe ritornata a casa.

“Credo sia ora di andare..”

Annunciò la bionda, rimanendo abbracciata alla sua ragazza.

“Credo tu abbia ragione, ma non voglio lasciarti..”

Dianna sentì la voce di Naya tremare appena, e velocemente si portò a sedere sul letto per guardarla. La ragazza non stava piangendo, nonostante gli occhi lucidi. Le rivolse un tenero sorriso, che venne però spazzato via da un singhiozzo.

La bionda si affrettò a portare tra le sue braccia la mora, accarezzandole i capelli cercando di tranquillizzarla ma le lacrime sul proprio volto non la rendevano credibile.

Il cellulare di Dianna improvvisamente suonò, si sporse per raggiungerlo e vide che era il manager. Tirò su con il naso, schiarendosi poi la voce ancora tremante per via del pianto.

“Hey, tutto ok?”

“Buongiorno Dianna, si, tutto ok. Ti chiamavo per dirti che avete l’auto che vi aspetta per partire verso l’aeroporto, quando volete insomma.”

L’uomo aveva sentito dalla voce di Dianna che le due si stavano consolando e cercando di spendere al meglio gli ultimi momenti insieme.

“Certo, grazie mille.”

“Di niente, buon viaggio, a tutte e due.”

Dianna terminò la chiamata, alzandosi poi dal letto, mentre Naya, che le dava ora le spalle stava cercando di sistemarsi il trucco. Si alzò anche lei, prendendo la sua borsa e la sua giacca raggiungendo Dianna.

“Aspetta..”

La bionda la prese per un polso, facendola voltare. Le sistemò il trucco velocemente, prima di baciarla ancora.

“Ti amo, e lo farò per sempre.”

Naya le sorrise, baciandole la mano che ancora cercava di sistemarle il trucco sul viso.

“Anche io ti amo, non smetterò mai di farlo.”
 

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Naya Rivera: “Perfection pic.twitter.com/zLwS0rqI

 

Pochi dopo..
 

Dianna Agron: “@NayaRivera France is always better when it’s with you! What a weekend! Now get home safe! X pic.twitter.com/9pyPupd1
 

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Erano passati ormai un paio di giorni da quando Naya era tornata a LA, e Dianna aveva deciso di concedersi un altro paio di giorni di riposo andando ad una delle sfilate che erano programmate per la Fashion Week a Parigi.

Si era divertita, e aveva passato un pò di tempo in compagnia di alcune amiche, però il pensiero che era permanente nella sua testa era Naya e quelle parole che le aveva sussurrato all’orecchio qualche notte prima.

Ormai la giornata trascorsa alle sfilate era terminata ed era in auto di ritorno al suo hotel. Arrivata, cercò di tenere la mente occupata, sistemando gli abiti che aveva usato mentre aveva trascorso il weekend con Naya.

Prese tra le mani la sua giacca di pelle, controllando di non aver dimenticato nulla nelle tasche, e infilando la mano in una di essa, venne a contatto con qualcosa.

Estrasse un foglio di carta piegato, un po’ stropicciato. Appoggiò la giacca sul letto, aprendo il foglio e potendo sentire il profumo della sua ragazza, sorrise quando notò la sua calligrafia. Prese posto sul letto vicino alla giacca, cominciando a leggere.

Back To Us” diceva il titolo. Scorrendo le parole Dianna riuscì perfettamente a ricordarne alcune che Naya le aveva sussurrato quella notte che avevano trascorso insieme, che avevano passato ad amarsi. Lacrime silenziose le segnarono le guance mentre era ormai arrivava alla fine del testo.

La canzone parlava di lei, di loro, di tutti i momenti che avevano passato insieme.

Senza pensarci due volte prese il suo cellulare e avviò la chiamata con Naya.

“Hey piccola, è tutto ok? Dovevamo sentirci tra un paio d’ore..”

Naya sentì dall’altra parte del telefono la ragazza che cercava di non piangere, e sentì un rumore di carta che veniva piegata.

“Oh..immagino che tu l’abbia trovata..”

Dianna prese un respiro profondo, cercando di mantenere il controllo e non piangere ancora.

“L’hai scritta per l’album?”

“No, se devo essere sincera, l’ho scritta per noi, per te. Potrebbe anche far parte dell’album, ma prima di tutto questa canzone è tua, e sarai tu a decidere che cosa farne.”

“Capisco.”

Dianna continuava a prendere respiri profondi, mentre Naya cominciava ad agitarsi.

“Ti..ti piace?”

La mora non ricevette alcun tipo di risposta. Dianna aveva la bocca impastata e non riusciva a parlare.

“Ok, forse è il caso che lo facciamo insieme allora. Ora devi ascoltarmi bene, devi fare una cosa per me, ok?”

“Ok..”

Naya prese coraggio.

“Ricordi la borsa che hai usato mentre ero li? Ho messo una chiavetta USB all’interno, cercala e attaccala al computer, quando sei pronta, premi play.”

La ragazza non ricevette nessuna risposta, ma sentì nitidamente Dianna alzarsi e cominciare a muoversi per la stanza. Minuti dopo, la sentì poi accendere il portatile, e dopo l’ennesimo sospiro, inserì la chiavetta.

“Okay, sono pronta.”

“Premi play quando preferisci.”

Ci furono alcuni minuti di silenzio, fino a che Dianna non prese coraggio e schiacciò play.

Le parole che pochi minuti prima aveva letto su quel foglio scritte con la calligrafia di Naya ora le sentiva cantate dalla stessa donna. La sua voce così melodiosa e piena di sentimento riusciva sempre a toccarle l’anima. Le lacrime che fino a quel momento era riuscita a trattenere ritornarono a segnarle il viso.

Non erano lacrime di dolore, ne tanto meno di tristezza. Erano lacrime di gioia, d’amore.

Terminata la canzone, Naya rimase in silenzio.

“E’ semplicemente perfetta. Non saprei con che altre parole descriverla, credo non ce ne siano.”

Naya sorrise, rilassandosi un po’.

“Quindi ti piace, ne sono felice. Credevo fosse un’idea stupida, ma non riuscivo a levarmi di testa quelle parole, e quei momenti, e ho così deciso di trasformare tutto questo in musica.”

Dianna interruppe il flusso di parole della ragazza.

“Non riesco ad esprimerti a parole quanto io sia orgogliosa di te. Sei una donna meravigliosa e piena di talento, in grado di raggiungere tutti i suoi obbiettivi. Poterti essere accanto, giorno dopo giorno per me è un onore, sono così grata di averti conosciuta. Mi hai reso partecipe della tua vita, condividendo con me ogni momento ed ogni esperienza, e questo è sempre stato uno dei miei più grandi sogni. Ho sempre sperato di trovare qualcuno che riuscisse a farmi sentire amata senza usare troppe parole o grandi gesti, ma con le piccole cose, e il fatto che tu abbia scritto una canzone per me, per noi, è qualcosa di semplicemente indescrivibile. Ti amo Naya, ti amo e non potrei immaginare la mia vita senza te.”

Dianna rimase in silenzio, un silenzio che venne interrotto da un singhiozzo dall’altro capo del telefono.

“Naya? Stai bene?”

“Eri tu quella che doveva piangere sai, non io!”

Scherzò facendo ridere lievemente Dianna, per poi continuare.

“Vedi, è per questo che ti amo, non c’è mai stato nessuno nella mia vita, a parte la mia famiglia, che mi abbia mai apprezzata e sostenuta come fai tu. Ed è per questo che tu, sei diventata parte della mia famiglia, la parte del mio futuro. Un futuro che come hai detto tu, non saprei immaginare senza di te. Ci sono ancora molte cose che voglio realizzare, e in gran parte di queste, ci sei tu”

Le due sorrisero ai rispettivi capi del telefono, rimanendo qualche minuto in silenzio.

“Sai cosa? Fanculo a tutto questo, hai detto che devi volare a New York tra un po’ di giorni giusto?”

“Si, perché?”

“Vengo da te, non riesco più a rimanere qui, mi servono un altro paio di giorni ancora con te.”

Naya rise. Quella donna era incorreggibile.

“Perfetto amore, ora però devo scappare, devo andare sul set.”

“Certo, buon lavoro piccola, e grazie ancora, di cuore. Ti amo.”

“Anch’io ti amo, ci sentiamo più tardi!”
 

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Passarono alcuni giorni, e su Twitter, Naya annunciò il suo imminente volo per New York.
 

Naya Rivera: “Off to NYC!”


E qualche ora dopo, Dianna non si lasciò sfuggire l’occasione di provocarla.
 

Dianna Agron: @NayaRivera for part deux? Wish I was able to come too! But I am here & I haven’t seen a plane in days. ;) x pic.twitter.com/LTiM5efs

  
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