Senso di colpa

Lui l'avrebbe salvata, a discapito della vita di quel piccolo uomo.
Se Damon fosse arrivato in tempo non avrebbe certo dato retta a ciò che desiderava Elena. No, avrebbe salvato lei perché era così che sarebbe dovuta andare, anche a costo di farsi odiare a vita.
Lei doveva vivere una vita normale, o almeno, il più normale possibile. Doveva crescere ed avere figli.
Damon Salvatore bevve d'un sorso il liquido ambrato per poi scaraventare il bicchiere contro il muro.
Non aveva senso crogiolarsi nel dolore, ma lo provava ed anche tanto.
Aveva voglia di andarsene, ma, come se il suo dolore non fosse importante, doveva stare accanto a suo fratello.
«Stefan, devi nutrirti».
Il vampiro osservava un punto imprecisato del salotto, non aveva più lacrime da versare. Gli era rimasto soltanto il senso di colpa che avrebbe portato dietro per tutta l'eternità.

Damon appoggiò una rosa rossa sulla sua lapide.
Elena Gilbert non esisteva più e con lei si era spento pure suo fratello.
Era rimasto solo, eppure lui era l'unico che avrebbe avuto il diritto di soffrire, doveva essere lui quello debole, non Stefan.
Il fratello avrebbe potuto salvarla, ma non aveva voluto. Non l'aveva fatto.
Alla fine, era stato Stefan stesso a decidere il destino della donna che diceva di amare. L'aveva uccisa lui e pretendeva pure di poter sentirsi in colpa o addolorarsi per la sua morte, pesando su di lui.
Se ci fosse stato Damon al suo posto, su quel ponte, Elena sarebbe stata al suo fianco, in un rapporto tra odio ed amore.

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Non credevo che un giorno avrei scritto su questo fandom :'D Il fatto è che Elena Gilbert non mi piace quindi, in un certo senso, ho voluto scrivere della sua morte. Mi sarebbe piaciuto molto se fosse effettivamente morta per vedere come gli altri personaggi ne avrebbero sofferto. Non sarebbe stato affatto male.
E' una flash senza pretese, un piccolo calarsi nella mente di Damon.
Ringrazio Ili91 che ha letto la flash in anteprima! :)
Spero vi sia piaciuta :)
Baci
Deb