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Autore: primimesi    24/10/2012    3 recensioni
Tutto può capitare nella vita, anche di sbagliare inconsapevolmente, per poi rendersi conto di aver fatto un grossissimo errore, rischiando di perdere persone alla quale si tiene parecchio. Se volete sapere di più basta soltanto entrare e leggere ;)
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi con un'altra storia, ringrazio chi vorrà leggerla! ^_^ magari mi farete sapere cosa ne pensate e mi suggerite di aggiunstare qualcosa, e vedrò se potrò accontentarvi, accetto le critiche purché siano costruttive. Buona lettura.

-Joe, mi raccomando, stai attento a tuo fratello!- Denise, stava sistemando il figlio che aveva messo la maglietta al contrario
-sì, mamma!- rispose lui convinto
-benissimo! Tieni il regalo!- porgendoglielo, il ragazzino lo prese stringendolo forte
-Joe, Nick, siete pronti?- chiese Paul, apparendo nella stanza da letto mentre si sistemava la cravatta
-mamma, perché Nick deve venire con me mentre Kevin va con voi?- domandò un pò scocciato dalla situazione
-perché lo sai che Nicholas sta tranquillo solo quando sta con te!-
Tutta la famiglia entrò in macchina, solo che ad un certo punto si fermarono per far scendere Joe e Nick che erano arrivati, Denise accompagnò i due bambini davanti la casa dove c’era la festa, quando una donna aprì la porta fu felice di vederli
-entrate, grazie per essere venuti!-
-dai, andate!- la madre spinse i due, dopo essersi salutati andò via
Joe andò a fare gli auguri al suo compagno Mattew, Nick stava dietro di lui, stringendogli la maglietta, non parlava mai con nessuno ma solo con il fratello, neanche con Kevin spiccicava una parola, era stato già dal psicologo parecchie volte e gli era stato detto che era soltanto il carattere del bambino e che quando sarebbe diventato grande avrebbe parlato con tutti, d’altronde a scuola quando doveva ripetere permetteva alle maestre di sentire la sua voce, anche se bassa ed esile, ma intanto ripeteva, l’importante era quello. Il compleanno proseguiva bene, tutto sommato, ma Joe si sentiva a disagio, non poteva parlare con nessuno perché il fratellino gli stava tutto il tempo appicciato e se provava a staccarsi da lui iniziava a piangere, infatti poco dopo iniziarono a prenderlo in giro, chiamandolo femminuccia, erano tutti accerchiati in torno a loro
-Joe! Tuo fratello è una femminuccia!- gli disse uno di loro
-Nicholas, senti cosa dicono di te? Ora basta, mollami!- cercò di convincere il fratello ma fu inutile
-voglio stare con te!- rispose semplicemente, come se le parole che gli venivano dette non erano per lui
-ma non lo capisci che..oh al diavolo!- prendendo il fratellino per mano si allontanò, lasciando la festa, la madre di Mattew cercò di fermarli ma fu inutile
Il ragazzino si fermò vicino a un parco giochi fece sedere il fratellino su una panchina, e prendendo un pupazzo che aveva trovato per caso glielo diede
-ascoltami..- stava per parlare
-è un coniglietto!- esclamò Nick contento
-sì. Allora Nicky..-
-che bello, grazie!- disse tutto contento strofinandolo in viso
-Nicholas, ascoltami! Io, ritorno alla festa tu rimani qui, aspettami, non te ne andare ok?- dicendogli quelle parole gli accarezzò i ricciolini
-ma Joe..- il bambino cercò di dire qualcosa ma fu inutile
-sto tornando! Tu aspetta qua, non ti muovere!- le ultime parole le sillabò piano facendo in modo di fargliele entrare in testa
-se lo dici tu..ok!- il piccolo si strinse le ginocchie al petto, appoggiando la testa su di essi
-bravissimo!-
Joseph ritornò dov’era prima
-dov’è tuo fratello?- gli chiese la madre del suo compagno
-sono venuti i miei genitori a riprenderselo!-
-ah ok! Dai che ora ci sono i giochi!-
Erano già trascorse due ore, Joe senza farsene accorgere corse via, arrivò nel punto doveva aveva lasciato il fratellino e non lo ritrovò più, guardandosi in torno sperava che si fosse alzato per giocare, ma di lui non c’era nessuna traccia, a complicare le cose si ci mise pure la pioggia, si stava bagnando tutto, non sarebbe ritornata alla festa senza prima di aver ritrovato Nicholas, aveva cercato in lungo e in largo, ma non l’aveva trovato, così inginocchiandosi a terra iniziò a piangere e ad urlare.

Ed ecco qua il primo capitolo, è soltanto l'inizio di una serie di cose. Se vedo che qualcuno mi farà sapere come gli sembra continuerò a mettere gli altri capitoli, se no la eliminerò perché evidentemente non sarà gradita. Grazie a chi ha letto il primo capitolo della mia storia. Fatemi sapere! ;)

kiss <3

  
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