Questa è una FF scritta a 4 mani da me e Fry...  e sinceramente è anche la prima che scrivo, speriamo che vi piaccia, buona lettura.


"è impossibile!" pensai "Di prima mattina mi tocca già litigare con lei! E solo per colpa di Blair!"
Soul stava letteralmente dando di testa, mentre si infilava di nuovo la maglietta.
Blair lo guardava ancora con aria provocante, seduta sul suo letto…
In un qualsiasi altro momento Soul sarebbe rimasto “colpito” dallo sguardo della gatta. Adesso l'unica cosa da cui veniva colpito era un libro. Sulla testa. Da Maka.
Tutt’ altra cosa.
Corse, fino a raggiungerla davanti alla porta di casa, quando cercò il suo sguardo vide solo i suoi occhi iniettati di sangue. Le sbarrò la strada, lei con aria molto risentita gli urlò "Fammi passare!"
" Maka, posso spiegare"
Lei gli lanciò uno sguardo di ghiaccio...
" Spiegare! SPIEGARE! Come diav..."
Maka si allontanò lentamente da lui... C'era quasi il disprezzo nei suoi occhi. Si passò una mano sul viso, con fare pensoso e iniziò a camminare lungo il corridoio, ignorando completamente Soul, ancora appoggiato alla porta. Non si diede pace, la seguì in camera sua, ma prima di riuscire nel suo intento gli arrivò la porta in faccia "MAKA TI PREGO ESCI! DAVVERO TI POSSO SPIEGARE! è BLAIR CHE..." Provò a dare una spiegazione razionale, ma non sentì nessuna risposta, sentì solo il silenzio mischiato ad una buona dose di senso di colpa. Maka nel frattempo piangeva con la testa immersa completamente tra le lacrime del suo cuscino.
Soul rimase li. Fermo. A guardare la porta... Ad aspettare qualcosa... Ma cosa?
Se ne stava li senza motivo.. Provò un odio non per la gatta, ma per se stesso...
Si mise seduto sulla soglia della porta aspettando che Maka uscisse...
Passò una notte..

Maka rimase nella sua stanza, immersa nei suoi pensieri. "Perché è così stupido? Perché non lo capisce!!?" si rigirava disperata nelle lenzuola "P-Perchè faccio così? Devo smettere si pensare a lui in questo modo, è solo il mio Buki, e io sono solo la sua maestra d'ar...." Pensare a questo però la fece solo stare peggio... Ricominciò a piangere con molta più amarezza.
Soul si alzò.
Aveva un idea.
Eppure sembrava una cosa così stupida...
Però poteva funzionare.
Voleva solo far uscire Maka da quella stanza.
Solo quello.
E per riuscirci doveva provare a farle capire come si sentiva in quel momento
E c'era solo un modo per riuscirci
Uno solo.
A malincuore si avviò verso il pianoforte.
Si sedette, e cominciò a sfogarsi su quei tasti freddi e consumati. Nessuno spartito, solo lui... e il suo cuore.
Sentì una forte energia espandersi dentro di lui ogni volta che pigiava una nota. Suonò per quelli che sembravano solo minuti, quando si accorse che dalla finestra poteva nuovamente vedere il sole.
Si fermò e vide che le dita gli stavano sanguinando e i tasti erano sporchi di sangue...
In quel momento di silenzio la porta si aprì.
Lui riprese a suonare, senza badare a Maka che gli si sedeva accanto.
Lei rimase ferma ad ascoltare ogni piccola nota. Non sapeva perché, ma voleva farlo, si unì a quella che sembrava una povera sonata scritta da uno psicopatico. Si sporcò le mani di sangue durante quel duetto demoniaco, ma non ci fece caso.
Si fermarono quasi contemporaneamente... Soul continuò a picchiettare qualche tasto, mordendosi un labbro. Maka fissava le dita insanguinate del ragazzo senza fare parola.
mormorò lui
" Scusa..."
" Zitto"
Soul la guardò con uno sguardo implorante, cosa avrebbe dovuto fare per avere il suo perdono?
Quando ebbero rimosso le mani da quei tasti ormai sporchi di sangue, sudore e frustrazione lei lo guardò con aria seria, e gli disse "Ti ho già perdonato..."