Storie originali > Romantico
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Autore: NicoleNicole    23/10/2012    0 recensioni
Lei non era una ragazza come tutte le altre. Non amava le bambole, non le piacevano i film romantici, non adorava truccarsi e vestirsi bene. Non le importava, dato che non c'era nessuno che le diceva qualcosa. Dopo la morte della madre e della sorella si era trasferita dal Giappone con il padre qui in italia.
Il suo lavoro? Uccidere per trovare l'immortalita'.
Il suo peggior nemico? Atsushi, un ragazzo della sua eta' che odiava a morte gia' dai tempi delle elementari e lavorava nell'organizzazione che era contro la sua.
Contemporaneamente al suo trasferimento anche le organizzazioni si erano trasferite in Italia, portandosi con loro anche Atsushi.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Mi prese dalla giacca e mi sbatte' al muro.
A "Ti ho bloccata, ora devo solo ucciderti."
Sfilo' la sua spada e me la punto' sopra.
A "Allora.. vivere o morire? La tua vita e' nelle mie mani, eh? Non ti ho mai vista cosi' in difficolta', e' bello vederti in questo stato."
Il suo braccio mi bloccava al muro e mi schiacciava una tetta, facendomi male. Non riuscivo quasi piu' a respirare e lui sorrideva. Il suo sorriso era irritante, sopratutto con il canino che era in bella vista.
H "Ti odio."
A "Cerca di non sprecare fiato, lo stai per finire, no?"
Silenzio.
A "Mh.. sei carina, lo sai? E per questo.. credo che..-" L'aria mi mancava. "-Ti lascero'."
Mi lascio' cadere a terra e mi sfregio' la faccia con la spada.
A "Buonanotte, Haruhi."
Salto' giu' dal tetto e scomparve.
Mi misi a sedere e chiusi gli occhi, stanca.
Tornai a casa poco dopo.
Papa' "Haruhi stai sanguinando! Il tuo lavoro non mi piace affatto."
H "Non e' niente."
Papa' "Sei l'unica cosa che mi e' rimasta, non fare cazzate."
Andai in bagno e mi lavai la ferita sulla guancia, ci misi un cerotto ed andai in cucina.
Papa' "Hai fame?"
H "Si."
Mi sedetti e mangiai.
-
D "O-o-com'e' che si dice buongiorno in giapponese?"
H "Ohayo."
D "Ohayooooo!~"
H "Hai visto Michele?"
D "Ti manca? Comunque non l'ho ancora visto."
H "Non mi manca. Voglio solo sapere se oggi staro' tranquilla."
D "Mhh, non starai tranquilla. E' arrivato adesso."
Entro' in classe ed urlo' il mio nome, poi corse verso di me.
M "La mia bellissima Haruhiiiiiii! Buongiorno! Come stai?"
H "Bene prima che entrassi tu."
M "Oggi l'altra classe verra' divisa. Sei felice?"
H "Perche' dovrei esserlo?"
M "Perche' sei ancora piu' bella quando sei felice."
H "Non rompere."
Si sedette nel banco affianco al mio.
H "Perche' ti hanno messo vicino a me?"
M "Perche' li ho supplicati."
H "Danielle uccidilo!"
Dall'altra classe si incomincio' a sentire un sacco di rumore: stavano iniziando i smistamenti.
M/D "Che hai fatto alla guancia?"
H "Alla guancia?"
Mi toccai la guancia sinistra.
H "Oh, niente. Sono caduta."
D "Cadi e ti fai quella cosa?"
H "Si."
Bussarono e tutti risposero "AVANTI!" urlando.
Aprirono la porta e c'erano 2 ragazze ed il ragazzo del giorno prima.
B "Siete smistati?"
  "Si. Io sono Angelica, la mia amica e' Paola e lui e' Atsushi."
B " Ok andate a sedervi dove vi pare."
H "Michele vai da quelle ragazze e non rompere a me."
M "No."
H "Danieeeelle!"
D "Non ci posso fare niente, non e' stata una mia decisione."
Barbara si avvicino' a noi.
B "Avete visto il professore?"
H "Si, era qui fuori che leggeva."
B "Ok."
Torno' dalle sue compagne.
D "Queste uniformi nere mi stanno scocciando."
H "Perche'?"
D "Boh.. non potevano metterci altri colori?"
M "Si, ha ragione."
H "Ho caldo."
Il professore entro'.
Prof. "Buongiorno a tutti, mettetevi a sedere. Buongiorno anche a voi dell'altra classe. Siete..?"
Danielle ando' a sedersi.
An "Io sono Angelica Moore, lei e' Paola Campanella e lui Atsushi.. mh.."
A "Koizumi."
Prof. "Ok. Bene."
M "Ouh, ouh. Il professore ha la cerniera aperta."
Mi venne da ridere.
Prof. "Suzuki che hai da ridere?"
H "N-niente, continui."
Prof. "Che hai fatto alla guancia?"
H "Guancia? Oh, sono caduta."
Prof. "Ok."
Continuo' la lezione.
Prof. "Avete capito?"
Tutti dissero un "si" scocciato.
Prof. "Suzuki alla lavagna."
Mi alzai, andai alla lavagna e feci gli esercizi detti dal professore, poi tornai al mio posto.
Alla fine delle lezioni mi recai a lavoro.
Capo "HAI RISCHIATO DI MORIRE!"
Sbatte' le mani sul tavolo.
Capo "Hai dimenticato tutte le lezioni che abbiamo fatto? EH? HAI FORSE DIMENTICATO TUTTO?"
H "Mi scusi.."
Capo "NON SERVONO A NIENTE LE TUE SCUSE! SE TU MUORI IO.. ohh, questa missione non e' piu' nelle tue mani."
H "Cos-"
Capo "NON DISCUTERE! Inamori vai tu."
H "Non puo' sempre passare le missioni agli altri ragazzi ogni volta che mi trovo in difficolta'. Non e' giusto."
Capo "Invece e' giustissimo. Rimani a fare le pulizie."
H "Eh?"
Capo "Si. Non discutere, vai a cambiarti e pulisci."
H "Oh, va bene."
Capo "E legati i capelli."
Andai a cambiarmi, mi legai i capelli, presi una scopa ed incominciai a spazzare.
T "Pulizie oggi?"
H "Tom non rompere."
T "Ieri sono stato promosso, ora sono in un grado piu' altro di te, quindi devi chiamarmi per cognome."
H "Tomson? Tom Tompson. L'immaginazione dei tuoi non esiste, vero?"
T "Zitta. Non e' colpa mia. Continua a fare il tuo lavoro, che e' molto piu' adatto a te."
H "Vattene, maschilista del cavolo."
T "Certo."
Se ne ando'.
La giornata fini' abbastanza bene per il mio corpo, ma male per il fatto che la missione era stata data ad un altro agente.
Tornai a casa mentre pioveva e mi bagnai tutta, ma quello non mi interessava molto.
  
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