ciao ragazzi!,eccomi qui con una pov di sanzo senza troppe pretese ^_^.
stavo ascoltando i mitici e ineguagliabili greenday, vi adoro!!(si vede ke mi piacciono?) forse sembrerà un pò dark, o forse vomitereste prima della fine, ma vi plego commentate! ç_ç
*i xsonaggi nn sn miei ma di Kazuya Minekura*

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                                                BULEVARD OF BROKEN DREAMS

Cammino su una strada solitaria,
l’unica che io abbia mai conosciuto.
Non so dove porti.

E ora sono qui, mi guardo allo specchio.
Mi viene il dubbio di non aver mai provato sentimenti.
“vivere solo per se stessi”.
È questa la frase che mi fa andare avanti, quella che mi sono ripetuto fino alla nausea, marchiata a fuoco nella mia mente.
Vivo andando avanti per forza d’inerzia.
La mia vita inizia quando è morto il mio maestro.
Non esisto senza questo dolore che mi porto dietro.
Se voltassi pagina cesserei di esistere.

Ma è casa per me e cammino da solo,
cammino questa vuota strada,
nel viale dei sogni spezzati.
Dove la città dorme e sono il solo, cammino da solo.

Ricordo ancora tutti i particolari alla perfezione.
Il campo visivo che si riempie di quel bianco sporco della tonaca del mio maestro, poi tornare a vedere i demoni, e infine il rosso vivo del sangue che bagna il pavimento.
Ma è tutto per me.
I miei sogni sono spezzati.
Io non ho sogni.
Vedo solo buio all’orizzonte.

La mia ombra è l’unica che cammina accanto a me.
Il mio profondo cuore è l’ unica cosa che batte
Qualche volta desidero che qualcuno là fuori mi trovi,
fino a quel momento camminerò da solo.

Sono solo.
Solo col mio dolore, che mi segue passo passo , presente, ricordandomi ogni maledetto minuto di essere presente.
Vedo le persone intorno a me parlarmi, dirmi “perché sei triste?”.
Dal mio limbo non sento che sussurri di ombre fugaci.
Non sento.
Non riesco a sentirli......

Stò camminando giù lungo questa linea,
che divide me da qualche parte nella mia mente.
Sul bordo della linea della sponda,
e cammino da solo.

Sono sospeso, instabile.
Sto rischiando di impazzire. Cadendo a peso morto verso il baratro dove ragione e follia non hanno confine.
Ogni volta che vedo l’alba guardo la pistola
Basterebbe premere un dito per distruggere il confine.

Leggo tra le righe
Cosa è sbagliato.
E tutto quello che è giusto.
E cammino da solo.

Guardandomi intorno vedo solo morte.
Sempre, ovunque.
Sento voci dire cosa è giusto, cosa non lo è.
Ogni volta impugno la mia pistola.
Non ci penso, forse è sbagliato.
Ma io non sento....
Non voglio sentire.