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Autore: HGpeeta    21/10/2012    2 recensioni
Ok, mia sorella è la protagonista della storia e qui non ci piove. Ma avete mai provato a vedere il tutto con i miei occhi? Avete mai provato a chiedervi come mi sono sentita?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Eccomi. Sono stata scelta, mi stanno portando nell' arena.
Non vedo niente tranne il sangue che sgorga dalle mie mani, ho un taglio in un braccio. Corro a più non posso, mi faccio spazio tra gli alberi, corro, inciampo, mi rialzo e poi il nulla.
Mi sveglio di soprassalto. Un' altro incubo, ormai è dal mio compleanno che li ho. Ho dodici anni e potrei essere sorteggiata per gli Hunger Games. Il solo pensiero mi fa venir voglia di vomitare, di gridare.
Riesco ad alzarmi in piedi, stando attenta a non svegliare mia sorella Katniss e raggiungo il letto di nostra madre.

Deve avermi sentito perchè apre gli occhi e sussurra: - Prim c'è qualcosa che non va?
-Un brutto sogno!- esclamo. -Posso venire lì con te?-
-Certo!- risponde.

Mi butto tra le braccia di mia madre e rimane solo il rumore dei nostri respiri a farmi compagnia.
Quando mi sveglio il sole è già caldo nel cielo, Katniss non c'è, ma sono sicura che sarà nei boschi a cacciare con Gale. Lui è il migliore amico di mia sorella, o almeno lei dice questo.
Secondo me Gale è innamorato di Katniss, ma non penso che lei se ne sia accorta. Forse lei non lo ricambia.

Mia madre è in cucina così scendo e trovo Lady, la mia capra e Ranuncolo il mio gatto che trotta verso di me, Katniss odia Ranuncolo, non si piacciono ma non posso dare tutti i torti al mio Ranuncolo dopo che mia sorella ha cercato di affogarlo in un secchio d'acqua quando l' ho portato a casa. Mia madre mi ha preparato una vasca di acqua calda, comincio a strofinarmi la pelle finché non la sento liscia, a quel punto esco, mi asciugo velocemente e prendo il completo azzurro che era stato di Kat, mi è un po' largo ma mia madre lo stringe con delle spille da balia e poi si occupa dei miei capelli, me li acconcia in due trecce che partono dall' attaccatura dei capelli penso.

La porta cigola ed entra Katniss con il cibo, ha perfino delle fragole, mi piacciono le fragole. E' in ritardo per cui mi sorride e corre di sopra per sistemarsi entro le due.
A quell' ora dovremo presentarci in piazza e agonizzare il tempo giusto che i nomi vengano scelti. Sarò io? Sarà mia sorella? Sarà Gale? Potrebbe essere la mia amica Julie. Potrebbe essere chiunque.
Tutto questo succede perchè viviamo nella terra di Panem, sotto il controllo di Capitol City, viviamo in distretti numerati dall' uno al 13. Anni fa scoppiò una guerra tra i distretti e Capitol City, dodici furono sconfitti, uno distrutto. Perciò ogni anno, i distretti devono offrire un ragazzo e una ragazza ( tra i 12 e i 18 anni), chiamati tributi, perchè vengano condotti in un'arena e lottino fino alla morte, il vincitore sarà coperto di ricchezze, gli altri saranno coperti da 3 metri di terra.

Ho appena il tempo di scacciare quei pensieri che Katniss scende ed è favolosa, indossa un abito di nostra madre e ha un acconciatura elaborata.
- Sei bellissima- mormoro.
-Non sembro neanche più io- dice. Poi mi abbraccia. -Tieni dentro la coda, paperella- mi dice mentre mi rimette a posto la camicia.
- Quack- dico con una mezza risata.
-Quack a te!- mi risponde con una risatina. -Dai, mangiamo.

Appena abbiamo finito ci dirigiamo verso la piazza, per la mietitura, dopo che ci hanno registrate io vado verso il mio punto di raccolta e lei verso il suo.
Trovo Julie, ha un vestito giallo sbiadito davvero carino, si avvicina e mi abbraccia.
L'orologio batte le due e il sindaco, il padre di Madge un'amica di mia sorella, si alza da una delle tre sedie, poste sul palco, si avvicina al microfono e comincia a leggere la stessa storia da anni a quanto dice mia madre.
Io non riesco a pensare ad altro se non a che, tra poco sceglieranno due di noi e per questi sarà la fine. Il distretto 12 ha vinto solo una o due volte.
Finisce la cantilena, ed Effie Trinket si avvicina pimpante e trilla: -Prima le signore!- si avvicina all' urna alla sua destra e sfila un strisciolina tra le migliaia che contiene.
Il sangue si gela dentro di me, mia sorella ha venti biglietti con il suo nome. Venti. Il suo amico Gale ne ha quarantadue. Ho paura per loro, perchè la buona sorte non gioca a loro favore, ho paura per Julie, ho paura per me. Stringo i pugni e prego, prego che non sia mia sorella. Effie raggiunge il microfono e legge un nome con voce chiara.
Non è mia sorella. Non è neanche Julie.
Sono io.

  
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