Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Florence Rhymes    22/10/2012    1 recensioni
[ATTENZIONE:Timeline Alternativa a quella del Manganime "Madoka Magica"]
"Tanto Amore per la sua unica Figlia,e nessun'altro avrebbe potuto prepararle una Cheese-Cake con il genuino Amore di sua Madre.
Togliere a Chiizu le Cheese-Cake,é stato come darle uno schiaffo morale,é stato come farle capire definitivamente che sua madre non sarebbe mai più tornata.
Chiizu amava sua Madre,l'amava con tutto il Cuore,e l'amava tutt'ora. Shurui Amai (Shurui Ai,da Nubile) era sempre stata una Donna forte,ma anche tanto dolce e generosa,che prestava tutte le attenzioni possibili alla sua unica figlia."
[HumanCharlottecentric]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Charlotte, Elsa Maria, Kyosuke Kamijo, Sayaka Miki | Coppie: Homura/Madoka, Sayaka/Kyosuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 2


Il secondo giorno,Chiizu fu costretta a condividere la stanza con un altro ragazzino,che all'incirca era di due,forse tre,anni più grande.
Aveva urlato,urlato tanto,il ragazzino.
Quando aveva sentito le sue urla,Chiizu era rimasta inizialmente raggelata nel letto,poi si era fatta coraggio,e si era sporta appena fuori dalla stanza,e quando il Ragazzino passò davanti alla sua stanza le si gelò il sangue nelle vene.
Vide un Ragazzino,lo stesso ragazzino che ora dormiva con aria sofferente nel letto accanto a quello di lei,con le braccia bruciate quasi fino ai gomiti e le gambe bruciate fino al ginocchio,in braccio ad un signore che probabilmente era il padre,ed affianco a lei c'era una ragazzina dai corti capelli blu,che piangeva e continuava a ripetere in maniera quasi supplicante il nome del Ragazzino.
"Kyousukekun...!"
Ripeteva la ragazzina fra i singhiozzi.
Poi Chiizu aveva chiuso la porta,appena si era resa conto che una delle infermiere che accompagniavano il ragazzino l'aveva notata,ed era rapidamente corsa nel suo Letto.
Si era addormentata,e non ci aveva più pensato,finché la stessa Infermiera di prima non entrò,spingendo una sedia a rotelle.Riconobbe il ragazzino sedutovi sopra come quello di prima,cos come riconobbe anche la ragazzina dai capelli blu che singhiozzava ancora al suo fianco.
L'infermiera adagiò il ragazzino sul letto,e lo avvertì che sarebbe passata spesso per aiutarlo a prendere le sue medicine,perché gli era impossibile utilizzare le mani,e per aiutarlo a mangiare.
L'Aria sofferente di quel Kyousuke,Chiizu é certa che non se la scorderà mai.
Lui annuì,come se fosse un morto,uno zombie,e l'Infermiera uscì dalla stanza per parlare coi genitori di lui,lasciando i tre ragazzini da soli.
Chiizu rimase per un bel pò di tempo a fissare i due,scostando ogni tanto lo sguardo quando si rendeva conto che la ragazzina dai cappelli blu girava lo sguardo verso di lei. Nella stanza era calato un silenzio quasi irreale ed imbarazzante,da quando l'Infermiera se n'era andata.
Poi,fu la stessa ragazzina dai capelli blu ad interrompere quel silenzio.
"Perché guardi così Kamijokun?"
Chiese lei,in un tono che forse doveva apparire minaccioso,ma che di certo non avevano ottenuto l'effetto sperato,visto il singhiozzare sommesso che spesso le incrinava la voce. Allora anche il ragazzino,Kyousuke -o Kamijo,come quella ragazzina l'aveva chiamata-,si girò verso di lei,fissandola come se l'avesse notata solo in quel momento.
Chiizu quasi si spaventò per la tristezza che era velatamente nascosta negli occhi del ragazzo.
"Io...volevo...cercavo di...ero solo incuriosita.tutto qui."
Rispose,deglutendo. Inizialmente non sapeva come risponderle,e per questo inizialmente apparve molto timida,e la ragazzina dai capelli blu si accigliò,inclinando la testa di lato.
"Incuriosita?"
Ripeté a sua volta.
Chiizu annuì,poi scese dal letto e si avvicinò al ragazzino,sorridendogli. Lui continuò a fissarlo con quegli occhi vitrei e spiritati. Lei conosceva bene quello sguardo,era lo sguardo di chi aveva perso un qualcosa d'importante,una cosa da cui nessuno potrebbe pensare di separarsi,era lo sguardo che l'Infermiera Himeko aveva detto d'aver visto in lei,quando le avevano rivelato di non poter più mangiare le sue amate Cheese-Cake.
Si chiese chi o cosa aveva perso quel ragazzino,per ridurlo così.
"Come ti chiami?"
Chiese Chiizu,fissandolo. Il ragazzo si girò appena verso l'altra ragazzina,che fece una scrollata di spalle,poi lui si sforzò di sorridere -ciò che ne uscì,fu solo una smorfia- e rispose.
"Kamijo Kyousuke."
La voce pareva piuttosto cupa e rassegnata.
Fu forse allora,che Chiizu si prefissò l'importante obbiettivo di far sorridere quel Ragazzino. Avrebbe scoperto cos'aveva,cosa lo torturava nell'animo e,se le fosse stato possibile,avrebbe cercato di aiutarlo,di farlo sorridere.
Trovava che non vi fosse cosa migliore al mondo,del genuino sorriso di una persona.
"Amai Chiizu. Tu..?"
Si girò verso l'altra ragazzina,che si asciugò appena le lacrime e represse la gelosia crescente. Si calmò e,sistemandosi la spilla a forma di fiore che si trovava a fermarle la frangia,aveva preso a torturarsi le mani,quasi valutando se rispondere o meno.
"Miki Sayaka."
Quando la ragazzina che portava il nome di Sayaka si era infine presentata,era entrata l'Infermiera che,lanciando un occhiata in tralice a Chiizu come a volerla sgridare silenziosamente per l'essere nuovamente scesa dal letto,intimò la piccola Sayaka di uscire,perché Kyousuke aveva bisogno di un pò di riposo.
La piccola,seppur a malincuore,acconsentì e,salutando l'amico e Chiizu,uscì dalla stanza assieme ai Genitori di Kamijo,che intanto lo avevano salutato.
Chiizu aveva sentito come una fitta al cuore,quando aveva visto la donna preoccuparsi e piangere per suo figlio.
Oh quanto,quanto le mancava sua Madre.

Persa nei suoi pensieri,nel ricordare ciò che era successo appena il giorno prima con quel ragazzino,non si era nemmeno accorta che erano arrivate le cinque.
Ovvero,era arrivata l'ora delle visite,che lei aveva atteso con trepidazione. Fremeva,al pensiero che quella Ragazzina sarebbe tornata a trovarlo,e quasi sussultò quando sentì la porta aprirsi.
Ma,invece di scorgere Momo che entrava,scorse invece Sayaka,avvicinarsi con un altra ragazzina. Questi aveva i capelli rosa,più chiari dei suoi,e legati da nastri rossi in due code. La ragazzina dai capelli rosa fece un inchino,entrando nella stanza,e sorrise in direzione di lei,poi si diresse verso il letto di Kamijo insieme a Sayaka.
Chiizu osservò i tre quasi rapita. Kamijo si era svegliato,e Sayaka gli aveva preparato qualcosa da mangiare,e lo imboccava. L'altra ragazzina,invece,gli parlava di ciò che era successo a Scuola quella mattina,di come molti suoi compagni si siano preoccupati per lui al sentire che Kyousuke Kamijo era finito in Ospedale.
Si chiese se anche i suoi compagni chiedevano di Lei.
Probabilmente no.
Scosse la testa con forza,tornando a concentrarsi sui tre. Ora Kamijo diceva con rabbia qualcosa a proposito del fatto che non poteva più suonare il Violino,e Sayaka si rattristò assieme a lui. L'altra ragazzina invece sorride,dicendogli che prima o poi sarebbe guarito,Sayaka annuì.
Chiizu,se non fosse che era una sorta di estranea,avrebbe sicuramente dissentito.
Aveva visto quanto era crudele un Ospedale,quanto potevano essere incapaci i Dottori,aveva visto come una persona non sempre poteva uscire viva da un Ospedale.
Erano solo illusioni,quelle delle due ragazzine,di vedere l'altro ragazzino guarire,e forse anche lui lo sapeva,e forse era proprio per alimentare le speranze dei due,che non diceva loro che probabilmente nemmeno avrebbe potuto uscirci da quel luogo.
"Chiizuchan!"
Quando si sentì chiamare,girò quasi automaticamente la testa verso la porta,sicura di chi vi avrebbe trovato. Sorrise come mai prima d'ora,esclamando con gioia il nome di Momo.
Il giorno prima non era venuta,e Chiizu quasi aveva iniziato a temere che mai più l'avrebbe rivista,ma ora quei timori sembravano quasi lontani,estranei.
Poi però si sentì male quando si accorse che Momo portava con sé una sedia a rotelle.
Perché...?
Momo arrossì vistosamente,nascondendo la sedia in un angolo della stanza,ed avvicinandosi a lei. Sorrise in modo rassicurante,ma qualcosa nel cuore di Chiizu le faceva presagire il peggio.
"Posso portarti a fare un breve giro fuori da qua"
"Ma...?"
Chiese,arrivando dritta al punto. Stavolta,erano Kamijo,Sayaka e l'altra ragazza,che le fissavano incuriositi.
"Ma...devo portartici su questa sedia a rotelle."
Chiizu capiva il perché. Temevano potesse sentirsi improvvisamente male un altra volta,per questo forse non poteva portarla nemmeno tanto lontano.
Anche se a malincuore,Chiizu annuì e si mise le scarpe ed una giacca,poi salutò i presenti e si sedette sulla sedia a rotelle,spinta fuori da Momo.
Aveva preso un Album da Disegno ed una matita,ed aveva chiesto a Momo di portarla a vedere i fiori di ciliegio lì vicino.
Perché forse,aveva trovato come rallegrare Kamijo Kyousuke.
   
 
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