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Autore: HonoSamurai    28/10/2012    1 recensioni
Una Ferrari che non vuole andare..una moto...ed infine aggiungiamoci il ritiro di un premio( Tony x Steve)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You can ride with me?

Paring: TonyXSteve

Prompt: Ferrari Testarossa

 

Rosso ed oro..

Stark sembrava avere una vera e propria ossessione per quel colore che si ripresentava sempre in vari modi all’interno della sua “umile” dimora.

Quadri, alcuni arredamenti.. la sua stessa armatura aveva quei colori tanto sgargianti.

Un po’ vistosi, a dirla tutta.

Questo pensava Steve, mentre, all’interno dell’officina-laboratorio dell’interessato dei suoi pensieri, lo aspettava.

Sarebbero dovuti uscire per un semplice incontro con il nuovo sindaco, doveva consegnare ad entrambi una onorificenza per aver salvato la città dall’ennesima minaccia che si era presentata e che era stata dai Vendicatori, formatisi, ormai da qualche mese, con estrema facilità.

Cos’era in fondo una piccola cella dell’ex-Hydra in confronto ad un semidio?

A dirla tutta.

Nulla.

Lo sguardo di Steve si soffermò su una delle tante macchine da corsa all’interno del garage, una macchina..rossa.

Ferrari..non ricordava proprio che alla sua epoca ci fosse quella casa auto-mobilistica.

In realtà di…case conosceva soltanto la Harley Davidson, per il resto l’argomento era per lui totalmente nuovo.

Non sarebbe mai potuto andare su una macchina di un colore simile, insomma, troppo appariscente per i suoi gusti, un colore più sobrio sarebbe di sicuro stato un’idea migliore.

-Ti piace?-

La voce do Tony lo distolse dai suoi pensieri, subito si voltò verso il compagno aggrottando le sopracciglia per accennare un’espressione interrogativa:

-Cosa?-

Stark accennò un sorriso, indossava uno dei suoi soliti completi eleganti: pantaloni e giacca grigi ed una camicia bianca slacciata sul colletto, informale anche quando metteva abiti seri.

-La macchina, naturalmente, è una Ferrari F512 M, credo di potermi vantare di averne una delle poche in circolazione..-

Per Steve le parole di Tony erano arabo, almeno per la maggior parte, annuì soltanto senza dire nulla, ma era ben chiara sul suo viso:

-..immagino che tu non ne abbia mai vista una…nella tua epoca..-

Osservò Stark sorridendo con quella sua solita maniera che il Capitano odiava, sembrava quasi compatirlo!

-Non ho mai visto un auto simile, ma non ho bisogno di lezioni..non mi interessa,Stark-

Ribattè con tonò seccato il biondo, Tony accennò una risata dandogli una leggera pacca sulla spalla destra:

-Suvvia, non fare lo scontroso! In fondo non mi devi pagare per le lezioni..-

Steve si allontanò subito di un passo dal compagno di squadra, un leggero rossore ne colorò gli zigomi.

No, non ne avevano più parlato.

Tony sembrava aver dimenticato tutto, o proprio non ricordare, ma purtroppo la memoria del Capitano non faceva mai scherzi, ricordava perfettamente come, poche sere prima, durante una delle solite feste organizzate per stare insieme anche agli altri compagni dei Vendicatori…Tony, leggermente alticcio, aveva finito per baciarlo.

Un bacio per niente casto che aveva lasciato attonito Steve, dopo quella fatidica sera ci aveva pensato a lungo, eppur ricordava anche il sapore dell’alcol sulle labbra di Stark e probabilmente era stato proprio a causa di quello che aveva agito in quella maniera totalmente irrazionale.

-..ehi!Tutto bene? Sei in questo mondo?-

La voce di Stark gli arrivò lontana, si era nuovamente lasciato portare via dai suoi pensieri.

-..si..ci..ci vediamo sul posto, vado a prendere la moto..-

Rispose frettolosamente Rogers senza incontrare lo sguardo di Tony che, avvertendo perfettamente il disagio dell’altro, ma volendo fare finta di niente, piegò la testa per poterne raggiungere lo sguardo:

-..la mai macchina è ha due posti..-

Indicò la Ferrari che fino a qualche prima Steve stava guardando:

-..puoi venire con me..così vedi com’è la macchi..-

- N..no, preferisco..la mia moto..-

Esclamò Steve ancora prima che Stark terminasse la frase e, senza attendere che la discussione cadesse, si iniziò ad avviare verso l’esterno.

Tony rimase fermo di fianco alla macchina, alzò le braccia per incrociarle sul petto e,  con sguardo pensieroso, osservò il biondo allontanarsi.

 

****************************

 

Steve non impiegò che pochi minuti per arrivare alla sua moto parcheggiata fuori dal grattacielo, in fondo, appena era stato sicuro di non essere più visto da Stark, aveva praticante corso per allontanarsi il più possibile.

Si abbassò sulla borsa alla destra della moto per prendere dal suo interno la giacca di pelle marrone che si era tolto per salire a chiamare Tony e la indossò, comprendo così la camicia a quadri rossi e bianchi, poi salì per mettere in moto:

-Un passaggio me lo dai?-

Stava per inserire la chiave ed ecco che la voce, fin troppo conosciuta, di Tony gli arrivò all’orecchio nuovamente.

Si bloccò, le spalle si irrigidirono e rimase silenzioso.

Stark si avvicinò fino a ritrovarsi al suo fianco:

-Mi vuoi lasciare a piedi?-

Ancora una volta Steve sfuggì, imbarazzato, allo sguardo dell’altro:

-..non avevi la tua Ferrari?-

Chiese, forse, con un tono troppo ostile.

Tony accennò un sorriso e, tentando di incontrare gli occhi azzurri del Cap, rispose:

-..il motore fa le bizze, è una Ferrari un po’..datata, ci dovrò lavorare ma non posso sporcarmi ora..abbiamo un incontro con il sindaco, no? E tu ci tieni a rispettare questi impegni..-

Alzò le spalle:

-..lo sai che per me il sindaco potrebbe anche spedirci a casa i premi ed evitarci un viaggio fino al comune per ritirarlo, non mi sono mai piaciute le premiazioni di questo genere, servono soltanto per la politica..-

Steve sapeva che Tony cercava sempre un modo per scampare agli impegni ufficiali che non prevedevano una festa dopo a base di alcol e con almeno due o tre ragazze, quindi si ritrovò costretto ad annuire:

-..va..bene..sali pure..-

Indicò la parte del sedile libera alle sue spalle, senza la minima esitazione Tony si andò a sedere nel posto indicato:

-Sarò l’invidia di tutte le tue fan, in moto con il Capitano!-

Scherzò Stark, ma ancora una volta la battuta non fu accolta positivamente dal biondo che annuì serio mentre girava la chiave nel quadro.

Il motore partì subito, in fondo era una moto vecchia, ma tenuta con il massimo scrupolo.

Si inserì nel traffico, piuttosto scarso, a quell’ora di sera.

Tony inizialmente si tenne alla maniglia posteriore della moto, adibita proprio al secondo passeggero, ma dopo qualche minuto di viaggio, cambiò posizione portando le braccia intorno alla vita di Steve e posando la testa sulla sua schiena.

Appena Rogers avvertì il tocco di Stark, si irrigidì.

Sentì chiaramente il cuore iniziare a battere velocemente e le guance divenire calde.

Riuscì però a mantenere il controllo del mezzo, anche se rallentò leggermente per evitare eventuali incidenti dovuti alla sua situazione di decocentrazione.

-Cap, sei sicuro di stare bene?-

Chiese Tony, sperando di riuscire finalmente a sapere ciò lo angustiava, Steve si prese qualche minuto per decidere come rispondere a quella domanda, alla fine vinse il suo desiderio di essere sincero e di sapere:

-Mi hai baciato..-

Stark alzò appena le spalle:

-..lo so..-

-..avevi bevuto..-

-…lo so, ma aver bevuto non mi porta, necessariamente, ad essere ubriaco..-

Il biondo scosse appena il capo:

-..allora perché lo hai fatto? Non ne hai voluto parlare in questi giorni..come se la cosa per te non avesse importanza..-

Stark sospirò, le labbra si piegarono in un lieve sorriso:

-..stavo aspettando che ne parlassi tu, in fondo non sapevo quando saresti stato pronto ad affrontare questo discorso..-

- ..a te piacciono le donne..-

-..anche a te, ma non mi sembra che mi abbia cacciato..-

Il numero di informazioni che stavano affluendo nella mente di Steve erano troppe, aveva iniziato anche lui a ragionare sul sentimento che li legava senza riuscire mai a dargli un nome diverso dal sentimento che l’aveva legato a Peggy.

Aveva amato Peggy, ma ora..

-..ero..solo stupito..-

Ribattè con un tono di voce poco convinto, il silenzio cadde per tutto il viaggio fino a quando non si ritrovarono davanti all’edificio dove dovevano ricevere l’onorificenza.

Tony scese per primo dalla moto e, prima che Steve potesse alzarsi, gli alzò il mento guardandolo dritto negli occhi.

Si avvicinò fino a quando le loro labbra, quasi, non si toccarono.

Attese qualche istante e poi lo baciò

Delicatamente né accarezzò le la labbra con le proprie per poi tentare di approfondire il bacio.

Il biondo aveva avuto tutto il tempo per scostarlo, o per spostarsi a sua volta.

Stark non lo stava in alcun modo trattenendo, eppure, non riuscì a staccarsi.

Non era Tony a trattenerlo, lui voleva quel bacio.

Rispose, seppur con la tipica timidezza ed impacciataggine di chi non era per niente abituato a quello scambio di effusioni.

Quando Ironman si allontanò per poterlo guardare negli occhi, il biondo glielo impedì stringendolo in un abbraccio:

-S..Steve..mi stai soffocando..-

Esclamò il moro tentando di posare le mani sulle spalle del Capitano e fargli allentare, almeno leggermente, la presa:

-S..scusa..ero..solo..stupito..-

Stark rise nel sentire nuovamente quella frase, quando la presa divenne meno soffocante, con una mano andò ad accarezzare i capelli di Steve:

-Sai dire sono questo?-

Il biondo scosse il capo:

-..n..no..-

Chiuse gli occhi per cercare di calmarsi, almeno un pochino, poi guardando dritto negli occhi Tony, continuò:

-..credo..di amarti..-

Stark sorrise, ma un sorriso diverso dal solito.

Felice ed al contempo provocatorio, Rogers ricordava di avergli visto fare quell’espressione, spesso, verso una ragazza che stava corteggiando..o che gli interessava:

-Una ottima risposta, Capitano..-

Si abbassò nuovamente su di lui, essendo Steve ancora seduto sulla moto, e lo baciò nuovamente.

Gli sembrò di avvertire un flash, da qualche parte, intorno a loro, ma in quel momento non se ne curò.

Di sicuro, il giorno seguente, avrebbe cercato il fotografo per avere la foto che aveva appena fatto in una qualità migliore di quella propinata da un giornale.

Quando si staccarono, Steve scese dalla moto.

Ignaro che quel momento era stato immortalato.

Insieme si diressero verso l’entrata dell’edificio dove li attendeva l’assistente di Tony che gli porse un paio di chiavi con il logo della Ferrari:

-Le ho portato la macchina, come mi ha chiesto, possa andare?-

Steve rivolse uno sguardo interrogativo verso il moro:

-Ma non era rotta?-

Stark, senza guardarlo, prese le chiavi della macchina iniziando ad avviarsi all’interno della sala con un passo accelerato:

-STARK!-

 

 

   
 
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