Salve a tutti! Questa è la prima fan fiction che scrivo con un POV maschile e spero tanto che non sia un completo schifo (?). Lasciate pure un commentino o quel che volete (XD ... fin tanto che non sono insulti... ) se ne avete la voglia e il tempo. Ed ora buona lettura!
C’era
stato
un tempo in cui voi eravate una cosa sola, ma ormai erano passati mesi
che
pesavano come anni. Ti eri sempre sentito parte del suo mondo, riuscivi
a
capire cosa stesse pensando senza che lei ti dicesse nulla, capivi
quando un
suo sorriso era falso e spesso riuscivi anche a capire immediatamente
il
perché. Ora, te ne sei reso conto già da tempo,
non c’è più nulla che tu possa
capire. Hai pensato che fosse il vostro amore a collegare le vostre
menti
facendoti capire cosa si nascondeva dietro un suo sorriso o una sua
frase. Hai
pensato che fosse merito tuo, solo tu potevi capirla veramente. Poi,
quando
tutto è finito, hai capito: non eravate voi, non eri tu, era
lei. Se ci
rifletti un attimo ti sembra ancora così stupido e ti chiedi
come hai potuto
non capirlo subito: era lei che ti lasciava entrare nel suo mondo ed il
tuo
unico merito era quello di essere riuscito a coglierla in un attimo di
debolezza finendo per avere il suo permesso. Non puoi certo dire che
rimpiangi
qualcosa, alla fine sei stato felice con lei... già,
l’unico problema è che ora
è tutto finito.
Lei si
è
stancata e
questa non è una
certo una
scusa di quelle che si ripetono fino a
crederci veramente, fino a giustificare la fine di quella relazione
senza che
tu ne sembri minimamente colpevole. No, lei si è stancata di
voi, te l’ha
detto, ti ha lasciato, ti ha porto le sue scuse e ti ha salutato per
sempre.
Ora, tu
non
sei una persona che si arrende facilmente, anzi! Ma davanti ad una
simile
dichiarazione, davanti a lei... com’è che era
andata? Ah, sì!
“Ciao,
Sam.”
“Ciao!
Volevi parlarmi, giusto?” ed in quel momento non ti aspettavi
di certo nulla di
spiacevole, insomma non c’era nulla che non andasse nella
vostra relazione... o
no?
“Sì,
ecco...
sai, credo di essere stanca... nel senso, ehm... sai che io non amo
molto stare
con le persone, no? È forse una cosa orribile, beh lo sembra
se non altro... ma
il punto è che sono stanca di stare anche con te.”
Ok, non
era
andata subito dritta al punto, ma già da metà
della frase qualcosa l’avevi
intuito, se non altro avevi campito che bruttissima piega stava
prendendo il
discorso... ma in quei momenti c’è sempre quel
senso di incredulità che ti
pervade e non riesci a credere che lei, la tua ragazza da circa quattro
mesi,
ti stia dicendo così di punto in bianco che si è
stancata di te e non ti vuole
più con se. Ed allora non puoi far a meno di domandare nella
vana speranza che
tu abbia frainteso.
“C-come
scusa?”
E lei
sospirando, come se fosse stata la decima volta che ripeteva la stessa
frase,
ti rispose semplicemente: “Oh, beh, sai come vanno queste
cose quando si tratta
di me... è come quella volta che mi sono alzata dopo una
lunga dormita ed
improvvisamente non avevo più quella voglia di castagne che
mi affliggeva da
mesi... insomma basta castagne...”
Non ti
aveva
veramente paragonato a una sua “irritante voglia di
castagne”, vero??
“Quindi
niente, ora ognuno per la sua strada... alla fine penso che sia giusto
anche
per te, no? Dovresti trovarti una ragazza che non si stanchi delle
persone, o
quanto meno di te... sai che in questi casi fare storie non serve a
niente con
me, vero? Ecco.”
Ok, era
esattamente uno di quei momenti in cui non sai mai se essere
più triste o
arrabbiato o confuso o deluso o forse sei qualcosa che neanche sai che
esiste.
Ma si
può
seriamente scaricare qualcuno così? Cioè davvero??
Ora forse
diresti che più di tutto eri perplesso.
“Beh,
ma...
”
“Niente
storie, Sam! Non è che non dobbiamo più
parlarci... se ci vedremo per strada un
saluto è di cortesia, ma mi conosci... il resto è
un po’... intendo chat e
messaggi... beh, sai che li odio e la mia è un eccezione per
pochi, lo stretto
necessario, ma ora,
con te... hai
capito, vero? ”
Aspetta,
ma
stava cercando di essere delicata? Questo secondo lei è
tatto??
Ok, mal
di
testa assurdo. Possiamo finirla qui? Che bisogno
c’è di ricordare tutto il
discorso, parola per parola?
Beh, ma
ormai è finita da tempo... hai mollato la presa stranamente
presto, vi siete
salutati e fine. È stato così innaturale: quattro
mesi fantastici, un “grazie
mille, ma addio.” (che di per sé non è
normale) e fine di ogni discussione
presente e futura.
“Hey,
Sam!!
Ci sei?? Mi stai ascoltando??”
Oh,
cazzo!
Bene, riepilogo della situazione presente: sei uscito; sei uscito con
la tua
nuova ragazza; la tua nuova ragazza, dolcissima e solare, ti stava
parlando e
tu ti sei perso a ricordare la tua ex; la tua attuale ragazza ti ha di
nuovo
scoperto con la testa tra le nuvole mentre ti parlava... morale: non
hai
minimamente seguito il suo discorso per l’ennesima volta e se
ti fa domande sei
nella merda perché non sai più che scusa
inventarti.
“Uff!
vabbé dai, sono già le sette e io devo
tornare a casa in tempo per la cena o chi la sente poi mia mamma... ci
sentiamo
dopo ok? in chat oppure ti mando io dei messaggi...”
“Certo.”
Ti
accorgi di aspettare con un po’ troppa impazienza che se ne
vada, ma forse sei
solo stanco... beh, in ogni caso ora come di rituale le darai il bacio
che lei
pretende, staccandoti forse un po’ troppo velocemente, e
rimarrai lì a
guardarla andare via.
Quando le
persone ti voltano le spalle e se ne vanno - e s’intende
letteralmente - si
provano sempre emozioni diverse. Quando lei se n’era andata
ti eri sentito
svuotato e allo stesso tempo con la testa pesante e piena di parole,
pensieri,
immagini. Ora quando qualcuno se ne va non riesci a far a meno di
prendere la
cosa con un certo distacco, in effetti quasi non ci badi.
Non hai
mai
sopportato gli addii né sei mai stato uno che si arrende
facilmente, ma lei era
speciale e con lei non c’era nulla di normale o ordinario.
Una parte di lei è
rimasta con te, dentro di te e forse non è del tutto un
bene, ma a te non
importa, vero?