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Autore: Piccola_Roxas    22/10/2012    3 recensioni
[...] ''Ma io… non sono felice. Non lo sono!
Non perché sono così androgino, ma perché lui non mi guaderà mai nonostante il mio aspetto, per quanto dolce potrò mai essere. Perché non sono una donna. ''[...]
[...] ''Ed io, maledetto fato, sono costretto in un corpo maschile su cui lui non poserà mai lo sguardo!''
*Sospesa momentaneamente, chiedo scusa per il disagio!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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My Dream - Prologo

Piccola nota: Cari fan della mia storia ‘La consapevolezza del sentimenti’, mi spiace per l’orrido ritardo ma quando pubblicai il terzo capitolo ancora avevo scuola e gli esami, e non ho potuto scrivere, ed ora che ho tempo non ho molta ispirazione ç^ç siccome non voglio sfociare nel banale solo per postare il capitolo, sto cercando di fare un passo alla volta, procede ma lentamente. Scusatemi ancora, ci sto lavorando ç^ç

Prologo

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Me lo sono sempre chiesto.

E’ sempre stato l’interrogativo della mia vita.

Più mi guardavo allo specchio più ero deluso di ciò che vedevo.

Mi accarezzavo con un dito i lineamenti troppo dolci del mio viso, passavo una mano tra i miei capelli biondi intonati da mesh nere, trovandoli più morbidi di quanto dovevano essere.

Portavo le mani davanti a me, fissandole insistentemente. Così piccole. Le dita così affusolate e quasi delicate.

Poi le facevo scorrere sul mio petto, rammaricandomi di essere così dannatamene piatto.

Mi spogliavo, rimanendo in boxer, e fissavo il mio corpo da uomo ma così eccessivamente femminile.

A volte lo ammetto, mi sono provato abiti da ragazza. Fu una cosa quasi sconvolgente perché mi resi conto che se mi fossi adeguatamente preparato potevo benissimo essere scambiato per una ragazza, senza troppi problemi.

Me lo dicevano tutti: ‘Mickey hai un viso così dolce!’ ‘Mickey hai un sorriso così dolce!’


Dolce. Dolce. Dolce.

Tutti mi trovavano dolce, tutte le persone che conoscevo, gli amici, anche i clienti che venivano al negozio. Mi sono ritrovato ad arrossire davanti ad una giovane cliente che, guardandomi, si sciolse in un sorriso intenerito ed in un timido rossore.

Ma io… non sono felice. Non lo sono!

Non perché sono così androgino, ma perché lui non mi guaderà mai nonostante il mio aspetto, per quanto dolce potrò mai essere. Perché non sono una donna.

I miei genitori mi hanno addirittura cacciato di casa quando hanno scoperto della mia omosessualità, ed a ventuno anni sono andato a vivere da solo in una piccola casetta a Covent Garden.

Tutti i giorni, tutte le mattine, prendo la metropolitana per andare a Piccadilly Circus al grande stabilimento dove lavoro in un negozietto di anime, manga e cosplay.

E lui, quel ragazzo meraviglioso che amo dalla prima volta che l’ho visto, che l’ho incontrato, lavora nel negozio di vestiti proprio davanti al mio.

Ogni mattina ci vediamo, ci salutiamo, scambiamo qualche parola, poi andiamo a lavoro. A volte mi è capitato di incontrarlo sulla metropolitana e non potevo essere più felice.

Eppure… io so. So benissimo che a lui non piacciono i ragazzi. Che speranze potrò mai avere?

In certi momenti avrei voluto frantumare lo specchio davanti a me, io amavo quel ragazzo, non solo per il suo aspetto, lo amavo come uomo, lo amavo come persona. Ed io, maledetto fato, sono costretto in un corpo maschile su cui lui non poserà mai lo sguardo!
Avrei tanto desiderato nascere donna! Avrei avuto qualche possibilità di, un giorno, poter essere la sua persona speciale..

Perché..perchè è il mio sogno

La Piccola Roxas

  
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