è la mia prima fanfic...e a quanto pare non sono brava nelle presentazioni...certo, sono un lui e una lei, ma siamo un po' lontani dai soliti personaggi...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Aprì gli occhi.
Dove si trovava?
Dov'era sua madre?
Era solo.
La disperazione si stava per impadronire di lui, quando
all'improvviso le piccole orecchie canine sulla
sommità della sua testa fremettero.
Qualcosa. C’era qualcosa.
Come prima cosa vide i suoi piedi, piccoli piedi infilati in
altrettanto piccoli sandali.
Ormai la creatura di trovava accanto a lui. Da quella posizione poteva
vederne solo i pantaloni, rossi.
D’un tratto la leggera brezza primaverile gli
portò il suo odore.
Un’umana…
La donna si chinò su di lui.
I suoi capelli corvini caddero in avanti.
Il neonato tese la manine paffute verso quei capelli che sembravano
essere stati creati unicamente per poter essere accarezzati.
La sacerdotessa sorrise.
I suoi grandi occhi neri si fissarono in quelli del piccolo, per nulla
turbati dal vedere i segni del suo essere uno youkai.
Sistemò meglio l’arco che teneva in mano,
così da poter sollevare quella minuscola creatura senza
sforzo, e prese il neonato in braccio, stando attenta a non fargli del
male con l’armatura che indossava.
Peccato non poter occuparsi di lui, ma il tempo davvero stringeva.
Un bambino. Una gioia che non l’avrebbe mai toccata. Non
rimpiangeva però di doversi allontanare dalla vita.
Avrebbe fatto ciò che sentiva necessario. Era il suo compito.
Guardò il piccolo, che nel frattempo si era addormentato.
Si era ormai addentrata in un boschetto. Delicatamente per non
svegliarlo, depose lo yukai ai piedi di un albero baciato da sottili
raggi di sole, certa che lì sarebbe stato ritrovato dai suoi
genitori.
Impugnò saldamente l’arco, si accertò
che la faretra fosse piena di frecce sacre, quindi si voltò
e si allontanò, decisa a combattere la sua ultima battaglia.
Il neonato aprì gli occhi dorati e placidamente
osservò la figura della donna che se ne andava, e quei
meravigliosi capelli corvini che ondeggiavano al passo della
sacerdotessa rimasero sempre in un posto nascosto del suo cuore.
Lo youkai non sapeva che di lì a poco la divina sacerdotessa
Midoriko avrebbe dato origine alla sfera degli Shikon, e di quanto quel
piccolo oggetto avrebbe influito sul proprio futuro.
Midoriko non sapeva di aver lasciato il neonato sotto lo stesso albero
al quale una sacerdotessa di molto simile a lei l’avrebbe
sigillato e dove una ragazzina venuta dal futuro avrebbe poi
intrecciato la propria vita a quella del piccolo, a quella dello youkai
chiamato Inuyasha.