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Autore: Shari Deschain    28/10/2012    7 recensioni
[Spoiler 2x03]
Di errori Snow ne aveva commessi tanti, tantissimi, più di quanti ne potesse davvero contare o ricordare. E li aveva commessi per i motivi più disparati: per orgoglio, per rabbia, per amore, per semplice mancanza di giudizio.
I più imperdonabili, però, li aveva commessi per ingenuità.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Warnings: Spoiler 2x03; Aaaangst;
Word Count: 395 (fdp)
Disclaimer: Niente di mio tranne la marea di feelings che questo show mi provoca.
N/A: Scritta per la Staffetta in Piscina @ piscinadiprompt, prompt “Once Upon a Time, Snow White, Imperdonabili errori” e per 500themes_ita, prompt #313. L'inizio perduto.




What is lost





Di errori Snow ne aveva commessi tanti, tantissimi, più di quanti ne potesse davvero contare o ricordare. E li aveva commessi per i motivi più disparati: per orgoglio, per rabbia, per amore, per semplice mancanza di giudizio.
I più imperdonabili, però, li aveva commessi per ingenuità.

Da bambina aveva avuto fiducia negli adulti, e nelle madri in particolare. Nella sua mente una madre era il simbolo del bene, dell'amore, di carezze gentili e ninnenanne sottovoce, e l'idea che ci fossero anche altri modi per essere madre non l'aveva mai sfiorata.

Da ragazza aveva imparato che nessun adulto è degno di fiducia, nemmeno le madri e soprattutto non le matrigne. La sua idea romantica della maternità non era mai svanita del tutto, però. Rimaneva lì, sottopelle, come un ricordo d'infanzia, nascosta sotto le storie che le raccontava suo padre sulla donna che l'aveva messa in questo mondo.

Da donna aveva, nonostante tutto, riposto la sua fiducia nell'amore, e aveva davvero creduto nel suo potere di superare tutte le difficoltà, e quello, forse, non era stato un errore.
Ma era stato un errore credere che l'amore potesse sconfiggere totalmente un maleficio. Perché c'era sempre un prezzo da pagare, e soltanto una sciocca avrebbe potuto sperare di evitarlo.

Non sarai mai madre, aveva detto Re George.

E ora, in piedi di fronte a quella cameretta distrutta dal tempo, Snow White si rende conto che la sua maledizione era realmente andata a segno, in fin dei conti.

Aveva messo al mondo una bambina, sì, ma non aveva potuto crescerla. Non era stata lei ad insegnarle a camminare, non l'aveva mai abbracciata dopo un incubo, non le aveva mai letto favole e cantato ninnenanne.

Era ferocemente fiera di Emma e non avrebbe mai potuto amarla più di quanto già la amava, ma Emma era una donna ora, e lei non avrebbe mai conosciuto la bambina che era stata.

Era un dolore intimo, come un piccolo verme grassoccio all'interno di una mela all'esterno perfetta, e non avrebbe mai trovato le parole giuste per spiegarlo.

Aveva una figlia, ma non era mai stata una madre.

E allora piange lacrime di rabbia su quella stanza che adesso le sembra quasi una tomba. Piange in silenzio, da sola, mordendosi le labbra per trattenere i singhiozzi.

Poi respira profondamente, si asciuga le guance e volta le spalle a quella vecchia culla, di nuovo pronta a combattere per ciò che le è stato ingiustamente strappato via.



   
 
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