Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: mewjap92    08/05/2007    3 recensioni
Strawberry è ormai nonna, è racconta ai suoi nipoti del passato da Mew Mew... ma sua nipote Blue non le crede... basterà l'arrivo di qualcuno molto speciale per farle cambiare idea?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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sau

Me deve dare tante spiegazioni U_U...

Innanzitutto, si era rotto il pc (grande sfortuna ç_ç) e non ho potuto aggiornare il 3... Poi, grazie al fatto che l'hanno formattato, non riesco più a trovare la password dell'altro account, quello di "mewjap", e così non potevo più aggiornare...

Kisshu:di pure che te la sei dimenticata la password!!! -_-''

Mewjap: bè...-_-...in effetti...ç_ç ma no, non è vero!!! >o

Poi, vorrei ringraziare tutti per gli auguri... ç_ç sono commossa TT^TT non me ne aspettavo così tanti...

E adesso sono quanto ki-chan...U_U tra un pò sarò più vecchia di lui XD...

kisshu: cosa? E io devo rimanere sempre di 15-quasi-16 anni? O_O ç_ç

*çççç* ma nu, non piangere cucciolo... sei sempre il più amato, anche se resterai un piccoletto per l'eternità...

kisshu: ç_ç... XO... non è giusto!!!!!!!!!!

non ti preoccupare, tesorino, oggi ti faccio compiere gli anni anche a te!!!!!

kisshu: davvero *-*?

Ma certo, tesoro!!! ^^''

*kisshu inizia a saltellare e gridare banzai*

Ma con chi sono capitata U_U''

Buona lettura!!! ^^

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Il sole si affacciava timidamente nella stanza di legno, tagliando l'aria con i suoi raggi dorati ed accarezzando il futon, su cui giacevano addormentati due ragazzi, stretti l'uno all'altra.

Blue si mosse, ridestandosi dal mondo dei sogni ma rimanendo con gli occhi chiusi.

Sentiva un dolce tepore avvolgerla, e sarebbe rimasta così per sempre se avesse potuto, ma sapeva di doversi alzare.

Scostò le coperte, sgusciando piano dall'abbraccio di Gish, che ancora dormiva profondamente, il viso rilassato semicoperto dalle ciocche verdi e seriche. I capelli, senza quei fermagli rossi, gli ricadevano intorno alviso morbidi e quasi impalpabili.

Blue lo ricoprì per bene e si infilò lo yukata, avvicinandosi alla porta finestra e gardando il grande giardino immerso nella luce dell'alba.

"Come è bello stare qui... vorrei non dover più tornare, e spero che sarà così... Rimarrei con lui per sempre e, se me lo chiedesse, lo seguirei anche sul suo pianeta..."

Due braccia candide l'avolsero, mentre lui l'attirava a sè, poggiandole il mento sulla spalla e aspirandone il profumo di frutti di bosco.

-Come mai già in piedi, piccola?-

-E' l'alba, e ci sono tante cose da fare, e poi tu dovresti rimanere a letto, sei ancora nudo ed hai la febbre... potresti aggravarti...-

-Ma no, dolcezza, tranquilla! Sono sicuro che guarirò presto... Tu piuttosto, a tredici anni sei un'infermiera perfetta!-

-Vedi che di anni ne ho quasi quattordici! Tu invece, ne hai quindici, no? Quando è il tuo compleanno?-

-Sbagli, piccola... io ne avevo quindici...-

Blue si girò perplessa verso di lui.

-Ne devi compiere diciassette?-

Lui scosse la testa, nascondendo un sorriso divertito.

-E allora? Quando gli hai compiuti?-

-Indovina...-

-No, aspetta... Non sarà...-

-Tanti auguri a me, tanti auguri a me, tanti auguuuuuuuri Gish... tanti auguri a me!!!!-

-Scemo! Perchè non me lo hai detto?- disse lei, tuffandosi tra le sue braccia.

-Beh, era una sorpresa...-

-Comunque, Gish, come cantante non avresti mai futuro...-

-Smettila, scema...-

Si baciarono, poi lei lo spinse nel letto e si mise a trafficare con pentole, scodelle e posate.

-Cosa fai?- chiese sorpreso lui, ma lei lo zittì ficcandogli il termometro in bocca.

-Rifordati fe fe fi è abbaffata la temperatura... mi hai promeffo una fofa...-

-Ma stai zitto!!! Non riesci nemmeno a parlare...- rise lei, mentre l'alieno metteva il broncio.

Poi gli tolse il termometro e lo guardò, divenendo paonazza.

-Bè, allora?-

-La... la temperatura... s-si è abbassata di... di tre gradi...-

-Bene! Hai visto? Avevo ragione io...-

-Bah, tutta fortuna... non dovresti comunque sforzarti...-

-Ma che, ti vergogni?-

-Cosa, io? No, no... no di cert... rimettiti sotto!!!!-

Blue si girò, dandogli le spalle, mentre lui si tolse la coperta e si alzò, avanzandogli contro.

-Vedi che ti vergogni?-

-Tu dovresti vergognarti, a girare nudo per la stanza!-

-Ammettilo che non ti dispiace... se no mi offendo...-

Lei si girò lentamente, guardandolo negli occhi dorati, e poi arrossì un poco.

-Bè... in effetti...-

-Ah ah! Lo sapevo... Ehi, Blue, che ne dici di un bagno? Cucini dopo...-

-No, nel lago non ci entro più!-

-Ma non nel lago, nel bagno vero!! Con l'acqua bollente ed il sapone... così festeggiamo... eddai, ti pregooooo....-

-Non fare i capricci!-

Blue lo guardò, indecisa, ma quando faceva il bambino la inteneriva troppo.

-Va bene, and...-

Non finì di parlare, perchè lui si avvolse in un asciugamano e la smaterializzò con sè stesso.

Arrivarono in una grandissima stanza di legno scuro, nel cui centro si ergeva una vasca ribollente di acqua limpida, che spandeva nell'ambiente vapore e balsami profumati.

-Allora? ti piace?-

-Certo... è grandiosa...è ... wow...-

Lui si tolse l'asciugamano ed entrò nell'acqua, mentre lei rimase imbambolata per un pò, a guardare il pavimento, finchè non la richiamò alla realtà.

-Blue? Avanti...-

Entrò anche lei in acqua, lasciando cadere lo ukata e la biancheria vicino al suo asciugamano, poi gli si avvicinò e si accoccolò contro di lui, chiudendo gli occhi, mentre l'alieno giocherellava con le sue ciocche rosse, cingendole le spalle.

Rimasero così per tanto tempo, poi lui ruppe il slienzio.

-Che ne diresti di fare un giro in paese?-

-C-cosa?- "Non ho capito bene... non può avermi chiesto di..."

-Fare un giro in paese, ho detto. Andiamo a divertirci un pò, magari al parco o al cinema... non ci sono mai andato, sai?-

-Ma... ma... le tue... orecchie? Vedranno che sei alieno... Non voglio che ti facciano qualcosa...-

-Oh, se è per quelle...- Le sfiorò con la punta delle dita, e quelle si arotondarono fino a diventare semplici orecchie umane.

-Ecco, va bene così?-

-Come hai... come hai fatto?-

-Poteri extraterrestri...- spiegò semplicemente lui, poi la strinse di più a sè.

-Voglio il mio regalo- le sussurrò, facendola rabbrividire.

Blue capì, in fondo glielo aveva promesso.

-...O-okey... -

La fece alzare, poi si accoccolarono sul pavimento umido e tiepido e la baciò.

-Sai... una... una cosa...Gish... tu... vuoi... vuoi sempre... e solo...quello...-

-Lo so... sono un alieno... pervertito...-

-Ma... ma mi... mi piaci... così...-

Si sdraiarono, e lui si prese quello che voleva.

Ormai, erano una cosa sola, uniti dall'amore e dai corpi, che si cercavano spasmodici e non si sarebbero separati mai se avessero potuto.

Entrò in lei, come aveva già fatto vicino al lago, e si amarono di nuovo, abbracciandosi stanchi quando il piacere li avvolse.

-Allora...?-

-Vestiamoci... e poi si... si pensa...-

Rientrarono in acqua, godendosi il tepore benefico del bagno, poi tornarono nella casetta e si vestirono.

Con le orecchie "normali", sarebbe sembrato umano se non avesse auto i capelli verdi e gli occhi dorati, ma tralasciarono i particolari.

Lei indosso una specie di divisa scolastica, con la gonnellina scozzese di cotone rosso ed una camicetta smanicata beige, i sandali dello stesso colore ed i capelli stretti in una treccia, fermata da un nastro bianco.

Lui, invece, lasciò da parte i soliti vestiti e si infilò un paio di jeans neri ed una maglietta senza maniche e a collo alto bianca, come le scarpe da ginnastica che aveva ai piedi.

La maglia era molto aderente, e sottolineava il suo corpo scolpito. Si legò di nuovo i capelli, ma con degli anelli neri.

-Ehi, dove devi andare vestito così?-

-Non sto bene?-

-Stai fin troppo bene... mi farai ingelosire!- disse lei, poi si presero a braccetto ed uscirono.

Dalla città brulicante gli separava una lunghissima strada, che attraversava i campi di grano e d i frutteti.

Risolsero il problema della distanza chiedendo un passaggio ad un contadino, che li fece salire sulla sua vecchia auto.

Arrivarono nella città.

Non era certo Tokyo, le case erano fin troppo basse, ma era davvero affollata.

Orde di ragazzi e adulti si riversavano per strada, anche se erano appena le nove di mattina.

Molte ragazze si giravano a guardare Gish, che dal canto suo non le degnava di uno sguardo, troppo impegnato a guardare in cagnesco i ragazzi che sbavavano per "la sua" Blue.

La strinse con più vigore, passandole un braccio dietro le spalle, e facendo capire sia ai maschi che alle femmine che non avrebbero avuto possibilità.

Entrarono in un piccolo e accogliente bar, dove la padrona li accolse sorridente, portando personalmente al loro tavolo le ordinazioni.

-E questo, che sarebbe?-

-Non dirmi che non hai mai mangiato il gelato!-

-Bè, in effetti, no...-

-Che ti sei perso! Assaggia!-

Prese un cucchiaio di gelato e glielo infilò in bocca, soffocandolo.

-Ma... è gelido!-

-No, è gelato...- (ah ah ah, che ridere-_-'' nda)

Pagarono, e tornarono per strada.

Fortunatamente, la via principale era roprio quella in cui si trovavano, e numerosi negozietti, ristornati e cinema si affacciavano su di essa.

Ignorarono questi, però, e si avviarono per le stradine secondarie, arrivando fino ad un bel parco alberato, nel cui centro sorgeva una ruota panoramica, che divenne la loro meta.

Corsero attraverso il boschetto, fino a raggiungere quella struttura, e ci salirono.

-Woooooooooow, che vista...- sussurrò Blue, più a se stessa che a lui.

-Già-

Si trovavano soli nella cabina più in alto, guancia a guancia contro il vetro.

Poi Blue sussultò, e si sedette, con le lacrime agli occhi.

-Che c'è?-

-Guarda... guarda giù.-

Gish obbedì, notando un gruppo di otto persone che stavano pagando il biglietto e aspettavano il lor turno.

Cinque donne e tre uomini.

"Cinque... le mew mew!"

-C'è tua nonna, con le sue amiche... e tutti gli altri-

-Gish, smaterializziamoci...-

-Non...non posso-

-Perchè?- Lei lo guardò sorpresa, chiedendosi se la stesse prendendo in giro.

-Bè, con questo aspetto da umano... ho perso i poteri per un paio d'ore... li riavrò solo stasera...-

-Kami-sama! Perchè proprio ora?!?-

"Non posso dirle che... non posso dirle che la febbre mi ha tolto i poteri... sarebbe peggio... ma perchè ho insistito a venire qui? Sono malato, no? Dovevo rimanere a casa... Ma come facevano a spaere quelli che saremmo venuti qui? O è una coincidenza..."

La ruota cominciò a scendere, mentre loro due si tenevano per mano, col cuore in gola.

-Bene o male, riconosceranno solo me, tu sembri umano...-

-Hai la spilla?-

-Certo... se fosse necessario, combatteremo!-

-Già...-"Se non sverrò prima... le forze se ne stanno andando...maledizione!"

Dovevano scendere, ma aspettarono che gli altri salissero su una delle cabine, poi sgattaiolarono fuori dalla loro, e si avviarono di corsa verso l'uscita.

-Ehi! Ma quella non è Blue?- esclamò Paddy, indicando la ragazza che correva a perdifiato, mano nella mano di un ragazzo dai capelli verdi.

-E quello, sembra proprio... Non può essere Gish! Non è alieno... o si?- disse Strawberry, sperando in cuor suo che quello non fosse lui.

Iniziarono ad inseguirli, per quello che l'età poteva permettere loro, finchè non uscirono dal parco.

-Corri, Gish!-

-Sto... sto correndo... couf couf...-

Si infilarono in un vicolo, e lui si appoggiò al muro, tossendo ed ansimando.

-Cosa hai? stai bene?-

-Blue, mi ami?-

-Io... si...-

-Dimmelo, ti prego... couf...-

-Ti amo, Gish, ma adesso...-

-Come nessun altro...couf...fino ad ora? couf...couf...-

Certo, come non ho mai fatto e mai farò, ma stai bene?-

-Si... scappa, piccola... non mi aspettare...couf...non ce la faccio ... couf couf... a correre...-

-Gish, ma...-

-Va ho detto! Se mi ami... va!-

Lei riprese a correre, gettando un'ultima occhiata all'alieno, che girò lo sguardo, per non farle vedere le lacrime che rigavano il suo volto accaldato.

"Ormai è finita, mi farò trovare e li terrò impegnati, così lei potrà scappare" (eroe ç_ç martireT_T una statua per Kisshu *ç* nda)

Doveva tornare alla villetta, lì sarebbero stati al sicuro.

Svoltò un angolo, andando a sbattere contro qualcuno e cadendo a terra.

-Ohi, mi scusi...-

-Blue?-

Guardò lo sconosciuto, che si rivelò essere Ryan Shirogane.

-Ryan...-

Invertì la corsa e si avviò dal lato opposto, ma fu bloccata da Kyle, che le sbarrò la strada, guardandola preoccupato.

-Siamo tutti in pensiero per te, figliola...-

-E rimaneteci!-

Spiccò un salto, correndo sui tetti, ma anche lì fu bloccata dall'acrobatica Paddy, che le chiese gentilmente di scendere. Lei lo fece, continuando a scappare.

Incontrò anche Lory e Mina.

Mancavano solo tre persone: Pam, il nonno e la nonna.

Li trovò dietro a Gish, che correva stremato.

La raggiunse e si accasciò contro di lei, sussurrandole un "mi dispiace", poi perse i sensi.

Le orecchie tornarono normali, rivelando l'alieno.

-Gish... svegliati, ti prego...GISH!!!-

Lo fece sedere contro un muro, mentre venivano accerchiati da tutti gli inseguitori, ma non se ne curò.

Appoggiò le labbra alla sua fronte, e constatò che era bollente, quindi si strappò un lembo della maglia, imbevendola con la bottiglietta d'acqua che aveva nella borsa, e gliela strinse intorno al capo.

Socchiuse gli occhi appannati, incontrando quelli umidi e castani della ragazza, poi quelli stupiti e freddi della nonna.

-Scappa... Blue...- sussurrò di nuovo, abbastanza forte da farsi sentire da lei e tutti gli altri, ma Blue scosse il capo, e continuò imperterrita a medicarlo.

Gli fece bere un pò d'acqua fresca, mentre gli adulti erano indecisi sul da farsi.

Strawberry ruppe il silenzio.

-Blue, allontanati da quell'alieno... potrebbe essere... pericoloso-

Blue scoppiò a ridere. Era evidente che quello era l'aggettivo meno appropriato al ragazzo moribondo che lei stava accudendo, incurante dei suoi "nemici".

-Percioloso? Ma nonna, l'hai guardato bene? Ha la febbre! Potrebbe morire se non lo porto al caldo... e non me lo impedirai.-

La guardò con disprezzo, stringendo la mano scottante di Gish che, debolmente, rispose al contatto e tossì.

-Ma che stai dicendo? Ti h afatto il lavagio del cervello? Ti ha corrotto? Ti sta controllando?-

-No, mi ama, ed io amo lui. Non lo lascerò mai solo, non ora... non dopo tutto...-

-Tutto? Tutto che? Sei sparita per quasi una settimana! Eravamo preoccupati...-

Poi il cervellino bacato della donna cominciò a connettere.

-Aspetta, aspetta un attimo... tutto... in che senso?-

-In che senso, secondo te? Cosa si può fare in una settimana?-

-Tutto, direi (ah ah ah -_-'' nda)... Aspetta, non è che ti ha... che tu sei... che avete...-

-Si, nonna... ce ne hai messo di tempo a capire, ti facevo più intelligente.- La voce della ragazza era dura e tagliente. Si vergognava da morire ad aver ammesso di essere andata a letto con Gish, ma sapeva di aver colpito la donna. Era un punto a proprio vantaggio.

Tutte le donne si misero una mano sulla bocca, tranne Pam che si limitò a sbuffare, mentre gli uomini spalancarono gli occhi, imprecando.

-Bene, nipote. Se non cedi di tua volontà, ti considererò mia nemica, e dovremo combatterti. Ti ho avvisato.-

-Non vedo l'ora, nonnina cara...-

Blue strinse la spilla e si trasformò, godendosi lo stupore generale preparandosi allo scontro.

"Ti proteggerò, come tu hai sempre fatto con me, Gish... a costo di morire!"

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Correggo: questo è il chappy più impegnativo che abbia scritto finora!!! O_O''

Bè, che ne dite, vi gusta? ^^

Commenti, please!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!11

xxx mata ne!

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