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Autore: Aelle Amazon    27/10/2012    11 recensioni
Avete presente il giudizio di Paride? Beh, mescolatelo un po' e otterrete questa storia.
Dalla storia:
-Ade-
-Poseidone-
-Io sono Zeus, tesoro- ammiccò il Re dei Cieli, beccandosi una gomitata in pieno stomaco.
La ragazza si finse sorpresa. –Oh, cavolo, davvero? Come gli dèi dell’antica Grecia?- calcò perfidamente sulla parola antica.
I tre non parvero cogliere l’ironia. –Come quelli, sì- dissero all’unisono. –Qual è il tuo nome, piccola mortale?-
-Giulietta-
Poseidone avanzò di un passo, incuriosito. –Come quella di Romeo?- domandò.
Lei scosse la testa. –No, come la macchina-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gli Dèi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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e così zeus fu trollato
E COSI’ ZEUS FU TROLLATO
 





 
Prendete una ragazza, una di quelle normali. Una di quelle che non ha niente da fare e che nonostante tutto preferisce ancora farsi i cazzi suoi.
L’avete presa? No, no, no. Mettete giù quella sventola bionda. Ho detto normale, non divina. Sì. Sì, quella va benissimo: la tuta extralarge che indossa fa proprio al caso nostro. E gli occhiali ricavati dai fondi di bottiglia sono semplicemente perfetti.
Bene. Ora trascinatela con voi nel luogo che vi ho detto prima e fate in modo di chiuderle la bocca. Se continua a strillare così attirerà l’attenzione di troppi mortali.
Entrate in quel palazzo e salite all’ultimo piano. Una volta lì, aspettateli.
 
Arrivarono litigando.
Non che questa sia una novità. Zeus, Poseidone e Ade litigano sempre, per qualsiasi scemenza passi loro per il cervello.
Quel giorno era il turno dello charme. Chi di loro aveva irretito più donne con la propria bellezza?
-Ma io, mi sembra logico- disse Ade tutto convinto. –Sono il fratello maggiore-
Poseidone rise. –Starai scherzando, spero. E’ chiaro che sono io-
Il dio dei morti alzò minacciosamente una mano, pronto a schiaffeggiare il fratello. –Non osare … -
Ma non completò la frase, perché Zeus si mise in mezzo, allontanandoli per evitare una catastrofe di dimensioni epiche.
-Su, su- disse con tono pratico. –Calmatevi. Soprattutto tu, Poseidone, dovresti saperlo che … -
Ade tirò un sospiro di sollievo. –Ecco, almeno uno che ragiona c’è!-
Ma Zeus lo contraddisse subito e poco ci mancò che Ade pestasse a sangue il fratello.
-Sono il più bello. Io ho conquistato più donne. E sono cadute ai miei piedi, non ho dovuto né pregarle né rapirle- gettò un’occhiata prima a Poseidone e poi ad Ade, che digrignarono i denti.
Quando fecero per ribattere, un colpo di tosse li interruppe. Tutti e tre si girarono e videro una ragazza legata e imbavagliata. Alle sue spalle c’era un uomo, probabilmente quello che aveva tossito per attirare la loro attenzione.
Zeus si fece avanti. –Mortale, cosa vuoi?- tuonò.
L’uomo si inchinò e costrinse la ragazza a fare lo stesso. –Divino Zeus, ho portato questa femmina con me per aiutarvi a risolvere questa contesa!-
Ade inarcò un sopracciglio. –Siamo capacissimi di risolvere la situazione da soli. Come osi proporre … -
Ma il Re dei Cieli lo interruppe di nuovo. –No, aspetta. Mi sembra un buona idea. Potremmo ricalcare il giudizio di Paride! - esclamò tutto contento. –Toglile il bavaglio!-
L’uomo fece come gli era stato ordinato e non appena fu libera la ragazza incominciò ad imprecare, dimostrandosi fine come uno scaricatore di porto.
-Cosa cazzo ci faccio qui? Chi cazzo siete voi?- disse puntando un dito verso i tre dèi, che ridacchiarono. Che caratterino.
-Ade-
-Poseidone-
-Io sono Zeus, tesoro- ammiccò il Re dei Cieli, beccandosi una gomitata in pieno stomaco.
La ragazza si finse sorpresa. –Oh, cavolo, davvero? Come gli dèi dell’antica Grecia?- calcò perfidamente sulla parola antica.
I tre non parvero cogliere l’ironia. –Come quelli, sì- dissero all’unisono. –Qual è il tuo nome, piccola mortale?-
-Giulietta-
Poseidone avanzò di un passo, incuriosito. –Come quella di Romeo?- domandò.
Lei scosse la testa. –No, come la macchina-
Ancora nessuno dei tre dèi capì la battuta.
Ci furono alcuni attimi di silenzio.
-Mi state dicendo che siete veramente Zeus, Poseidone e Ade?-
-Certamente- sorrise Zeus. –Avevi dubbi?-
-In realtà sì. Nei cartoni della Disney Zeus è un vecchio con la barba bianca, Poseidone ha la coda di pesce, mentre Ade ha la pelle bluastra e i capelli che si accendono e si spengono-
Ade rimase scioccato. –Com’è che sono i miei capelli?- balbettò.
-Si accendono e si spengono. Tipo interruttore. E poi ci sono i tuoi aiutanti, Pena e Panico. Loro che fanno ridere! Mica come l’umorismo di Zeus …. quello è proprio pessimo.-
Mentre Poseidone e Ade ridevano, Zeus impallidì. –Tu … come osi … -
-Sto dicendo la verità. E’ per questo che mi avete chiamata, no? Per dire cosa penso. E lo sto facendo.-
-Questa mortale ha ragione, fratello. Se ci deve dare una mano, che lo faccia senza dire falsità- si intromise Ade con un piccolo sorriso. Quella mortale cominciava a piacergli.
Zeus sospirò. –E va bene. Dicci, mortale, chi di noi è il più bello? Chi di noi ha conquistato più donne?-
Giulietta cercò di rimanere seria, ma i suoi sforzi furono vani. Fu presa da un attacco di risa così acuto che per un attimo temette di soffocare. Quando si fu calmata, guardò i tre dèi con le lacrime agli occhi. –No, fatemi capire. State litigando per un’assurdità del genere?-
-Ovvio!- disse Poseidone.
-Hanno iniziato loro- si difese Ade.
-Saperlo è una cosa di vitale importanza- precisò Zeus. –Perciò, procedi. Forza!-
Giulietta scosse la testa, incredula. –Okay. Dirò la verità. Non conosco bene gli dèi greci, conosco le storie solo in modo superficiale, quindi mi esprimerò su quello che so-
Non che la ragazza non fosse brava a parlare. Ma, cavolo, se era prolissa. Prese a raccontare il rapimento di Persefone da parte di Ade, la proposta di matrimonio di Poseidone ad Anfitrite e gli infiniti amori di Zeus. Come se gli dèi non conoscessero le loro stesse azioni.
Quando concluse quel racconto infinito, i tre erano pressoché addormentati. Dovette schioccare le dita più volte per richiamare la loro attenzione.
-Bene, ho la risposta- annunciò.
Poseidone alzò le braccia al cielo. –Oh, Dio, ma allora esisti!-
Ade si limitò a rivolgerle una breve occhiata. Che si muovesse, aveva anche altre cose da fare lui.
Zeus, invece, batté le mani. –Avanti, avanti, diccelo!-
-Io non ho scelto un solo vincitore, ma due. E sono Ade e Poseidone-
Seguirono cinque minuti di silenzio. Mille emozioni passarono sul volto di Zeus, che alla fine esplose in un urlo che fece tremare il cielo.
-Come sarebbe a dire!- strillò.
Giulietta rimase impassibile. –Beh, è la popolarità. La storia di Ade e Persefone è famosissima, ogni ragazza ci ha fantasticato sopra almeno una volta. E poi Poseidone. Insomma, è il dio del mare. Tutte le ragazze in bikini se le becca lui-
E fu così che Zeus fu trollato.
 
 



Note:
 
Sì, dopo questo sclero ci sono anche delle note.
Ripeto, questa storia non ha senso! Non so nemmeno perché la sto mettendo!
Se mi state leggendo, vi ringrazio. Se non mi avete mai letta, piacere. Se mi conoscete già, scusatemi per non aver risposto alle vostre recensioni/ recensito le vostre storie. Sono impegnatissima, tra scuola e scuola guida (ho l’esame mercoledì) il tempo per scrivere si riduce in modo drastico.
Perciò, bando alle ciance, mi eclisso e vado a mangiare!
Alla prossima!
Baci,
Aelle

 

  
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