Ciao a tutti!!!! Ecco un’altra piccola ficcy sul rapporto tra Vegeta e la sua adorata Bra. Mi raccomando commentate in tanti!

Un bacio

Vostra Skia

 

“Papà?” la lieve voce della sayan echeggiava nella grande casa. Un rimbombo. Assordante. Non c’è cosa peggiore che sentire la propria figlia in preda alla disperazione. Vegeta si girò verso il buio della casa e vide avvicinarsi a lui una figura piccola, con i capelli raccolti a fontanella, con delle piccole gocce di rugiada rigarle il viso. Fuori il tempo era orribile. Lampi e tuoni movimentavano il cielo che fino al pomeriggio era rimasto vuoto. La piccola figura si posizionò davanti alla tele del papà cercando di tirare la sua attenzione. Il principe cercava invece di ignorarla, come suo solito, anche se non poteva sopportare che la sua principessina stesse così male. “Bra!! Spostati!! C’è la partita!!! E ho scommesso con quel fallito di tuo fratello…”. 

Non fece in tempo a finire la frase che la piccola gli era già in braccio mentre strusciava il suo viso bagnato sulla sua maglietta.

Il principe la sollevò di peso e la mise seduta vicino a lui. Non voleva guardarla. Odiava vederla così. I singhiozzi della figlia però attirarono la sua attenzione.

La bimba era rannicchiata nell’angolo interno del divano con il pollicione tra le due labbra. Vegeta, senza guardarla le chiese cosa fosse successo. Proprio in quel momento un tuono fece la sua entrata. L’azzurrina si rannicchiò ancora di più. Si era fatta piccola piccola.

 Il principe capì tutto. La mocciosa aveva paura del temporale…. Guardò ancora la bimba. Proprio in quel momento, un sorriso comparve sul suo volto. Non un sorriso maligno, ma un sorriso dolce e tenero.

Bra colse quel sorriso e sembrava essere preoccupata. Non aveva mai visto suo padre sorridere in quel modo. E anche se sembrava timorosa, per quel gesto così strano del sayan, si sentì rincuorata. Sembrava che le avesse dato una spinta. Era o no la principessina dei sayan? Loro non hanno paura di queste cose! Si asciugò, con la manica della camicia da notte, il suo nasino ancora gocciolante e sempre con esse si stropicciò gli occhietti rossi. Si avvicinò pian piano al padre e gli schioccò un bacio sulla guancia “Grazie papà!! ti voglio tanto bene!!” disse la bambina sorridendo al padre, dopodichè salì in camera da letto.

Vegeta non aveva capito niente… “prima piangeva e adesso non ha più paura di niente? L’importante è che possa vedere la partita in pace” pensò il principe.

Ma ancora un sorriso comparve sul suo volto.

“La mia mocciosa…”. Si alzò dal divano. In casa era tutto buio, ma i lampi gli facevano da torcia. Salì piano le scale per non svegliare la donna.

Arrivato in camera di Bra, aprì la porta e vide la sua mocciosa dormire come un angioletto. Le si avvicinò. Si sedette sul bordo del letto. Era circondato da tutti quei giochi costruiti da suo suocero. “Sappi che ti voglio ben,e anche se non avrò mai il coraggio di dirtelo, sappilo!! Il tuo papà ci sarà sempre… quando i primi ragazzi incominceranno a girarti intorno, io sarò li a spezzare la schiena ad ognuno (azz…Ndme), quando ti senti sola io ci sarò e anche se sembrerò freddo, sappimi prendere… perché ti voglio bene Bra!!”. vegeta si allontanò dal letto della sua piccola e mentre stava per scendere le scale sentì una presa al braccio. Si girò. Un’altra azzurra lo stava ascoltando. Vegeta sentì le gote bruciare e colorarsi di rosso. Bulma aveva sentito tutto!!! Un silenzio assordante rimbombava per la casa.

La donna gli si avvicinò e gli accarezzò il viso. “Donna!! Ma è possibile che non ti faccia mai gli affari tuoi??” disse il sayan cercando di evitare in tutti i modi quella carezza. “Non stavi dormendo?? Non lo so… quando senti qualcosa… eccoti arrivare!! Sei proprio una pettegola e…”

 “…e tu sei proprio un padre dolce e premuroso!!” terminò Bulma. V

egeta mugugnò qualcosa per poi scendere in salone. Bulma sorrise. “Non cambierà mai!!!”.