Non è esattamente una delle mie priorità.

Blaine fissò la sua immagine riflessa nello specchio appoggiato al muro esattamente di fronte a lui, mordendosi lievemente il labbro inferiore.

Era tremendamente indeciso. Sapeva che quella di abbandonare i papillon era stata la decisione giusta e legarsene uno al collo era diventato così inusuale che aveva persino paura di sbagliare.
Sarà divertente, una bella rimpatriata.
Eppure ogni minuto che passava si sentiva sempre più teso. Erano dieci anni che non rimetteva più piede al McKinley. Dieci anni in cui era cambiato, cresciuto e aveva trovato la sua strada oltre ai confini di Lima.

“ Non smetterò mai di dire che il tuo atteggiamento da adolescente timido e impacciato mi ecciti da morire.”
Blaine alzò gli occhi al cielo davanti alle avances del ragazzo, cercando di ignorare il suo sguardo divertito che gli accarezzava il volto.
“ Non hai intenzione di darmi una mano, vero?” Chiese Blaine in preda all’esasperazione.
“Non è esattamente una delle mie priorità. “ Mormorò Sebastian avvicinandosi al ragazzo, stringendolo in un abbraccio. “ Lo sai che ti preferisco senza vestiti.”

Blaine non riuscì a trattenere un sorriso mentre il ragazzo gli sistemava il papillon senza nemmeno il bisogno di guardarlo.
“ Sul serio Blaine, come sei sopravvissuto a diciassette anni di questi ?” Sbuffò mentre lisciava le pieghe del cravattino color porpora.
Sebastian era un maniaco dell’ordine, non gli permetteva nemmeno di uscire se la mattina non aveva cravatta e calzini abbinati, anche se a Blaine non dispiaceva farsi vestire dal ragazzo e tantomeno farsi svestire.

“ Non sono così male.” Disse il ragazzo assumendo un’aria imbronciata che fece scoppiare Sebastian in una risata celestiale. Blaine avrebbe passato le sue giornate ascoltando Sebastian ridere, era il suono più meraviglioso che riuscisse a immaginare. Se non avesse sviluppato un senso di ribrezzo verso la tecnologia avrebbe cercato di usarla come suoneria del cellulare. “ Kurt ha detto che il tema della rimpatriata era cercare di richiamare il più possibile i vecchi tempi quindi non mi meraviglierei se Santana e Brittany arrivassero con la loro uniforme da Cheerios.”

Blaine sentì il corpo del fidanzato irrigidirsi a contatto con il suo.
“ Ci sarà anche Kurt? ” Chiese il ragazzo asciutto.
“ Si è preso qualche giorno di vacanza per tornare a Lima, credo.” Disse Blaine, cercando di chiudere definitivamente l’argomento.
Sebastian sciolse la presa sul torace di Blaine e fece un passo indietro.
“ Sebastian.” Lo chiamò Blaine cercando di farlo ragionare.

“Sebastian un cazzo, Blaine.” Urlò il ragazzo pestando un piede per terra.
“ E’ solo una rimpatriata.” Disse in risposta Blaine mentre l’altro si passava una mano tra i capelli, esausto.
“Certo, e lui è solo il tuo ex-fidanzato nonché tua prima volta e stilista New Yorkese di successo, non vedo cosa ci sia di male in questo.” Sorrise sarcastico Sebastian mentre cercava di combattere la voglia incontrollabile di prendere a pugni qualcuno.
“Credo ti sia dimenticato del fatto che io stia con te da otto anni.” Gli ricordò Blaine avvicinandosi cautamente al fidanzato.

“E’ uno stilista Blaine. Probabilmente è il mestiere più gay che esista dopo il personal trainer.” Continuò Sebastian gesticolando freneticamente con le mani.
“La sai una cosa? Trovo che gli avvocati siano decisamente più sexy.” Mormorò maliziosamente Blaine, leccandosi il labbro superiore davanti alla gelosia di Sebastian.

“Sono serio Blaine.” Disse Sebastian fissandolo intensamente con quegli occhi talmente intensi da fargli girare la testa.
“Anche io.” Rispose Blaine afferrando Sebastian per il collo, travolgendolo in un bacio appassionato.
Il biondo non ebbe nemmeno il tempo di ribattere qualcosa che la lingua del fidanzato si infilò nella sua bocca senza bisogno di chiedere il permesso, facendolo gemere contro le sue labbra.
Quel ragazzo sapeva come sviare una discussione.

Sebastian fece scorrere le mani lungo la schiena del ragazzo, convincendolo ad appoggiarsi alla parete, in modo da poter prendere il controllo della situazione.
“Possiamo definire la questione risolta?” Chiese Blaine maliziosamente ansimando quando finalmente abbandonarono l’uno le labbra dell’altro.
Sebastian iniziò a muovere le labbra sul collo del moro. “ Sì, ma facciamo che questo lo lasciamo qui?” mormorò mentre slacciava il papillon al ragazzo, prima di tornare a baciare con foga le labbra del ragazzo.
“Mi sembra un ottimo compromesso.” Ammise Blaine incrociando le gambe attorno al busto del fidanzato, che lo afferrò prontamente, cercando di avvicinare ancora di più i loro corpi carichi di desiderio.

“ E’ necessaria questa rimpatriata?” Chiese Sebastian tra un gemito e l’altro.
“ La tua argomentazione mi sembra decisamente convincente.” Rispose Blaine mentre l’altro ragazzo iniziava a mordergli il lobo dell’orecchio destro. “Ma sì, è decisamente necessaria.” Continuò Blaine, cercando di staccarsi dal fidanzato.
“ Dio, sai di paradiso Anderson.” Mormorò Sebastian mentre si concedeva un ultimo assaggio.
“ Potrei sempre tardare un po’.” Sorrise Blaine mentre strofinava il naso nel collo del ragazzo.
“ Credi che Kurt se la prenderà con me per averti trattenuto?” Chiese Sebastian sussurrando.
“ Non è esattamente una delle mie priorità al momento.” Rispose infine Blaine, iniziando a sbottonare la camicia al fidanzato.

Brevissima OS senza pretese scritta per la mia Federica che voleva un po' di Seblaine per il suo compleanno.
-Giuls