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Autore: Mucella    25/10/2012    0 recensioni
Questa è una love story Torg. Tom è descritto come un indeciso, egoista che pensa solo al sesso, per il quale rinuncia al suo vero amore: Georg. Un ragazzo sensibile e dolce, che alla fine riesce a perdonare la stupidaggine del chitarrista. Gustav e Bill hanno un ruolo più marginale ma non per questo meno importante.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Threesome
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05/10/2012. I° concerto dopo tre anni di pausa. Finalmente Tom e Georg hanno fatto pace, dopo tutto quello che è successo. Ma facciamo un passo indietro nel tempo… 26 marzo 2009. Era appena finito il concerto tenutosi a Mosca, avevano superato loro stessi: Bill aveva cantato magnificamente, Gustav e la sua batteria erano stati fantastici, Georg lo stesso e Tom, beh, Tom era Tom! Le fans erano in delirio! Tom era entrato nel suo camerino, dove dopo poco qualcuno aveva bussato alla porta; sorpreso è andato ad aprire e ha trovato sulla soglia della porta Georg che sembrava molto imbarazzato… “Ehi bro! Che ci fai qui?” “Ehm, ciao Tom. Allora, come credi che sia andato il concerto?” “Siamo stati una vera forza della natura, le fans sono impazzite! E devo ammettere che anche tu sei stato abbastanza bravo!” “Sei sempre il solito! Comunque volevo parlarti di una cosa, è piuttosto urgente…” “Devo forse preoccuparmi?” “Beh…no…credo…spero…” “Se non è urgente magari ne parliamo stasera in albergo, sai prima ho adocchiato una ragazza carina al meet&greet e le ho detto di venire in camerino a fine concerto, dovrebbe arrivare a momenti…” “Oh certo, quelle stupide troiette vengono sempre prima!” disse il castano scappando via. La ragazza arrivò, ma Tom non riusciva a godersi quella scopata, non faceva altro che pensare a cosa fosse passato per la testa al suo amico. Georg, imbarazzato per la scenata, andò da Gustav per sfogarsi; infatti il batterista era l’unico a sapere della situazione che stava vivendo l’amico. Entrò sconsolato nel camerino e Gustav appena lo vide capì che qualcosa era andato storto. Georg gli spiegò la situazione e l’amico gli diede dello stupido per la scenata che aveva fatto, adesso Tom si stava sicuramente chiedendo cosa gli fosse preso e quando Tom non riesce ad arrivare a capo di una situazione diventa irascibile. Comunque anche Gustav si trovò in difficoltà e l’unico consiglio che seppe dare all’amico fu quello di andare in camera di Tom quella sera, chiedergli scusa e spiegargli con calma i suoi sentimenti. Georg, anche se scoraggiato, si avvicinò alla porta della camera di Tom e bussò molto piano, quasi sperando che l’altro non lo sentisse. Ma non fu così… “Avanti, è aperta.” disse Tom. Georg entrò, ma non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi e come unica alternativa si guardò le Blazer. “Oh, Georg, ciao! Non so che cosa abbia fatto, ma ti chiedo comunque scusa se in qualche modo ti ho offeso…” “No, Tom, sono io che chiedo scusa a te mi dispiace molto per la scenata che ho fatto oggi, ma sai il tour, le prove ed ero un po’ stressato” “Certo, certo, capisco perfettamente. Dimmi, di che cosa volevi parlarmi?” “Ecco…i-io devo con-confessarti una cosa ch-che mi porto dietro da m-mesi…” balbettò il bassista. “Vedi…io…io…mi sono in…innamorato di te” diede uno sguardo al chitarrista che era senza parole “Tom ti amo! Sono innamorato di te, ti sogno tutte le notti, sogno di baciare quelle splendide labbra, di leccare quel piercing così provocante, di stare abbracciato a te tutta la notte!” disse tutto d’un fiato, con gli occhi da cucciolo che quasi lacrimavano. Passarono dei minuti, senza che Tom dicesse una sola parola. Georg lo guardava timoroso e ad un certo punto decise di andarsene. Non ce la faceva più a stare lì, a guardare Tom pensieroso, quasi deluso… Così disse “Mi dispiace di averti sconvolto così tanto, io chissà che mi credevo, ho solo sperato fino all’ultimo che anche per te fosse così… Ora vado, buonanotte e scusa.” Si avviò per la stanza con fare stanco e proprio quando stava per chiudere la porta Tom urlò il suo nome. “Georg, aspetta, ti prego!”. Il bassista rientrò. “Ti prego, rimani qui con me questa notte…per favore” Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio corse e saltò, infine, al collo di Tom. Si buttarono sul letto abbracciandosi. Georg disse:”Perché vuoi stare con me ,Tom? Prima sembravi così sconvolto…” “E’ vero, ero sconvolto, sconvolto perché mi sono accorto che ho un fottutissimo bisogno di te. Mi sono accorto che da un po’ di tempo ormai non provo più niente quando scopo quelle troie. Mi sono accorto di cosa vuol dire amare una persona. E io ti amo, Georg, ti amo più di ogni altra cosa al mondo!” Si scambiarono un lungo bacio, carico di passione, di amore e di speranza per il futuro. Passarono tutta la notte abbracciati, a sussurrarsi cose dolci all’orecchio e a scambiarsi baci. Si addormentarono solo alle sei di mattina, ma dopo scarsa un’ora la sveglia suonò. Quella mattina avevano da fare un’importante intervista per il giornale Bild. Come tutte le mattine Bill entrò raggiante in camera di Tom per svegliarlo, ma quando entrò e vide che era abbracciato a Georg si infuriò da matti. Con il suo fare da diva isterica iniziò a fare una ramanzina ad entrambi, ovviamente non gli dava fastidio che suo fratello gemello e che uno dei suoi migliori amici, nonché bassista del gruppo, fossero omosessuali, anzi era terribilmente felice per loro, ma la rabbia di non essere stato reso partecipe prima della loro storia d’amore superava la felicità. Georg e Tom avevano provato più volte a spiegare a Bill che solo quella notte era scoppiata la passione, ma lui non aveva voluto sentire ragioni. Sentendo quelle urla, Gustav si svegliò e andò verso la fonte di quel casino. Appena entrato in camera di Tom capì tutto e corse ad abbracciare il suo migliore amico. Il cantante intuendo che perfino il biondo sapesse tutto, si arrabbiò anche con lui ma dopo aver superato la sua crisi isterica fece le congratulazioni ai due piccioncini. Bill e Gustav uscirono dalla stanza per andare a fare colazione e Georg e Tom rimasero da soli. Si diedero il bacio del buongiorno, dato che non ne avevano ancora avuta occasione e si diressero verso il bagno. Georg entrò nella doccia, seguito a ruota da Tom. Lì dentro, in quello spazio così stretto, entrambi nudi e ancora con l’adrenalina di essere stati scoperti addosso iniziarono a strofinarsi e a massaggiarsi a vicenda. A tutti e due venne un’irrefrenabile voglia ma decisero che per ora non era ancora il momento e si limitarono a sbaciucchiarsi. Raggiunsero gli altri due giù al ristorante, dove anche David li stava aspettando; si sedettero e Tom cercò la mano di Georg sotto al tavolo. Quest’ultimo la afferrò e se la appoggiò sulla patta dei pantaloni; Tom ,intraprendente, in un attimo la abbassò e strinse con forza il membro del bassista che, per la sorpresa e il dolore, per poco non si affogava con il thè caldo. Gli altri guardarono straniti Georg che si riprese solo dopo vari minuti. Tom capì che non era il caso e rialzò la cerniera, ma questa chiuse al suo interno anche un lembo della tovaglia. Finita la colazione i ragazzi si alzarono, ma quando Georg si allontanò dal tavolo la tovaglia lo seguì, facendo cadere a terra tutto quello che era su di essa. :P Il pavimento era un disastro, sporco di una miscela composta da caffè, thè e latte, con biscotti che ci galleggiavano sopra, pacchi di fette biscottate e cereali rovesciati a terra. L’intera band in un imbarazzo totale si dilettò a raccogliere tutte le cose fatte cadere ma i camerieri subito accorsero in loro aiuto. I cinque ragazzi se ne andarono con il viso rosso dalla vergogna e senza smettere un attimo di chiedere scusa… Poi andarono alla redazione di Bild per l’intervista. Tornarono dopo 8 ore passate a fare foto e rispondere a domande, tra l’altro quasi tutte incentrate sulla sessualità di Bill... -.-‘ Ognuno si ritirò nella propria camera, Tom andò in quella di Georg e decisero di continuare quello che avevano cominciato quella mattina al ristorante… Si sdraiarono sul letto dolcemente e Georg iniziò a spogliare Tom, allo stesso tempo lo baciava e gli sussurrava parole dolci; ma l’altro rimase immobile e gessato come una statua. Il bassista lo guardò negli occhi e gli disse:<< Tom, ascoltami, se non vuoi non è un problema, so che per te è la prima volta con un uomo e ti capisco. Non ti costringerò a fare cose che non vuoi fare. Me lo dirai tu quando sarà il momento, va bene amore?>> Tom lo guardò dapprima inespressivo, ma poi il suo sguardo si addolcì e le sue labbra si volsero in un ghigno. “Tesoro, fare l’amore con te è la cosa che più desidero al mondo, non ho paura, mi fido di te! Stavo solo pensando a quanto tempo ho perso dietro a quelle puttanelle con la…con la loro…stupida figa!” disse ma per niente schifato. “Tom non devi fingere che la figa ti faccia schifo per far un piacere a me, potresti benissimo essere bisessuale, non è un problema” “Tu mi capisci sempre al volo! Mi dispiace ma io non riesco ad essere completamente gay, non riesco a dimenticare tutte quelle scopate, questo però non toglie che ora per me sei tu la priorità!” “Ti amo” “Anche io!” Dopo essersi detti questo, si spogliarono fino a rimanere completamente nudi; Tom guardò allibito Georg e pieno di desiderio iniziò a leccargli i capezzoli. Piano piano da lì scese fino all’ombelico dove si soffermò un po’ mentre Georg gemeva. Scese ancora di più, fino ad arrivare al pene, lo toccò, lo strinse e poi chiese a Georg di penetrarlo. Georg era molto stupito, aveva sempre pensato che Tom fosse un attivo e non un passivo, invece ora gli stava chiedendo di darglielo nel culo! Una cosa pazzesca! Georg con piacere ubbidì, dapprima iniziò molto lentamente per non far del male a Tom ma poi aumentò il ritmo e il chitarrista godeva terribilmente, ululando come una cagnolina in calore! Quando Tom disse a Georg che non ce la faceva più, questo uscì dal sedere del fidanzato e con fare dolce gli disse: ”Sei stato fantastico!” proprio mentre Tom stava venendo. Ripresosi un po’ rispose: ”No, tu sei stato fantastico! Mi hai fatto vivere l’esperienza più mitica della mia vita!” Si addormentarono e la mattina dopo si svegliarono abbracciati. Si alzarono, si fecero una doccia, si vestirono e uscirono per fare shopping. Andarono al centro commerciale, girarono per molti negozi comprando un mucchio di cose; Tom disse a Georg che aveva il bisogno di andare in bagno e si avviò… Georg aspettò per più di venti minuti, ma vedendo che il chitarrista non arrivava lo raggiunse preoccupato in bagno; lì vide Tom chinato a pecorella mentre un alto ragazzo moro lo penetrava e una ragazza bionda gli faceva una segha! All’inizio il ragazzo non si accorse della presenza di Georg ma quando alzò gli occhi lo vide con una faccia paonazza e gli occhi pieni di lacrime; il bassista corse via sconvolto e Tom non perse tempo, subito si rivestì e gli corse dietro. Urlò il suo nome varie volte ma Georg non si voltò mai. Quest’ultimo corse fino al parcheggio, dove sgattaiolò in macchina senza degnare Tom nemmeno di uno sguardo. Il chitarrista non si arrese e si lanciò davanti alla macchina in corsa. Quasi Georg non voleva premere il freno, ma dopo tutto il dolore che gli aveva causato lo amava ancora. STUPIDO AMORE CHE TI RENDE IDIOTA! La macchina frenò bruscamente e Tom ci si precipitò dentro. Georg fissava il vuoto con occhi smarriti ma appena il chitarrista aprì bocca per chiedergli scusa iniziò a singhiozzare… “Perché lo hai fatto, Tom? Non stiamo insieme neanche da una settimana, già ti mancava l’essere liberamente single e scoparti chi vuoi quando vuoi?!” “”Georg mi dispiace tantissimo davvero, ma quando quella coppia mi ha chiesto di fare una cosa a tre non ho saputo resistere e ho accettato. Ma per me non ha significato niente, io amo te!” “Beh, per me è cambiato tutto! Mi hai provocato troppo dolore, quando ti ho visto lì, con quei due, mi si è spezzato il cuore! E credimi non è una frase fatta! Adesso scendi, non voglio vederti mai più ! “ Tom scese come gli era stato ordinato e Georg partì subito. Andò in albergo, buttò distrattamente dei panni in valigia e andò a salutare Bill, Gustav e David. Poi senza dare nemmeno una spiegazione lasciò l’hotel e da allora i ragazzi si sentirono solo telefonicamente, dicendosi cose superficiali. Nessuno sapeva dove era andato Georg, neanche i suoi familiari. Tom provò varie volte a chiamarlo ma lui non rispose mai. Grazie alla cazzata di Tom la band si sciolse… Tre anni dopo Georg si fece rivedere, andò a casa dei ragazzi e chiese loro scusa per essere sparito così; raccontò loro che dopo aver trovato Tom con quei due sconvolto era partito per l’America, dove due mesi dopo aveva conosciuto un ragazzo che gli aveva fatto conoscere il mondo della droga. Purtroppo Georg incapace di reagire ne era diventato dipendente e solo dopo un anno aveva deciso di uscirne frequentando associazioni e nuove persone. Adesso era un ragazzo diverso, nuovo, rinato ed era pronto a ricominciare nel campo della musica se gli altri glielo avessero permesso. Ovviamente Bill, Gustav, David e Tom acconsentirono, felice di riavere il loro amico di nuovo lì. Tom si accostò a Georg e con cautela introdusse l’argomento: “Georg, senti, non sai quanto cazzo mi dispiace, io ti ho rovinato la vita, è tutta colpa mia! Non sai davvero quanto mi dispiace!” “Oh, Tom, non preoccuparti, adesso è tutto passato, io ti ho perdonato e voglio che torniamo amici come prima…” Ci fu un lungo abbraccio carico di affetto. Eccoli lì, tre anni dopo, il 5 ottobre 2012, per il loro primo concerto dopo quella lunga pausa.
  
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