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Autore: bimbettainna    23/10/2012    2 recensioni
Lei: una ragazza dolce,pronta ad aiutare tutti pur di farli contenti.
Lui: un ragazzo, chiuso , scontroso,ma che nasconde un segreto.
Due nemici, ma anche migliori amici. Pronti a sfidare tutto e tutti pur di aiutarsi. Ragazzi forti, decisi, ma deboli quando in mezzo c'è l'amore.
La storia di un amore vero, di un amore che ti travolge, ma che allo stesso tempo ti uccide.
La storia di un amore che durerà per sempre.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il  grande orologio segnava le 8:30. Non riuscivo a crederci, il tempo era passato troppo in fretta.
-          Il nostro ultimo anno. Ti rendi conto?- disse tenendomi la mano forte. –E’ da questo momento che comincia la vita vera, tesoro- dice super eccitato. – Tu non sei eccitata dall’idea che questo è il nostro ultimo anno?-
-          …Certo! Il problema è che non so cosa fare dopo
-          Oh hai ancora tutto l’anno per pensarci ,no? E poi non avevi detto che volevi scegliere giurisprudenza?
-          Ehi Claire, Ciao! – disse una ragazza correndo verso di me. La mia migliore amica.
-          Kate,come stai? – disse abbracciandola
-          Tutto bene. E tu dove sei stata? Sei super abbronzata! Oh non riesco a trattenermi, l’ultimo anno! Non sei eccitata?
-          Ehm.. si certo! – non riuscivo a capire perché tutto quell’entusiasmo. La campanella ci distrae e ci ricorda di entrare in classe. La prima campanella dell’ultimo anno. Io e Kate andiamo nella stessa classe, Will con un bacio leggero sulle labbra si avvia verso la sua classe. Ho una strana paura di entrare in classe, non so perché, forse il fatto che era l’ultimo anno era questa la mia reazione. Metto la mano sulla maniglia e spero che qualcosa sia cambiato. Non appena apro la porta un rumore assordante di voci che parlano e urlano mi investe. Entriamo in classe, ma nessuno si accorge di noi, solo quelle poche ragazze che sono presenti in classe. Mi guardo intorno ed eccolo. Il capo di tutta quella baraonda. Erano ben cinque anni che le cose andavano così. Nessuno riusciva a fermare quel ragazzo. Jake. Entrò il professore della prima ora e come d’educazione tutti sarebbero dovuti andare a posto in silenzio, ma nella mia classe non funzionava così. Il professore continuava a gridare di stare in silenzio, ma nessuno lo ascoltava. Lui se ne stava  seduto sul banco appoggiato al muro con gli auricolari e la musica a palla. I capelli mori quasi neri gli cadevano sulla fronte e gli occhi bassi, come se non stesse succedendo niente. Ad un certo punto non riuscì più a tollerare quella situazione e presa di rabbia mi alzai di scatto dal mio banco.
-          Claire, cosa credi di fare? – mi disse Kate cercando di fermarmi. Non l’ascoltai e mi feci strada in mezzo a quei banchi e a quei ragazzi che sembravano impazziti. Tutti quanti mi fissavano e quando finalmente arrivai da lui, con forza strappai gli auricolari dalle sue orecchie. Alzò lo sguardo infastidito, nessuno aveva fatto una cosa del genere prima. Quando mi guardò il suo sguardo si fece ancora più severo.
-          Ne hai ancora per molto con queste cretinate?- dissi mentre era calato un silenzio di tomba.  Lui continuava a guardarmi senza dire niente però.  – Allora? Hai intenzione di rispondermi o no?
-          Senti rossa – disse strappandomi gli auricolari dalle mani. – Non sono affari tuoi quello che faccio e che non faccio.
-          Oh mi dispiace,ma sono anche fatti miei. Perché nel caso non te ne fossi accorto sono nella tua stessa classe, quindi se tu decidi di non fare niente i tuoi seguaci faranno come vuoi tu e quindi ci andiamo in mezzo anche noi. Quindi è affare mio quello che fai!- Mi guardò per qualche secondo e come se non avessi detto niente si rimise gli auricolari e cominciò di nuovo tutto quel baccano. A quel punto il mio nervosismo salì alle stelle, volevo prenderlo a schiaffi, volevo togliere quelle cuffie e rompergliele.
-          Claire, vieni qui- disse Kate allontanandomi.  – Ma sei pazza? Quello poteva alzarti le mani.
-          Doveva solo provarci!- dico super nervosa.  Volevo sapere perché avesse quel comportamento. Io ero sicura che ogni comportamento era la causa di qualcosa che era successo precedentemente, ed io volevo saperlo, volevo aiutarlo. Ho sempre aiutato tutti, quando vedevo che avevano bisogno, ma con lui mi risultava difficile, in cinque anni non ci ero mai riuscita.  La giornata passò, quelle cinque ore passarono e uscì da quella classe con un mal di testa pazzesco. Mentre scendevo le scale una spallata mi colpì da dietro.
-          Ehi stai attento!
-          Scusami! – disse il ragazzo aiutandomi a prendere le cose che erano cadute. Quando alzo gli occhi era Jake. Mi fissa per un attimo e dandomi  le mie cose si gira e scappa via.
-          Jake , aspetta! – grido , correndo verso di lui. Ad un certo punto lo afferro per il braccio.
-          Cosa vuoi? – disse irritato.
-          Cosa c’è che  non va? – cerco di dire tranquillamente.
-          Come scusa? – disse stupito, e nello stesso momento quasi schifato.
-          Si, insomma perché ti comporti così? È successo qualcosa? – lui alzo lo sguardo e mi fulmina con i suoi occhi castano dorati, fa mezzo sorrisino e si gira per andarsene.
-          Ehi, sto parlando con te! – dico fermandolo. Si ferma e mi strattona il braccio con cui lo tengo fermo.
-          Da quanto siamo migliori amici? – dice continuando a camminare.
-          … be siamo nella stessa classe da cinque anni. Non ho mai avuto l’opportunità di …come dire.. aiutarti. E ora voglio farlo.
-          Chi ti ha detto che voglio il tuo aiuto? – disse fermandosi  e guardandomi dritto negli occhi, nell’attesa di una risposta. Rimasi a guardarlo senza sapere cosa dire.
-          So che è così!
-          Io ti dico che non è così! Ora vai e non rompere! – Disse lasciandomi li. Non rompere? Lo aveva detto a me? Oddio quel ragazzo mi dava su i nervi!
-          Ehi amore, ciao – disse Will baciandomi.
-          Ciao – dissi fredda.
-          Cosa succede? – mi chiese
-          Oh scusa non c’è l’ho con te. Sono solo nervosa, ho un mal di testa pazzesco- dico toccandomi il capo.
-          Sempre per colpa di quel ragazzo?
-          Si è insopportabile!
-          Oh non ci pensare,se vuoi più tardi possiamo rilassarci insieme – disse avvicinandosi a me e stringendomi.  Sorrisi e girando il volto lo baciai.
-          Si, ti piacerebbe. Magari qualche coccola!
-          Ok mi va bene – disse staccandosi  da me e prendendomi la mano.
-          E invece il tuo primo giorno di scuola com’è andato?
-          Oh bene, molto bene, Sai io nella mia classe non ho persone  psicopatiche! – disse nello stesso momento in cui passava Jake. Sperai solo che non l’avesse sentito, non avevo idea di cosa avrebbe potuto fare. Fatto sta che si girò a guardarlo a fulminarlo con gli occhi e poi passò a me e il suo sguardo in un certo senso si calmò. Andai a casa a prendermi una bella camomilla e a rilassarmi per togliermi quell’assillante mal di testa che mi perseguitava.
 
Angolo me
Rieccomi! Ogni tanto torno, e mi metto a scrivere! =D Spero vi piaccia il primo capitolo, anche se è piccolino!

  
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