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Autore: Cleo    12/05/2007    3 recensioni
Devi essere forte. Devi sopportare tutti i commenti maligni e le occhiate perfide e l’ipocrisia stringendo i denti e pensando che finirà presto, anche se non finirà mai, perché questo è il mondo perfetto, ricco e brillante in cui hai deciso di vivere e ora devi pagarne il prezzo.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è differenza tra amare

Ed ogni sua dipendenza.

Tiziano Ferro

 

 

Sono terribilmente attratto da te.

Sono ossessionato da te.

Non so neanche io la ragione precisa.

Forse è perché sei l’unica che non avrò mai.

Forse è perché sei diversa da quelle troiette che frequento di solito.

Forse è perché sei intelligente, spiritosa, appassionata. Perché sei una brava ragazza.

No, non forse. È così.

Vorrei tanto averti. Vorrei tanto urlarti che sei bella anche se non lo credi. 

Vorrei non vederti morire per uno che non ti merita. Vorrei vederti felice, ogni tanto. 

Vorrei vederti sorridere anche con gli occhi, quegli occhi segnati e stanchi. Vorrei baciarli per lavare via ogni preoccupazione.

Diventerai una persona straordinaria. Una persona che riconoscerò a stento camminando per strada e che mi ricorderà quale grande merda è stata la mia vita. Una persona che ammirerò in segreto e che odierò a parole.

L’altro giorno mi hai chiesto dove finissero quelli come me. Ti ho guardato male solo perché sapevo la risposta: finirò in uno squallido negozietto di provincia, rimpiangendo quell’intelligenza sprecata che solo tu sei riuscita a vedere in me.

Sto cominciando a credere alla teoria della predestinazione, dirai tu. Forse.

Fatto sta che è così. Tu sarai grande e io sarò l’ultimo nella massa degli ignoranti boccaloni presi di mira dal politico – showman di turno.

Mi mancherai, allora. Mi mancherai e penserò a tutto ciò che avrei potuto essere con te al mio fianco. Tutto ciò che avrei potuto fare, come mi avresti salvato, come mi avresti sorriso e come saresti stata cattiva nel costringermi ad impegnarmi. Penserò a come mi sarebbe piaciuto quel tipo di cattiveria. A come mi saresti piaciuta tu, il viso abbronzato e le guance rosse, d’estate, a blaterare di tutto e di niente, con i capelli ricci disordinati nel vento – amo anche quelli, su di te.

Dio, non c’è una cosa di te che io non ami.

E non c’è una cosa che tu non ami di lui.

Mi chiedo cosa ci trovi, in quel troglodita coi capelli lunghi da frocetto, le gambette sottili e la stupidità più annientante che io abbia mai visto. Evidentemente però c’è qualcosa in più da amare in lui che in me.

Fa male ma è così.

Lo sai, vero, cosa significa non essere mai stati amati? Lo sai. Lo so anch’io.

Tu capisci ciò che voglio dire. Posso parlarti dell’essere solo, dell’essere vuoto, dell’essere me, e tu capisci.

Perché sei esattamente così. Sola, vuota e te.

Potrei dire che siamo uguali ma non definirebbe minimamente ciò che siamo perché sarebbe troppo semplice. Niente con me è semplice, men che meno il nostro rapporto.

Io so che ti fidi di me. Non so per quale strano motivo, ma è così. Altrimenti non riuscirei a spiegare perché tu confidi a me i segreti che non vuoi che gli altri sappiano. Non vuoi che gli altri sappiano perché tu puoi voler loro bene finché vuoi, considerarli come fratelli, ma non capiranno mai. Tu credi che invece io possa farlo?

Sei strana. Ti circondi volutamente di persone che non riusciranno mai a comprendere appieno ciò che sei e quelli che consideri i tuoi migliori amici sono coloro di cui diffidi di più. Che senso ha tutto questo, se devi ritrovarti ad affidare tutta la tua coscienza a me in mancanza di qualcuno che sappia ascoltarti e capirti senza giudicare?

Tu sei falsa.

Sei così tanto falsa che a volte tutti i muri che hai costruito in tua difesa crollano, lasciandoti distrutta e inerme davanti un ragazzo – me – che conosce fin troppo bene la situazione e che nonostante questo non sa risolverla. Cosa dovrei fare? Vorrei abbracciarti e dirti che ti amo, ma non posso.

Devi essere forte. Devi sopportare tutti i commenti maligni e le occhiate perfide e l’ipocrisia stringendo i denti e pensando che finirà presto, anche se non finirà mai, perché questo è il mondo perfetto, ricco e brillante in cui hai deciso di vivere e ora devi pagarne il prezzo.

Non ti offrirò un’altra facile via d’uscita. Non ti offrirò una canna “perché devi provare”. Non ti presenterò i miei fottuti amici perché ti corromperebbero.

Ti lascerò dove sei perché devi rialzarti da sola, perché quando io non ti sarò più accanto nessuno ti tenderà la mano. Ti lascerò dove sei perché ti amo e questa è l’unica cosa che posso fare. Ti lascerò dove sei perché in fondo sei come l’aria che respiro: io ho bisogno dell’aria, l’aria non ha bisogno di me.




  
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