Non tornerai
da me
Lo
stavo battendo, papà. E’
stata tutta colpa mia,
solo ed esclusivamente mia.
Quanto
vorrei tornare
indietro nel tempo, ricominciare tutto da capo. Sentivo
il peso della
Terra sulle mie spalle, mi sono lasciato andare troppo. Era
il momento giusto,
Cell tremava e la sua sconfitta era certa.
Ma
da quando mi sono
trasformato, papà, ho sentito una grande rabbia crescere
dentro di me. Mi
sentivo in grado di fare tutto, mi sentivo forte, potente. Volevo far
strisciare Cell come un verme, volevo che provasse che cosa sono la
sofferenza
e la paura.
Oppure
volevo dimostrare
qualcosa a te? Forse volevo solo dimostrarti che puoi essere orgoglioso
di me,
sono diventato quello che tu volevi che diventassi.
Ti
ho superato, papà, lo
sapevi. All’inizio non ci ho creduto molto, ma adesso so che
potevo battere
Cell. Potevo. Ma non l’ho fatto. Non lo so perché
non ti ho dato retta, ho
fatto di testa mia ed ho finito per perderti. Non l’ho
eliminato subito, papà,
forse perché volevo farti vedere quello che ero diventato.
Volevo
farti vedere che
gli allenamenti che mi hai fatto fare sono serviti. Ma mi sto pentendo.
Se solo
ti avessi ascoltato invece di fare di testa mia a quest’ora
credo proprio che
saresti qui con me.
Invece
ti ho perso, papà,
per colpa mia e della mia arroganza. Vorrei che non fosse mai successo,
vorrei
che fossi stato tu ad eliminare quel mostro. Certe volte mi pesa anche
essere
tuo figlio, poi mi rendo conto di quanto tu mi voglia bene e sono
felice.
Tu sei sempre pronto a
sacrificarti per me, per la mamma, per gli
altri. Io non so se riuscirei ad essere come te.
Mi
dispiace, papà,
perdonami. Non è affatto facile per un ragazzino come me
avere il peso della
salvezza del nostro pianeta. Non è affatto facile per me
perderti per la
seconda volta, ma questa volta è più difficile.
Difficile perché so che non
tornerai, so che ti ho perso per sempre. Difficile perché so
che la
responsabilità di quello che è successo
è solo mia.
Sai,
non credo di essere
il grande guerriero che credi tu. Perfino adesso non riesco a fermare
le
lacrime. Non sono io che le controllo, papà. So solo che ho
appena gridato “Papààààà!!!”….è
stata l’unica cosa
che sono riuscito a dire prima di vederti scomparire.
Ma
so che tu non tornerai
indietro. Crili sta cercando di confortarmi in qualche modo. Lui dice
che se
non ci fossi io la Terra sarebbe spacciata e che non è colpa
mia se te ne sei
andato.
Ti
sei sacrificato per
colpa mia, papà. Non ho più fiato. Le lacrime mi
stanno offuscando la vista,
tengo lo sguardo fisso sul terreno. Non riesco più a
gridare, mi sento
soffocare. Adesso cosa dico alla mamma?! Ho paura di farla soffrire
un’altra
volta. Come faremo senza di te?
Mi
alzo in piedi e guardo
avanti, dopotutto so che tu sei fiero di me. Cell
è ancora vivo. Faccio
esplodere di nuovo tutta la mia rabbia. Perdonami, papà,
perdonami ti prego.
Sto
per cominciare la
seconda partita. Adesso sono contento. Contento perché ti
posso vendicare,
papà. Ti prometto che lo farò, papà,
io ti vendicherò, lo giuro.
Fine
Nota
dell’Autrice: ho
voluto scrivere questa breve fiction per raccontare un po’
come si sarà sentito
Gohan dopo il sacrificio invano di suo padre. Guardando le puntate di
ieri e di
oggi (e sinceramente il pezzo mi ha commossa!) ho avuto
quest’ispirazione.
Spero che vi piaccia,
with love,
Bulma93