aluuuuura :3
premetto che questa è la mia prima ff e spero vi piaccia çç
il "prologo" è un po' merdoso, ma ho tante idee per i prossimi capitoli **
beh, RECENSITE E NON FATEMI SENTIRE FOREVER ALONE PER PIACERE çwç
@hisvoice_ on twitter.
Prologo.
E' già dicembre e ormai comincia ad arrivare l'inverno.
Sono le due di notte circa e sono stesa nel mio letto matrimoniale, da sola.
Già, ho un letto matrimoniale tutto per me! Per alcuni può essere una cosa fantastica, ma per me non lo è. La persona che dovrebbe essere di fianco a me non c'è più ed è giusto così. Però mi fa male. Nonostante siano passati ormai tanti, tantissimi anni il cuscino odora ancora di lui.
Fisso il soffitto, in attensa che gli occhi comincino a chiudersi ma non succede. Così mi alzo facendo un po' di fatica. Beh...ho la mia età ormai.
Scendo le scale lentamente, cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare nessuno. Arrivo in salotto e mi siedo sul divano. Resto lì a pensare a tutti quei pomeriggi ormai lontani, passati con i miei vecchi amici quando eravamo dei normali adolescenti che sognavano ad occhi aperti. Prendo il telecomando e accendo la tv.
Metto a un canale a caso...ed eccolo lì. Lo vedo, sorridente. Come quando da ragazzini giocavamo a rincorrerci sulla spiaggia deserta e lui rideva, perché era la cosa che gli riusciva meglio.
E' lui, il famosissimo Justin Drew Bieber. E' nella televisione, a migliaia di km da me. Mano nella mano con sua moglie, Selena Gomez.
Lui sorride e non posso fare a meno di sorridere anch'io ricordando i momenti passati insieme.
Sento la porta aprirsi lentamente e poi richiudersi poco dopo.
Non mi volto, rimango lì a guardare lo schermo della tv. Sento dei passi dietro di me, ma ad un tratto si fermano.
-Nonna!- è la voce di Jane, mia nipote. Probabilmente sarà tornata da una festa.
-Tesoro- le rispondo sorridente, sperando che nel buio non riesca a vedere le lacrime del mio cuore.
Lei si avvicina e si siede affianco a me.
Fissa anche lei quella scena insieme a me e dopo qualche secondo prende il telecomando.
-Fanculo.- esclama. E in un flash la tv si spegne e quell'immagine rimane fissa solo nella mia testa.
Jane mi guarda, col suo visino forse un po' troppo truccato ma pur sempre dolce.
-Non puoi amarlo per sempre, Eveline.- sono rari i momenti in cui Jane mi chiama 'nonna'. Perché per lei, sono come un'amica.
Me lo disse quando aveva 14 anni "Tu non sei mia nonna, Ev. Tu sei la mia migliore amica" e io ero felice di esserlo perché lei mi sapeva dare i consigli giusti al momento giusto nonostante la sua tenera età. Ora ormai ha 17 anni e io la invidio tanto per il suo carattere, per la sua forza. Ci assomigliamo tanto, sia fisicamente sia caratterialmente e in lei ci vedo me alla sua età.
Le annuisco, senza dire una parola. Mi alzo da quel divano e me ne torno a dormire, in attesa di un'altro schifosissimo giorno.