Ichigo si alzò di malavoglia dal letto.
Andò in bagno e si specchiò. Lo specchio rifletteva una ragazza con i capelli e gli occhi rossi, molto carina, e ormai 20enne. Riflettè.
Quella sera avrebbe dovuto andare ad una cerimonia noiosa, con tutta quella gente con la puzza sotto il naso che detestava; non era esattamente il suo desiderio più grande, ma la consolazione è che il suo fidanzato, colui che amava, aveva ottenuto una promozione, e in quella stupida festa si festeggiava proprio lui. Lui.
Era il ragazzo più dolce del mondo, carino, simpatico, intelligente e sportivo. Era praticamente la perfezione. Se poi si aggiungeva il posto nell'azienda che gli fruttava molto, anche ricco.
Ichigo, invece, era una normalissima ragazza che, non avendo ancora trovato un lavoro a 20 anni, lavorava in un bar e faceva la baby-sitter per sbarcare il lunario. Tutto questo finchè non erano andati a vivere insieme, e Aoyama aveva iniziato a pagare tutto.
Questo era ciò che la gente pensava di quella strana coppia. In realtà, Ichigo era molto di più. Lei era MewBerry, la paladina che li difendeva quando c'era un chimero.
Sbuffò. Ormai, da almeno 4 anni non c'erano stati più chimeri o alieni, quindi nessuno da difendere. Era finito tutto con Profondo Blu.
- Ma perchè sono così? Dovrei essere felice... ci sono ragazze che mi ucciderebbero per avere tutto questo -. Scacciando via tutti quegli assurdi pensieri, si vestì e uscì, diretta al bar.

*

- Buongiorno ragaz...! - disse, con la sua solita allegria, che in 4 anni non l'aveva mai abbandonata, ma non riuscendo a finire la frase. Il pavimento era tutto allagato e tutte le sue quattro amiche stavano cercando di asciugarlo con degli stracci ormai inzuppati.
Una di esse si alzò e si diresse con aria minacciosa verso Ichigo.
- Alla buon'ora! Sai che ore sono? Si è allagato tutto il bagno, l'acqua è uscita...insomma, un disastro! - disse.
- Scusa, Minto... la sveglia non è suonata e io devo ripassare un po' di cose prima dell'esame.. - ottene come risposta.
- Ok, adesso è meglio che ti sbrighi, però - una terza ragazza, dai capelli verdi, gli si avvicinò, porgendole uno straccio e la sua divisa.
- Grazie, Retasu -.
La giornata continuò così. Fra ordinazioni da parte dei clienti e mille altre cose. Normali.
La sera, mentre Ichigo si prepava per andare alla cerimonia, ebbe di nuovo quel pensiero di impotenza, che non gradiva affatto. In cuor suo, avrebbe desiderato trasformarsi per combattere altri nemici e... - Basta... io sono una ragazza normale. A 16 anni io avrei desiderato tutto questo, dannazione, non manca niente! - e, ancora una volta, scacciò via il pensiero, ignara che presto si sarebbe realizzato. Molto presto...

Come vi sembra? A me pare strano... forse un po' noioso. Spero che vi piaccia. Recensite, mi raccomando!!! Scusate se può sembrarvi un po' corto, ma quando ho pensato allo svolgimento avevo molte idee che non ho scritto. Così le ho perse...