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Autore: MidnightQueen    26/10/2012    1 recensioni
Tu ed io, questo basta per rendermi felice, pe rendere ogni momento passato assieme indimenticabile.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                              Come tutto ebbe inizio.










"Forza Sunny! Altrimenti non sei l'unica che farà tardi quà!"
"Eccomi, arrivo!!"
Primo giorno di scuola, secondo anno di liceo, ed ero già in ritardo, fantastico, no?
Colpa di quell'inutile, futile, incompetente aggeggio che chiamano "sveglia", la quale fa tutto tranne che il suo lavoro...SVEGLIARE.
Orripilante sveglia regalatami da mio padre per il compleanno dell'anno scorso, odiavo letteralmente le sveglie, si rompevano in continuazione e tutte avevano quello strano rumore assordante che già fin dal primo mattino ti rimbambivano.
"SUNNY!! Forza datti una mossa, non ti ci vogliono mica i secoli per prepararti una borsa no?! Devo andare a lavoro, non posso aspettarti in eterno, altrimenti prendi l'autobus!" sbraitò mia sorella.
Ah, giusto..dimenticavo, mia sorella Vicky.
Ventiquattro anni, lavorava part time allo Starbucks vicino scuola il lunedì e il mercoledì quando non aveva lezione all'università, aveva scelto facoltà di lettere, quindi quando doveva andare a lavoro ne approfittavo spesso per farmi dare un passaggio in macchina fino a scuola.
"Due min..."
" ADESSO"
Sbuffai esasperata, presi la borsa, cappello e cappotto e uscii di casa senza neanche salutare mia madre che mi aspettava in cucina con una tazza di caffè e latte in mano, mi era dispiaciuto ma mia madre nemmeno gli diede molta importanza.
"Ce l'hai fatta!" brontolò Vick lanciandomi un'occhiataccia omicida dalla macchina.
"Non è colpa mia se mi sono alzata tardi, la sveglia di papà ha vita propria!" dissi aprendo la portiera.
" Adesso è colpa della sveglia... vedi un po' di scaricare di meno la colpa sugli altri, tu!" ribattè Vick sgommando verso scuola a tutta birra.
Erano le 7.45 quando partimmo da casa ed esattamente arrivammo di fronte scuola alle 7.55, roba che da casa mia fino a scuola ci vogliono minimo venti/trenta minuti.
Scesi dall'auto salutando Vick, "grazie sorellona, ti voglio bene!"
Lei sorrise poi disse un "Muoviti" molto dolce ma sempre come se fosse un ordine.
Corsi verso l'entrata, la campanella stava per suonare e io ero arrivata in tempo il mio primo giorno di scuola, c'era mancato un pelo.
In cortile, subito prima della porta d'ingresso, vidi Holly, la mia migliore amica, salutarmi sbracciandosi, ricambiai con un cenno sorridendo.
"Buongiorno!!"
"Buongiorno, Hol!" dissi con un po' di fiatone.
" Già così il primo giorno? Cominciamo bene testona" scosse la testa guardando in terra, le diedi un colpetto sulla spalla e ridemmo all'unisono.
D'improvviso la campanella suonò e intravidi da dietro le mie spalle una massa di ragazzi che correva per entrare, ovvero per prendere i posti all'ultima fila.
Mi voltai per guardare Holly ma stranamente era scomparsa, che si fosse smateriallizata in classe? Mi voltai questa volta a scrutare la folla di gente imbufalita che veniva contro di me e un gruppo di ragazzi mi fece cadere in terra insieme alla borsa e a tutto il suo contenuto. "Ahi! Maledizione..." mi massaggiai il capo, avevo dato davvero una bella botta, poi con gli occhi un po' affaticati vidi tutti i i libri e i quaderni sparsi dappertutto. Cercai di rialzarmi per raccoglierli, ma l'equilibreo non era dalla mia parte in quel momento ed un paio di braccia mi presero al volo salvandomi da un'altra caduta.
"Ehi, tutto okay?" domandò un ragazzo, aveva un bel viso, occhi color dell'ambra e capelli corvini corti.
"Non credo.." risposi massaggiandomi la testa.
"Sta seduta a terra, ci penso io ai libri" eseguii l'ordine, già ero molto brava in questo tra mia madre e mia sorella che mi asfissiavano con questa mania dell'ordine, e il ragazzo si mise a raccogliere i libri ed i quaderni mettendoli dentro la borsa, vidi che era interessato ad un quaderno in particolare ma in quel momento non lo seppi distinguere, ero troppo scossa e la testa mi doleva. Una volta finito mi consegnò la borsa piena sorridendo, "Stai meglio?"
"Adesso si, meglio...la testa gira di meno, ehm..grazie, sei stato molto gentile" gli sorrisi di rimando rialzandomi un po' barcollante ma stabile.
" Di nulla, grazie per il complimento splendore" ammiccò il ragazzo.
Momento momento momento, l'aveva detto sul serio?! SPLENDORE? Io?
Mi stava prendendo in giro.
Con una risatina un po' sull'isterico presi la borsa e controllai l'orario sul cellulare.
ERA TARDISSIMO.
"Oh miseriaccia, scusami devo andare! Grazie ancora!!" salutandolo leggermente con la mano corsi fino all'aula di chimica organica, sperando che non si fossero presi i posti migliori per non farsi beccare dalla proff mentre scrivevo la mia musica.













The eeeend <3
Recensite mi raccomando :3


-Ele
  
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