Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Nata dalla Tempesta    21/10/2012    4 recensioni
I pensieri notturni di Akon, terzo seggio della dodicesima compagnia.
Chi potrebbe mai amare un uomo così? Chi potrebbe mai amare uno come...come me?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata a fafnir, Saeko_san e Rakegy.

Alambicchi, ampolle, documenti.

Akon non conosceva altri modi di vivere. Lui apparteneva al laboratorio.

Non l'avrebbe mai ammesso, ma si sentiva tremendamente solo.

"Tutti hanno una compagna o un compagno." pensò mentre riordinava una pila di documenti.

"Tutti hanno qualcuno, qualcosa per cui valga la pena lottare. Il taichou Byakuya ha sua sorella, Ichigo Kurosaki protegge la sua famiglia, il luogotenente Abarai ha lottato per salvare la luogotenente Kuchiki, il capitano Kenpachi ha la piccola luogotenente Yachiru. "

Andò a riporre i suoi strumenti da lavoro in un armadio che chiuse con un lucchetto.

"Ed io?" si chiese uscendo dal laboratorio. Un sorriso amaro e rassegnato affiorò sulle sue labbra.

"Io sono solo."

Si poggiò su un muretto con le braccia incrociate al petto, lo sguardo rivolto verso la luna piena che troneggiava in mezzo al cielo stellato. Si passò distrattamente le dita sulle tre piccole corna che aveva sulla fronte e sospirò.

"Chi potrebbe mai amare un uomo così? Chi potrebbe mai volere come compagno uno come..come me?"

Akon rivolgeva spesso domande alla luna, ma non riceveva mai alcuna risposta. Non che pensasse che lei potesse rispondergli, ma avrebbe voluto almeno un segno, qualcosa che lo aiutasse a capire perchè. Era un tipo tranquillo, dopotutto, serio e laborioso.

"Un tipo così normalmente sarebbe un buon partito." pensò accendendosi una sigaretta.

Un tipo, si, ma non lui.

Non Akon.

Lui aveva le corna, e un antiestetico spazio senza capelli sulla testa.

E poi lavorava nella dodicesima compagnia, faceva gli esperimenti. E gli altri avevano paura degli esperimenti.

-Tutta colpa tua, taichou.- borbottò, imprecando contro il capitano Kurotsuchi.

"Io saprei amarla, una donna." si disse soffiando fuori il fumo. "Almeno credo." gli sfuggì un sorrisino.

Diede un'ultima boccata, e poi gettò il mozzicone di sigaretta per terra, spegnendolo sotto la scarpa.

Sospirò.

Era solo, solo con i suoi esperimenti e il suo lavoro.

Rivolse un ultimo sguardo al cielo, ormai schiarito dalle prime luci dell'alba.

"Sono libero di sognare io, figlio dell'alba che verrà."
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Nata dalla Tempesta