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Autore: I Fiori del Male    24/10/2012    4 recensioni
[Psychic Detective Yakumo]
ATTENZIONE: NELLA STORIA SI FA RIFERIMENTO AD UN FATTO CHE POTREBBE NON ESSERE NOTO A CHI SEGUE LE USCITE ITALIANE DEL MANGA . Yakumo si trova di fronte ad un nuovo caso, la cui soluzione però è più semplice del previsto ... e cambierà qualcosa anche dentro di lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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possessione per amore.



“Ci sono ben due presenze qui, in questo momento.” Sentenziò Yakumo, fissando uno spazio che, come al solito, ad Haruka appariva completamente deserto. L’occhio sinistro di Yakumo era in grado di vedere le anime dei morti, e lei lo trovava meraviglioso, ma doveva ancora abituarsi all’idea di non riuscire a vedere ciò di cui Yakumo parlava.

“sono un ragazzo e una ragazza” continuò lui.

L’animo romantico di Haruka si scosse da qualche parte dentro di lei. Che fossero le anime di due amanti, morti insieme? O prima uno e poi l’altro, come in Romeo e Giulietta …  Decise di esporre a Yakumo la sua teoria, sperando di non venire presa in giro.

“be, in che modo non mi è ancora chiaro, ma sì, erano fidanzati e sono morti insieme … “.

Il viso di Haruka s’illuminò: per una volta aveva detto qualcosa di giusto anche secondo lui!

“… chissà come ci sei arrivata, proprio tu che sei così lenta …”.

La felicità sul viso della ragazza si spense subito. “smetti di prendermi in giro! È solo che …”

S’interruppe a metà frase. Non era il caso di svelare a Yakumo quanto lei amasse le cose romantiche. L’avrebbe schernita ancora e ancora, lo sapeva. E poi a che serviva dirglielo? Come se potesse accorgersi di lei nel senso che voleva … Yakumo era sempre molto sensibile e attento nei confronti dei sentimenti provati dalle anime nelle quali di volta in volta s’imbattevano, ma sembrava proprio non curarsi dei suoi. E dire che lei era viva. Non era nemmeno riuscito a carpire la sua felicità quando le aveva regalato un oggetto tanto importante quanto la collana che era stata di sua madre e quando le aveva perfino detto che le donava!

“è solo che …?” chiese lui.

“no, niente.” Chiuse subito lei.

Lui si voltò di nuovo in direzione dello spazio vuoto. Proprio non sapeva come fare, con Haruka. Era davvero una ragazza energica ed entusiasta, che lo svegliava quasi ogni mattina da un mese a quella parte, portandogli in dono vassoi di dolci per impedirgli di brontolare frasi sconnesse su quanto lei fosse una rompiscatole, per poi esporgli, ogni volta, un problema diverso. Non sapeva come fare perché nonostante il suo atteggiamento, la verità era che la presenza di quella ragazza non gli creava alcun disturbo, ma non era capace di dirlo, nemmeno fra le righe. L’unico che pareva averlo capito era proprio quell’orso di Gotou-san, che ogni tanto accennava a qualche coinvolgimento sentimentale fra i due … ma la colpa, lui lo sapeva, era sua se Haruka non aveva ancora capito. Non c’era modo che uno come lui riuscisse a farsi capire, visto come si comportava!

“Ehi, Piccioncini! Ho interrotto un altro appuntamento?”

Parli del diavolo … Yakumo si voltò, vedendo arrivare Gotou-san e il suo assistente.

“dimmi perché mai dovrei uscire con lei …”.

Gotou-san fece un’espressione che, secondo Yakumo, avrebbe voluto significare: ” non prendermi in giro”. Sì, certamente aveva capito. Haruka sorrise a Gotou-san, senza rispondere, e per la prima volta lo vide: quel sorriso pareva forzato. Cos’aveva? Che fosse dispiaciuta?

Haruka sorrise anche all’assistente di Ishii, che la fissò per un attimo ricambiando il sorriso. Era davvero bella! Possibile che Yakumo si ostinasse a respingerla? Eppure entrambi mostravano interesse per l’altro, specie se se ne parlava quando non erano insieme … proprio per quella ragione aveva deciso di non provarci con Haruka, perché vedeva in lei la sola possibilità, per uno come Yakumo, di cambiare un po’ in meglio. Anche lui si era accorto di come le cose fossero cambiate, da quando si erano conosciuti.

 “allora, cos’abbiamo qui?”

Yakumo raccontò a Gotou-san quel che aveva scoperto.

“uhm … certo, lo ricordo ancora, è stato un caso molto particolare. La ragazza si è suicidata, dopo aver saputo che lui sarebbe partito per l’America! Roba da non credere, ma lui alla fine aveva deciso di non partire e andare a casa sua per farle una sorpresa, così ci è stato detto da alcuni amici che conoscevano bene la situazione dei due. Lui quindi è arrivato  e l’ha trovata morta, per poi uccidersi per il dolore.”

Haruka aveva gli occhi lucidi. “che cosa triste … “

“ora la domanda è: capirei se solo l’anima di lei continuasse a vagare qui, lui per lei era partito, potrebbe essere rimasta nel luogo in cui comunque hanno vissuto insieme, ma lui? Lui ha compiuto quel gesto di fronte alla sua morte, per raggiungerla … ma loro, qui, non sono insieme. Quel che vedo io sono due persone separate, anche se l’amore che c’è stato tra i due si percepisce intensamente …”

“io … io forse ho capito.” Disse Haruka flebilmente, tentando di nascondere a Yakumo di avere ancora gli occhi lucidi.

Tutti si voltarono verso di lei, attendendo spiegazioni.

“forse … forse avevano ancora troppe cose da dirsi. Sappiamo che lui stava partendo mentre lei era a casa, può darsi che lei non gli avesse mai detto di non volerlo veder partire, magari perché il motivo della sua partenza era legato a qualcosa di veramente importante.  Può darsi che lui abbia accettato di andare, per poi ripensarci e scegliere di stare con lei, ma lui non ha mai potuto farle quella sorpresa e lei non ha mai potuto dirgli che invece lo avrebbe voluto con sé. Io credo che si stiano cercando.”

Nel momento in cui Haruka pronunciò quelle ultime parole, qualcosa si spense nei suoi occhi, di solito sempre vispi, e il volto di Yakumo divenne una maschera di terrore: Haruka era appena stata posseduta dallo spirito della ragazza suicida.

“Haruka!!! Haruka!!!!”

Yakumo la prese per le spalle e cominciò a scuoterla, sapendo che era perfettamente inutile, ma non sapeva che fare, si sentiva come quando l’aveva trovata svenuta nel fiume: male, tanto male da poter morire …

Gotou-san lo prese e gli bloccò le braccia. “fermo, Yakumo! Così rischi di farle male … “

A quel punto lui abbassò lentamente le braccia e lo spirito guidò gli occhi di Haruka verso i suoi.

“Shinichi … “ disse, e gli tese la mano.

Yakumo si rese conto che stava chiamando l’altro spirito, quello del suo amato. Si voltò e lo vide alle sue spalle che lo fissava. “aiutami, ti prego” disse.

Yakumo comprese. Per comunicare avevano bisogno di possedere due corpi vivi e Shinichi gli stava chiedendo di poter essere ospitato nel suo. Gli tese le mani e chiuse gli occhi, così che Shinichi potesse fare ciò che chiedeva.

“Ayumi … io non sono mai partito …”

Lei si portò una mano alla bocca e scoppiò in lacrime.

“ed io non avrei mai voluto che tu partissi, ma sapevo che era importante per te, per il futuro … non volevo ostacolarti! Ma non ce l’ho fatta”.

La mano di Yakumo si mosse ad accarezzare la guancia di Haruka.

“quando sono arrivato li, ho compreso che il mio futuro potevi essere solo tu, e così sono tornato indietro. Io ti amo, Ayumi, e sarà così per sempre, anche così …”

La mano di Haruka si avvolse su quella di Yakumo, ancora ferma sulla sua guancia.

“Ti amo anche io. E sarà sempre così anche per me.”

Sotto lo sguardo stupefatto di Gotou-san e del suo assistente, i due si avvicinarono lentamente, chiudendo gli occhi, per poi unirsi in un bacio ricco d’amore, salato di lacrime. A quel punto i due spiriti lasciarono i corpi di Haruka e Yakumo che si ripresero quando le loro labbra erano ancora unite.
Per un attimo non accennarono a separarsi, poi aprirono pian piano gli occhi, rendendosi finalmente conto di quello che era accaduto poco prima.

Yakumo pensò che se il suo cuore avesse potuto correre davvero avrebbe battuto Qualsiasi record in quel momento. L’aveva baciata … certo, non erano stati loro, volontariamente, ma il solo pensiero delle sue labbra posate su quelle di lei lo fece andare nel pallone.

Lei non parlava e lo fissava. Aveva capito cos’era successo, ma i suoi pensieri erano perfettamente identici a quelli di lui.

“Grazie, grazie a entrambi …” disse Shinichi a Yakumo, tenendo finalmente per mano Ayumi.

“se non fosse stato per voi …” aggiunse lei, sorridendo dolcemente.

“Perché non ci avete provato, prima d’ora?” chiese loro Yakumo.

“Perché non può funzionare, se le persone scelte non provano tra loro lo stesso sentimento, ma voi …”.

E sparirono nel nulla, il loro tempo era scaduto.

Yakumo guardò Haruka, che ancora si toccava le labbra, incredula. Possibile che il loro primo bacio dovesse esser frutto di una possessione spirituale? Come a dire che altrimenti non ci sarebbero state speranze … eppure lui per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa, perché gli sembrava che lei non apprezzasse per nulla i suoi sforzi?

Haruka stava lì a fissarlo. Come avrebbe voluto che questo accadesse spontaneamente … ma lui proprio non ci pensava eh? Dov’erano finiti i ragazzi di una volta, che si dichiaravano senza timore, che si lanciavano appassionati alla conquista? Perché mai doveva capitarle proprio uno come lui …  però, era così bello, e il suo modo di fare, costantemente imbronciato, per quanto lei desse a vedere diversamente, non le dava affatto fastidio, anzi …  poi sapeva di poter stare impalata per ore, a fissare quel suo occhio scarlatto. In fondo gliel’aveva detto, per lei quella era una meraviglia della natura, non certo qualcosa da disprezzare o da cui restare terrorizzati. Possibile che, anche allora, lui non avesse avuto niente di meglio da fare se non riderle in faccia?

Yakumo si avvicinò a Haruka e le mise una mano sulla spalla. C’era qualcosa, nel profondo di se stesso, che insisteva per venir fuori ogni volta che si trovava in sua presenza. Avrebbe voluto confessarle mille cose, o forse soltanto una gli bastava.

Lei divenne tutta rossa. Stava cominciando a perdere il controllo, come le accadeva sempre quelle rare volte in cui si avvicinavano un po’ troppo.
“c-cosa …?!”

Lui se ne stava così, zitto, a fissarla. La lotta interiore, per uscire da quello stato congelato, era davvero dura, ma nulla traspariva dai suoi occhi, per quanto lei si stesse impegnando nello scrutarli.

Perché mi fissa così? Non capisce che … oh, dio, qualcuno mi aiuti, sto perdendo il senno!

A un tratto parve che Yakumo avesse finito di pensare a quel che avrebbe dovuto fare. La sua mano si strinse più forte attorno alla spalla di Haruka, e le sue labbra si appoggiarono delicatamente su quelle di lei.

Per un attimo rimasero così, uniti da quel semplice bacio sulle labbra. Nessuno avrebbe saputo quantificare o descrivere in alcun modo la loro felicità, ne capire come fosse stato possibile per entrambi sorvolare la barriera che fino allora li aveva tenuti separati. Gotou-san e Ishii rimasero lì a guardarli, felici per loro. Gotou-san non poté fare a meno di pensare che per Yakumo fosse arrivata la svolta di una vita … o che  forse era arrivata quando Haruka era comparsa per la prima volta nella sua stanza.


Salve! Shinrei Tantei Yakumo è un'opera che mi piace molto, e così ho voluto scrivere qualcosa su questi due, il cui rapporto per ora è piuttosto complicato XD spero che la storia vi sia piaciuta! fatemelo sapere :)


   
 
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