Serie TV > Law & Order
Ricorda la storia  |      
Autore: Emily27    22/10/2012    2 recensioni
Law & Order SVU - Benson/Cassidy (Spoiler 14x01 - 14x02)
Prese l'ascensore e durante la salita si domandò se alla fine fosse stata una buona idea andare lì, se fosse giusto per lei. Quando l'ascensore arrivò all'ultimo piano, anche troppo velocemente, non le restò che mettere piede fuori dall'abitacolo e seguire fino in fondo la forza che l'aveva condotta in quel posto.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Baciami ancora

 

 

Canal Street luccicava sotto le luci stradali, bagnata dalla pioggia che soltanto da poco aveva smesso di cadere. Il traffico quella sera era decisamente scorrevole e Olivia se ne rallegrò mentre percorreva la strada guidando a velocità moderata. Dopo il lavoro aveva cenato al pub con Rollins e Munch, poi, già sulla via di casa, aveva cambiato direzione seguendo un'idea che stava accarezzando già da qualche giorno.
Si fermò ad un semaforo rosso, tamburellando con un dito sul volante al ritmo di un vecchio motivo dei Cranberries che la radio stava trasmettendo. Vide un'auto del NYPD ferma sull'altro lato della strada, un agente sul marciapiede aveva bloccato un tizio e un altro poliziotto gli teneva la pistola puntata contro. Olivia distolse lo sguardo e lo spostò sulle sue mani che tenevano il volante. Le rivide sporche di sangue.
Non sparate!
Aveva pensato al peggio.
Stai indietro Liv!
Due colpi di pistola, e il suo cuore si era fermato.
No! No!
Il suono di un clacson proveniente da dietro la fece trasalire, il semaforo era passato al verde. Ripartì svoltando a destra per dirigersi verso l'East Village attraverso il quartiere di Chelsea.
Arrivata a destinazione parcheggiò l'auto lungo una via ed entrò in un palazzo ristrutturato di recente.
Prese l'ascensore e durante la salita si domandò se alla fine fosse stata una buona idea andare lì, se fosse giusto per lei. Quando l'ascensore arrivò all'ultimo piano, anche troppo velocemente, non le restò che mettere piede fuori dall'abitacolo e seguire fino in fondo la forza che l'aveva condotta in quel posto.
Suonò ad una delle quattro porte che davano sul pianerottolo e attese. La porta non tardò ad aprirsi e dall'espressione che si dipinse sul volto di Cassidy quando la vide capì che era sorpreso, ma non nella misura in cui si era aspettata.
Non dirmi che stavi passando da queste parti perchè non ci credo” l'accolse lui in modo diretto facendola entrare.
Sono venuta a vedere come stai” spiegò Olivia guardandosi intorno nel loft spazioso e caldo, poi osservò lui, che indossava una maglietta dei New York Giants e dei pantaloni sportivi e aveva l'aria di uno che non se la passava tanto male. L'accenno di barba sul suo volto ed il modo in cui la stava guardando le provocarono pensieri sui quali preferì non soffermarsi.
Grazie del pensiero Liv, sono felice che la mia infermiera si sia ricordata di me. Sto bene, sono tornato come nuovo.” Le indicò il divano blu e la invitò: “Accomodati.”
Olivia si tolse la giacca e la lasciò sul pouf, dopo si sedette sul divano intanto che lui lasciava il soggiorno e spariva nell'angolo cucina.
E' bello qui.”
Niente a che vedere col buco che avevo a TriBeCa” rispose Cassidy dalla cucina, da cui tornò con due bottigliette di birra, ne diede una a Benson dicendo: “In questo momento non sei in servizio vero?” Andò ad abbassare un po' il volume dello stereo, che suonava un cd degli U2, quindi si sedette sul divano accanto a lei e quel movimento gli causò una fitta al petto che si tradusse in una smorfia di dolore.
Come nuovo eh...” disse Olivia bevendo un sorso di birra.
Quasi nuovo” ammise Brian facendo la stessa cosa. “Ti vedo un po' stanca, caso difficile?”
Quale non lo è?”
E tu li prendi a cuore uno ad uno, come allora.”
Benson assentì con la testa e gli fece un sorriso. “In questo sono sempre la stessa. Questo lavoro, l'unità, ti siamo mancati almeno un po'?”
Cassidy la guardò come se volesse scrutarle dentro e Olivia si sentì messa a nudo di tutti i sentimenti che stava provando, ma non staccò gli occhi dai suoi.
Mi sei mancata tu... Dimmi di te.”
Si ritrovarono a raccontarsi le loro vite, quei dodici anni trascorsi veloci come un battito di ciglia, appoggiati allo schienale del divano rivolti l'uno verso l'altra, con le bottiglie di birra ormai vuote sul tavolino di vetro. Le parole uscivano dalle loro labbra senza freni, senza timori, rievocando momenti dolorosi e felici che avevano segnato la loro esistenza nel tempo in cui erano stati lontani e durante il quale, senza sapere neanche il perchè, avevano perso i contatti. Momenti toccanti, silenzi e qualche risata trovarono il loro spazio e le loro mani si sfiorarono più di una volta, come adesso che Brian teneva la sua su quella di Olivia.
Mi hai detto che non sei più quella che eri, e probabilmente è vero, ma sei sempre tu... “ Le diede un buffetto su una guancia e disse, ripetendo il nomignolo con cui l'aveva chiamata in ospedale: “La mia nurse Nightingale. Ne è valsa la pena beccarmi due pallottole...”
Non fare lo stupido, potevi morire.”
Mi sono accorto di com'eri preoccupata.”
Preoccupata non era il termine esatto, Olivia si era sentita angosciata durante la corsa in ambulanza, quello che aveva appena ritrovato le stava scivolando via dalle mani.
Mi hai fatto spaventare” disse restando sul vago, non voleva addentrarsi con lui in un'analisi dei suoi sentimenti circa quel frangente.
Gli occhi di Brian la stavano di nuovo studiando ed il suo sguardo sembrava perso ad inseguire un pensiero. Dopo qualche attimo di silenzio lui disse: “Baciami ancora Liv...”
Una richiesta spontanea, di una semplicità disarmante, nata con naturalezza proprio in quell'istante.
Olivia desiderava farlo, lo aveva desiderato per tutta la sera. Ebbe soltanto un attimo di esitazione, poi decise che era meglio non rifletterci e avvicinò il suo volto a quello di Cassidy, guardò le sue labbra invitanti e lo baciò, arrendendosi a quella voglia.
Fu dolce quel bacio, come quello che si erano scambiati in ospedale, ma ben presto s'infiammò portandoli su una strada da cui era impossibile tornare indietro.
Senza staccare la bocca da quella di lei, Brian le sciolse la coda facendole ricadere i capelli sulle spalle, tra i quali infilò una mano, poi le sfiorò il collo con le labbra e scese ancora più giù scostandole la camicetta. Olivia sentì i brividi, non voleva nient'altro che lui.
Ci misero poco a raggiungere la camera al piano superiore, dove, sul letto morbido, si levarono rapidamente i vestiti a vicenda sfiorando e baciando la loro pelle man mano che veniva scoperta. Cassidy fu distratto da ben altre sensazioni per badare al male alle ferite, desiderava Olivia con tutto se stesso, nella stessa maniera di allora, e quando fu nuda fra le sue braccia le fece sentire tutta la sua passione, la sua dolcezza, che lei a sua volta ricambiò mentre insieme rincorrevano il piacere perdendosi completamente l'uno nell'altra.
Dopo che ebbero fatto l'amore, Olivia si addormentò circondata dalle braccia di Cassidy, che la teneva stretta a sé come nel timore che potesse andare via. Erano coperti dal lenzuolo e lei gli dava le spalle tenendo una mano sul suo braccio, lui poteva sentire il suo respiro profondo e regolare ed i suoi capelli gli solleticavano il viso. Vi lasciò un bacio leggero e trasse un lungo sospiro. Era bello averla vicino, forse più di prima, provava qualcosa di profondo uguale a ciò che aveva avvertito quando gli avevano sparato.
No! No! Cassidy!
Dieci tredici, dieci tredici! Agente a terra!
Le aveva udite chiaramente le sue parole, poi l'aveva vista china su di lui con la disperazione negli occhi. Era riuscito a mormorare il suo nome, dopo tutto si era fatto lontano, sfuocato. L'ultima cosa che aveva ricordato era lei che gli teneva la mano e gli accarezzava la testa sull'ambulanza.
Resta con me Cassidy ok? Resisti... Siamo quasi arrivati...
Poi solo il buio.
Il suo lavoro era tutto ciò che aveva e da sempre aveva messo in conto la possibilità di restare ucciso durante il suo svolgimento, ma non ne aveva mai avuto paura. Fino ad allora. L'unico pensiero che era stato in grado di formulare era che non poteva morire proprio quando aveva ritrovato Liv, voleva vivere per rivedere ancora i suoi occhi, per parlarle come ancora non aveva fatto. No, non voleva morire...
Ed ora era disteso a letto al buio con Olivia che dormiva fra le sue braccia, dopo che avevano fatto l'amore con un'intensità tale da fargli capire che non sarebbe finita lì, non questa volta. Quella poteva essere definita a tutti gli effetti una seconda occasione. Le sue labbra accennarono un sorriso, mentre le sue palpebre diventavano sempre più pesanti, finchè chiuse gli occhi e sereno si arrese al sonno.
 

Olivia si svegliò, ancora fra le braccia di Cassidy così come quando si era addormentata, e si ritrovò a provare la medesima sensazione di appagamento e sicurezza. Si sentiva bene avvolta nel suo abbraccio e nel suo calore, pericolosamente bene.
La stanza sembrava meno buia, guardò l'ora nella sveglia digitale sul comodino scoprendo che erano quasi le quattro e mezza del mattino. Sentiva Brian dormire profondamente dietro di lei e gli accarezzò il braccio con cui le circondava un fianco. Non era stato solo sesso ciò che avevano condiviso quella notte, in ogni loro gesto c'era stato impresso qualcosa di più intimo e importante.
Riandò a dodici anni prima, quando non era stata in grado di gestire bene il momento che avevano avuto, e dentro di sé si era spesso domandata se lui ne fosse in qualche modo rimasto ferito, ma ora era tutto diverso, loro erano diversi.
Ormai completamente sveglia Olivia sgusciò dalle braccia di Cassidy, piano per non destarlo, e si alzò. Raccolse da terra il primo indumento che le venne fra le mani, la maglietta di Brian, e se la infilò, poi a piedi nudi andò alla finestra e scostò di poco la tenda. Il cielo si era in parte rasserenato, si poteva scorgere qualche stella, forse l'indomani sarebbe finalmente uscito il sole.
Qualche settimana prima Olivia non avrebbe mai pensato che in quel momento si sarebbe trovata a casa di Cassidy con indosso soltanto la sua maglietta. Sorrise. A dire il vero non aveva neanche mai preso in considerazione l'eventualità che le loro strade si sarebbero di nuovo incrociate.
In quel momento della sua vita non voleva un uomo che le causasse coinvolgimenti sentimentali, le erano bastate le complicazioni di quel genere che aveva avuto nell'ultimo periodo, ma il caso aveva deciso diversamente. Forse la semplice verità era che desiderava qualcuno che tenesse a lei veramente.
Si voltò a guardare la sagoma di Cassidy che dormiva tranquillo, un uomo non così tanto diverso da lei, e si disse che forse valeva la pena rischiare.
Richiuse la tenda e tornò a letto coricandosi di nuovo vicina a Brian, rivolta verso di lui. Il sonno ormai se n'era andato e Olivia sarebbe rimasta così, aspettando che facesse giorno, quando lui avrebbe aperto gli occhi e l'avrebbe guardata. Aspettando ciò che sarebbe stato.

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: Emily27