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Autore: lallyjunior    26/10/2012    0 recensioni
Improvvisamente non vidi più nulla.... Rimasi ferma e quasi incosciente per un tempo indeterminato, stesa su quello che capii essere l'asfalto caldo e ruvido. Cos'era successo? In quel momento non riuscivo a capire, a ricordare.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Improvvisamente non vidi più nulla.... Rimasi ferma e quasi incosciente per un tempo indeterminato, stesa su quello che capii essere l'asfalto caldo e ruvido. Cos'era successo? In quel momento non riuscivo a capire, a ricordare. Poi pian piano sentii voci di persone intorno a me e la mia coscienza cominciò a fare capolino nella mia mente... Ancora ad occhi chiusi ed immobile in ogni muscolo del mio corpo iniziai a ricordare ciò che era accaduto poco prima. Ero in motorino, di ritorno dalle lezioni universitarie ed imprrovisamente qualcuno doveva avermi investita! Il terrore invase le mie vene al realizzare dell'incidente stradale di cui ero stata vittima ma, fortunatamente, fui subito distratta da una voce sconosciuta, più vicina alle mie orecchie di quanto non fossero le altre intorno a me.

"Sei sveglia?" Mi chiese apprensiva.

Mi limitai a rispondere un sussurato SI senza però aprire gli occhi.

"Bene" Rispose l'uomo, abbastanza soddisfatto. Si, ero, ovviamente, certa che dalla voce si trattasse di un uomo. 

Sentii solo le sue mani appoggiarsi al mio corpo e farsi spazio tra la schiena e l'asfalto. Un verso di fatica accompagnò le sue braccia, che avvolte su di me, riuscirono a sollevarmi da terra ed , assestandosi, a portarmi contro il suo corpo.

Sentii che stavamo camminando lungo la strada, mentre tutti chiedevano notizie delle mie condizioni.

"La sto portando in ospedale" Aveva risposto a gran voce con tono quasi irritato. 

Ero curiosa di vedere il suo volto, il volto del mio slavatore, il volto dell'uomo che, senza conoscermi, mi stava portando in braccio fino ad un letto di ospedale.

Socchiusi gli occhi e lo vidi. Ad un palmo dal mio viso appoggiato tra il suo petto e la spalla osservai il suo collo, ed il mento... Un velo di barba gli colorava la pelle candida, l'aveva probabilmente rasata il giorno prima, una maglietta blu scuro, a maniche corte, si poggiava al limite della base del collo. Sollevai lo sguardo per vederlo in volto, ma la mia testa pesava troppo più del normale.

"Toglimi il casco..." Chiesi, quasi implorandolo, chiudendo nuovamente gli occhi.

"Cosa?" Mi chiese sorpreso dalla richiesta, arrestando il passo veloce che stava tenendo da qualche secondo.

"E' troppo pesante.." Spiegai in un sussurro.

Si abbassò poggaindomi le gambe sul marciapiede e, dopo avermi messa seduta, lo sentii aprire la chiusura del casco.

"Farò piano." Disse sfilandolo lentamente e delicatamente.

Tirai un sospiro di sollievo nel sentirmi tanto più leggera.

Poi mi riprese in braccio, stavolta però ero in una posizione diversa, ero quasi seduta sulle sue braccia. Poggiai la mano sul suo petto, riconoscendo al tatto un fisico asciutto e definito.

Possibile che non avessi la forza di guardarlo in faccia? Volevo sapere chi era, ma mi sentivo talmente frastornata che mi lasciai cullare dal movimento del suo passo svelto ed avvinghiata alle sue spalle mi addormentai.

  
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