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Autore: sakuraelisa    28/10/2012    2 recensioni
E' banale come la vita può cambiare da un momento all'altro, come tutte le nostre certezze cadano in un secondo, come un castello di carte volate via per una folata di vento, questo Kurt lo capirà presto.
Ora ha una vita perfetta, un marito e una carriera, ma poi un giorno il suo mondo crolla, con l'amore di Blaine forse tutto si risolverà? si deve solo aspettare.
Avvertimenti:
Character death alla fine della storia
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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30 days with you.
Capitolo uno

 

15 aprile 2012

Quella mattina Kurt era tornato presto a casa, dopo la visita dal nuovo medico non era riuscito a fare nulla di diverso.
Era stato male per mesi e ora sapeva bene il motivo, una brutta notizia, una triste novella che al momento della diagnosi era stata molto difficile da accettare e ora non restava altro che dirla all’amore della sua vita: suo marito Blaine.
Non riusciva a credere che stesse capitando a lui, avrebbe inflitto al suo compagno lo stesso dolore che sua madre aveva inflitto a suo padre, con l’unica differenza che Burt Hummel aveva lui al suo fianco, Blaine non aveva nessuno.
Non avevano voluto avere dei figli, ne avevano spesso parlato ma alla fine non erano mai giunti ad una vera decisione in merito. Erano sempre troppo impegnati nei loro rispettivi lavori e con la loro vita di coppia, non avevamo mai trovato lo spazio per un bambino o una bambina. E adesso eccolo là, nella loro cucina, seduto a quel tavolo rotondo che lui e Blaine avevano scelto il mese scorso.
Aveva solo venti sette anni e stava morendo.
Doveva dirlo a Blaine, doveva trovare le parole giuste, non si erano mai nascosti nulla. Con gli anni avevano affrontato molte difficoltà ma non si erano mai persi, si erano sempre ritrovati ed ora doveva trovare il modo di dire al suo migliore amico che avrebbe affrontato la vita senza di lui.
Era troppo difficile ma lo doveva fare, il medico era stato chiaro: gli restavano solo trenta giorni.
Era ancora seduto a quel tavolo bianco con le braccia incrociate quando sentì la porta aprirsi e una voce che lo stava chiamando, una voce che conosceva fin troppo bene, era arrivato il momento.

“Amore, ci sei?” 

“Sono in cucina.” rispose

Blaine lo raggiunse e lo abbracciò da dietro, posando le sue braccia sulle sue spalle andando a baciargli dolcemente la guancia.

“Come stai amore mio? Come mai già a casa? Perché non sei al lavoro?” gli domandò

Kurt gli strinse forte le mani che aveva depositate sul suo petto per trovare coraggio, era difficile.

“Ti puoi sedere, devo parlarti di una cosa?” gli disse

Blaine notò immediatamente il tono triste della sua voce.

“Kurt, stai bene?”

“Siediti Blaine … ti prego.” gli chiese

Lui si sedette - dandogli ascolto - su una delle sedie, e mettendosi vicino a suo marito.
Kurt subito gli prese la mano tra le sue e gli sfiorò la fedina dorata che portava al dito indice. Doveva dirglielo.

“Hai presente i mal di testa che ho avuto negli ultimi mesi?”

“Sì.”

“Sai, ho avuto anche altri sintomi e per paura che ti preoccupassi te li ho tenuti nascosti ma… sono peggiorati nelle ultime settimane, e oggi ho deciso di andare a farmi visitare dal dottor Ross.”

“Kurt, che stai dicendo?” gli domandò Blaine con un tono di voce troppo allarmato per quelle poche semplici parole che aveva ascoltato.

Lui si accorse che tutto si stava complicando e i suoi occhi stavano iniziando a lacrimare troppo presto, doveva prima dirglielo poi si sarebbe disperato tra le sue braccia.

“Fa-fammi finire Blaine.”

Suo marito si alzò dalla sedia con un tono brusco, facendo tremare il vaso di fiori posto sul tavolo.

“Ti prego, dimmi cosa sta succedendo.”

“Devo arrivarci”

Blaine respirò a fondo, ma non perse quel lampo di paura che aveva attraversato gli occhi del suo compagno, era stato veloce ma era riuscito a vederlo bene.
Si avvicinò a lui e si inginocchiò di fronte a quegli occhi spaventati. Gli prese le mani e se le portò alla bocca baciandole delicatamente cercando di imprimere quel gesto nella sua memoria.

“Ti prego dimmi perché hai così paura, Kurt?.” lo supplicò

Suo marito non resistette e si abbandonò a lui posando la testa sulla sua spalla stringendolo forte a se.
Iniziò a piangere in un modo incontrollato e Blaine non sapeva che fare, era la prima volta che lo vedeva piangere così disperatamente, nemmeno al loro primo ballo aveva visto tante lacrime cadere sul suo viso.
Gli passò una mano sulla schiena per cercare di calmarlo ma nel frattempo si stava agitando anche lui, non sapeva la causa del suo dolore e il non sapere in certi casi ti rende spaesato.

“Amore ti prego smetti di piangere e dimmi che succede!”

Kurt continuava a piangere nonostante la sua preghiera e lui continuava a non sapere cosa fare. Decise di farlo piangere e sfogare, magari dopo gli avrebbe rivelato ogni cosa.
Se avesse saputo quale triste notizia gli avrebbe dato Kurt qualche minuto più tardi, forse Blaine avrebbe voluto non sapere nulla e rimanere nel dubbio per sempre.
Quando finalmente suo marito smise di piangere sollevò il suo viso e lui si premurò di asciugare ad una ad una le lacrime che lo rigavano, dopo averle levate tutte con il suo pollice, gli prese il volto tra le mani e lo baciò sulle labbra.
Con quel gesto sperava di poterlo calmare e di trasmettergli tutto il suo amore, era un gesto semplice e ovvio ma non conosceva altro modo per fargli sentire che lui c’era e ci sarebbe sempre stato.
Kurt lo guardò e pensò che adesso era pronto ed era finalmente arrivato il momento. Sarebbe stato molto difficile, quella parola che continuava a pensare e che non usciva dalla sua testa, da quando il medico l’aveva pronunciata quella mattina:

“Sarà difficile signor Hummel, ma vedrà che sarà meglio di quel che crede, a volte si pensa che la morte sia la fine di tutto ma in certi casi è solo un inizio.”

Certo, perché abbandonare l’amore della sua vita e vivere senza di lui per sempre era una soluzione accettabile, pensò tra se e se.

“Amore mio non esiste un modo semplice per dirlo, te lo dirò e basta ma tu devi promettermi che non piangerai subito, aspetta che io finisca perché voglio piangere insieme a te.”

Ed in quelle parole Blaine capì ogni cosa, comprese che era una brutta notizia e lesse nei suoi occhi una paura a cui non sapeva dare un nome, ma che di sicuro gli avrebbe lacerato l’anima.

“Va bene.”

Si strinsero a vicenda le mani più forte e in quell’intreccio Kurt trovò la forza.

“Sto morendo, Blaine, oggi il dottor Ross mi ha diagnosticato una forma di leucemia fulminante e mi ha dato solo trenta giorni.”

E fu in quell’istante che il mondo di entrambi crollò come un castello di carte che venivano buttate giù da una folata di vento.
Le lacrime amare di un destino beffardo stavano precipitando sui loro visi e nulla in quel momento contava, in quella cucina c’erano solo loro, due persone che si amavano molto che erano destinate a dirsi addio in un modo atroce con la sola consolazione che avevano trenta giorni da vivere insieme, solo un mese e tutto sarebbe finito.
Nei loro occhi, nonostante la disperazione e la tristezza, entrambi lessero una sola cosa che li avrebbe sempre legati oltre lo spazio e il tempo: l’amore.
Quell’amore che li aveva fatti incontrare tanti anni addietro e che li aveva fatti vivere nel modo migliore in cui un comune essere umano può vivere.
Era davvero la sola cosa che li restava.

“Cosa facciamo adesso?” sussurrò Blaine in quel loro strano silenzio

“N-non… lo so tesoro,” gli rispose Kurt con ancora la voce rotta dal pianto

“Io voglio solo stare con te.”

Non si rese nemmeno conto delle parole che stava pronunciando, lui aveva solo espresso un desiderio, un piccolo pensiero pensato a voce alta.
Solo che era strano pensare che adesso una richiesta cosi semplice poteva risultare impossibile per lui.
Blaine si alzò in piedi e lo trascinò tra le sue braccia stringendolo forte

“Andrà tutto bene, vedrai.”

Kurt non rispose, lo sapeva che nulla sarebbe andato bene, che le cose sarebbero precipitate presto e che gli restava poco tempo, voleva solo vivere al meglio questo poco tempo che gli era stato concesso.
Si staccò da suo marito e lo guardo sorridendo per la prima volta quella mattina  

“Voglio fare una lista.”

Blaine lo guardò sorpreso, si asciugò meglio il viso con la manica della giacca e glielo domandò.

“Che lista?”

“Quella dei miei trenta giorni con te,”

“Voglio che tu ricordi con attenzione ogni giorno che ci resta da passare insieme.” Continuò.

“Kurt.”

“Voglio che registri nella mente ogni instante, Blaine.”

“Smettila!”

“Voglio che tu non ti scordi mai di me.”

“Non potrei mai, ma Kurt… smettila.”

“Di fare cosa?”

“Di pensare che sia tutto così facile!”

“Blaine, ma non capisci …”

Suo marito abbassò il viso e riprese silenziosamente a piangere cercando di nascondere in quel modo la sua disperazione.

“Sei tu che non capisci, Kurt.”

“Capire cosa?”

“Che non so come potrò fare, come faccio a lasciare andare l’amore della mia vita.” gli disse, e nella sua voce non c’era più pacatezza ma molta rabbia.

Era solo un uomo disperato che non sapeva come comportarsi.
Dovevano solo andare avanti e cercare di godersi al meglio quei loro trenta giorni, crogiolandosi in quei nuovi ricordi che avrebbero creato e che avrebbero fatto compagnia a Blaine negli anni a venire, quando lui non ci sarebbe stato.
Kurt si alzò e si allontanò dal tavolo dirigendosi ad uno dei cassetti della credenza, dalla quale prese un piccolo calendario, una penna e poi ritornò da Blaine.

“Eccomi, tesoro raggiungimi qua dai… non farmi fare tutto da solo.” gli disse, guardandolo sconsolato.

Blaine per evitargli altro dolore lo raggiunse, andò a sedersi di nuovo vicino a lui.

“Eccoti qua, Blaine, io…”

“Non dire nulla amore.” gli disse andando a stringergli forte la mano poggiata sul tavolo

“Se non te la senti, posso fare la lista da solo.”

Si guardarono negli occhi, e Blaine gli sorrise teneramente, non seppe perché lo fece, ma sentiva nel suo cuore che doveva essere forte e non lasciarsi buttare giù. Perché il suo Kurt aveva bisogno della sua roccia e lui aveva sempre promesso di esserlo.
Portò la mano poggiata sulla tavola dritta alle sue labbra e la baciò dolcemente cercando di trasmettere tutto il suo amore a quel marito che stava per lasciarlo. Promise a se stesso che prima che tutto ciò accadesse gli avrebbe regalato i migliori trenta giorni della sua giovane vita.
Kurt si sporse verso di lui e gli lasciò un candido bacio sulle labbra, un tocco appena accennato di cui era bisognoso in quel momento.
Prese la penna in mano e iniziò a scrivere sotto lo sguardo vigile e attento di suo marito.
 

Giorno uno
Restare abbracciati tutto il giorno distesi nel nostro letto a guardare il soffitto e a parlare di tutto quello che ci passa per la testa.

Giorno 2
Cucinare insieme per non dimenticare mai quanto tu, Blaine, sia bello con il naso sporco di farina.

Giorno 3  
Fare nuove foto insieme in ogni angolo della nostra casa, in modo che abbia dei ricordi di me che ti facciano compagnia quando io non
sarò più vicino a te.


Giorno 4 
Fare lunghe passeggiate nel nostro parco preferito, fare un giro in una barca dentro al lago e guardarti alla luce del sole per ricordarmi quanto siano belli i tuoi occhi illuminati.

Giorno 5
Andare al municipio di New York e avviare le pratiche per un’adozione. Sì, voglio regalarti un figlio Blaine, voglio che non tu non rimanga solo, voglio donarti una nuova persona da amare.
 
Giorno 6
Andare al cinema e vedere ogni film possibile e mangiare insieme a te ogni schifezza possibile per farti ridere mentre mi guardi mangiare una delle tue leccornie.

Giorno 7
Andare in montagna, fare una gita sui monti insieme a te, prendere la funivia e baciarti nel vuoto, facendoti sentire in apnea per tutta la durata del tragitto.

Giorno 8
Andare a teatro a vedere Rent e Wicked, recitare le battute a memoria e sorriderci ogni minuto ed ogni istante.

Giorno 9
Stare seduti sul nostro divano guardando il tempo scorrere davanti a noi, intrecciare le nostre dita e baciarci ogni secondo cercando di non dimenticare mai il sapore delle nostre labbra.

Giorno 10
Andare al karaoke e cantare ogni duetto possibile ed immaginabile per registrare nelle nostri menti come le nostri voci siano nate per legarsi insieme.

Giorno 11
Passare la giornata in giro per la città, a prenderci per mano, a guardare le vetrine, a baciarci in ogni angolo di ogni vicolo, a mangiare gelato. Per farti registrare nella mente che ogni piccolo posto che abbiamo visitato insieme ti ricorderà sempre me.

Giorno 12
Andare a ballare, perché non voglio che scordi mai le mie movenze sexy per te, e perché voglio farti vedere come la gente ci guarda invidiosa del nostro amore e della nostra chimica.
 

Giorno 13
Cercare la migliore caffetteria della città e berci ogni tipo di caffè, voglio vedere con che frase sdolcinata mi sorprenderai per l’ultima volta.

Giorno 14
Voglio che andiamo in un piano bar e che mi dedichi una delle tue canzoni strappalacrime, quelle che scrivi per me quando siamo sdraiati vicini nel nostro letto.   

Giorno 15
Voglio che festeggiamo di nuovo insieme il nostro San Valentino. Ti prego ricrea per me quella festa, voglio essere il tuo ultimo Valentino.

Giorno 16
Voglio che mi abbracci ogni secondo della giornata, voglio sentire le tue braccia strette intono a me.

Giorno 17
Dobbiamo andare al mare e passare la mattinata a prendere il sole e voglio che tu mi spalmi la crema solare e voglio che mi massaggi la schiena perché voglio sentire le tue mani sudate su di me.

Giorno 18
Voglio passeggiare con te sulle rive della spiaggia dove andremo Blaine, voglio sentire l’acqua solleticarmi le dita dei piedi e voglio vederti mentre mi schizzi l’acqua sul viso e rincorrerti.

Giorno 19
Voglio andare in un posto ventilato insieme a te amore mio perché non vedo l’ora di sentire le tue dita sul mio viso mentre mi sposti il ciuffo dei capelli dagli occhi.

Giorno 20
Dobbiamo tornare a Lima, voglio parlare con mio padre e Carole e dirgli tutto, voglio che tu mi stringa la mano mentre vedrò mio padre piangere di dolore per me, ho bisogno di te, Blaine.

Giorno 21
Parlare con i nostri amici e dirgli le cose come stanno, mi dispiacerà vedere le loro lacrime ma avrò te affianco e voglio passare con loro una giornata indimenticabile

Giorno 22
Passare un’ultima serata in compagnia di Rachel e Finn e salutare per bene la nostra nipotina, voglio che non si scordi mai dello zio Kurt.

Giorno 23
Dobbiamo passare anche al cimitero e salutare mia madre, dobbiamo annunciarle il mio arrivo, voglio che ci sia lei ad accogliermi in paradiso, amore mio non mi lasciare in quell’istante, ti prego.

Giorno 24
Andare a Westerwille  per salutare i tuoi genitori e poi passare alla Dalton. Andare nel luogo del nostro primo incontro, rifare quel corridoio di corsa con le nostre mani giunte e baciarci nella nostra sala magica.

Giorno 25
Tornare a casa e fare un lungo bagno insieme, voglio che mi lavi ogni punto Blaine, voglio che  non ti dimentichi mai le parti del mio corpo, devono essere impresse nella tua mente.

Giorno 26
Ballare nel nostro salotto la nostra Teenage Dream  stretti stretti per non scordarci mai quanto queste note siano state parte di noi per tutta la nostra vita.
 
Giorno 27
Fare una lista delle cose che ti serviranno per nostro figlio o figlia, voglio scrivere una lettera per lei o per lui e voglio fare un video perché voglio che sappia che lui o lei aveva un altro papà pronto ad amarla, o amarlo.

Giorno 28
Fare l’amore con te un’ultima volta prima che le mie forze mi abbandonino, voglio sentire i tuoi gemiti per me Blaine, voglio vederti venire sotto di me e voglio essere dentro di te ancora una volta.

Giorno 29
Voglio che mi ripeti in continuazione che mi ami, e io voglio dirtelo ogni secondo per non farti scordare che una parte del tuo cuore apparterrà sempre a me.

Giorno 30
Voglio lasciare questo mondo stretto tra le tue braccia distesi nel nostro letto, voglio sentire il tuo respiro sul mio collo, e prima di andarmene amore mio voglio sentire uscire dalla tua bocca le parole che per anni hanno riempito la mia anima: Kurt sei l’amore della mia vita.



Note:

Salve a tutti, volevo solo ringraziare la mia beta Annie e augurarvi un buon viaggio in questo triste cammino, un grazie a chi leggerà
  
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